BMW Serie 1 F20: com'è difficile replicare un successo
In questo 2008 di crisi non sono molti i modelli che possono vantare il 50% in più di vendite rispetto all’anno precedente, e comunque nessuna BMW ha fatto così bene come la Serie 1 che è passata, nei primi dieci mesi, da 129.000 a 192.000 unità. Paradossalmente questo successo è al momento il principale problema della dirigenza di Monaco che proprio in questi mesi sta programmando la gamma della prossima generazione di Serie 1 F20 prevista per l’inizio del 2011. Come arricchire ulteriormente i contenuti della più piccola delle BMW (attualmente) tenendo ben presente che il suo segmento è limitato in basso da una Mini che sta crescendo e in alto da Sua Maestà Serie 3 che è da sempre il modello BMW più venduto e non va in nessun modo minacciata dal successo della “sorellina di pianale”?
Klaus Draeger, responsabile della programmazione BMW, ammette le difficoltà dichiarando che la prossima generazione di Serie 1 non avrà nessuna nuova variante di carrozzeria rispetto alle 4 attuali, quindi niente ipotetiche 4 porte o Touring e che l’unica indecisione al momento riguarda la versione 3 porte che attualmente è identica alla 5 porte: “Al momento possiamo ipotizzare solo un altra tipologia di Serie 1. Si tratta di una sorta di 3 porte Sport Combi destinata una clientela sia dinamica che sportiva. Ma attualmente non è stata presa ancora decisione perché dobbiamo prima capire se questa variante ci permetterà di acquisire nuovi clienti senza creare concorrenza interna”.
Il consiglio di amministrazione di BMW deve decidere se questa nuova variante di Serie 1 sarà una Shooting Brake o una Touring Coupè. La prima, molto più sportiva e compatta, presenterebbe una corta coda fastback similare a quelle della recente X6 o della Z4 Coupè. La seconda, invece, sarebbe una specie di SW a 2 porte con lo scopo di aumentare le capacità di carico e l’abitabilità senza intaccare il dinamismo estetico del mezzo.
Per quanto riguarda la gamma motori della prossima Serie 1 F20 abbiamo già analizzato qui sul blog le prime anticipazioni date sia da AutoBild che da Autozeitung, che pur in contrasto fra loro, concordano sul generale downsizig delle unità a 4 cilindri, che saranno tutte turbo. Passando all’altro estremo della gamma anche la prossima Serie 1 probabilmente non avrà una versione M perché è necessario non creare concorrenza interna con la M3, più grande e pesante, quindi al top troveremo la 135is da 326cv.
BMW si concentrerà sul contenimento dei consumi con una versione ulteriormente raffinata del EfficientDynamics. L’obiettivo è l’elettrificazione di tutti i sistemi ausiliari (dalla pompa dell’acqua al condizionatore) in modo da lasciare al propulsore il solo compito del moto dell’auto e della eventuale ricarica degli accumulatori posizionati nella campana del cambio, se e quando il recupero dell’energia in frenata non dovesse bastare. Altre misure comprenderanno il preriscaldamento elettrico del differenziale posteriore e del cambio per ridurre, fin dai primi metri, l’attrito interno e l’implementazione del sistema Start Stop con il cambio automatico che ora non è possibile. Per ottenere questo ultimo risultato verranno abbandonati gli attuali automatici Steptronic in favore dei nuovi cambi a doppia frizione DTC. In teoria, visto quanto elencato prima, sarebbe persino possibile ipotizzare una Serie 1 ActiveHybrid, con il motore elettrico di sostegno al termico, senza che ci siano particolari difficoltà tecniche di realizzazione. Ma a Monaco hanno già calcolato che costerebbe circa 7000 euro in più rispetto a una corrispondente Serie 1 a ciclo Otto
Concludiamo queste anticipazioni con una dichiarazione di Klaus Draeger, già citato prima, che farà inorridire i puristi del Marchio Bavarese e getta qualche ombra inquietante sull’assioma BMW = Trazione Posteriore per quanto riguarda il prossimo decennio: “Solo dopo l’introduzione della versione Coupè e Cabrio la Serie 1 ha raggiunto l’obiettivo minimo di unità prodotte per essere economicamente vantaggiosa”. La sensazione è, dato che il segmento C non può essere abbandonato per la sua enorme importanza, che se la prossima generazione di Serie 1 F20 non dovesse ripetere gli exploit dell’attuale, verrebbe abbandonata la condivisione con la costosa piattaforma della Serie 3, a favore della più economica Mini a Trazione Anteriore. Evidentemente a Monaco, dopo le roboanti previsioni espresse negli anni scorsi, si sono accorti che non sono state sufficienti a metterli al sicuro dalla crisi e da qualche parte bisogna pur tagliare i costi. Peccato che poi a farne le spese non siano tutti i modelli o tutte le versioni in egual misura ma quelle che, al momento, si avvicinano di più allo spirito primigenio della Fabbrica Bavarese di Motori.