pierfrancesco19":35cbd9n8 ha detto:
ma molto semplicemente non sarebbe più utile fare un inventario di chi ha assemblato durante tutta la produzione una determinata auto?
mi spiego meglio: ad esempio i cofani motore, mettiamo che mario rossi ne abbia montati 1000 in un anno e 200 fossero fuori asse, allora si potrebbe chiaramente risalire a mario rossi, che risulta un incompetente nella sua mansione, e così via...
ad ogni pezzo montato o parte assemblata registrare l'operazione con dei codici a barre.
se poi ad esempio una frizione si rompe ed è un difetto di fabbricazione non ha nessuna colpa l'operaio, ma per quanto riguarda l'assemblaggio li sì è facilmente individuabile il responsabile.
credetemi le cose verrebbero fatte con più cura e con meno imperizia.
Guardate che certe cose si possono ben sapere già oggi.....
Il fatto è diverso, ovvero il "prima" e il "dopo".
Per prima intendo già dal momento dell'assunzione e di cosa puoi garantire a un lavoratore, per pretendere di avere un lavoratore valido, professionale quando non proprio appassionato del proprio lavoro.
Non è un caso che in aziende piccole o medie, in cui il titolare è anche un po' "pater familias", si creino qualità derivanti dall'avere lavoratori preparati che vengono ben gestiti dal titolare. Le cose mica avvengono per cause ignote o che provengono dallo spazio, esistono cause ed effetti.
Se io assumo gente che "mi costa meno e a sei mesi" avrò potenzialmente un lavoratore meno spronato a far bene, a prepararsi per avere una "vita professionale di carriera" in azienda. In Italia se è vero che i sindacati non vanno, è anche vero che non va la testa di un po' troppe persone.... perchè di fatto considerando il lavoro una sorta di regalo che fai a uno, dietro ci vedo lo stessa equazione logica: "titolare=padrone, operaio=popolino".
Chi vuol dire la cazzata tipica ovvero "visione comunista" si accomodi.... ma il sistema del pater familias sopra esposto io lo vedo applicato nella non proprio comunista zona del nord est d'Italia.
Il dopo viene di conseguenza..... e per "dopo" va anche tenuto conto del fatto che siamo in Italia. Quando negli anni '80 Toyota ha messo in ogni linea una cassetta postale chiedendo agli operai di scrivere i loro suggerimenti o relazionare dei problemi che vedevano in linea, la cassetta funzionò. Quando questo coinvolgimento della "bassa forza" venne impiantato in Fiat, essa rimaneva vuota. Quando si disse che ogni suggerimento poi messo in pratica sarebbe stato retribuito con 50.000 lire, la cassetta si riempì.
Vi è anche da dire che magari dopo aver segnalato hai piacere di vedere in effetti dei miglioramenti. Se suggerisci e "sopra" hai chi non se ne frega niente, inizi a pensare chi me lo fa fare, o no? O forse certi ragionamenti devono essere solamente leciti per i "padroni" e inammissibili per la bassa forza?
Se poi si pretende, modello Marcegaglia, che l'operaio o il dipendente si accolli il rischio di impresa ed anche sopperisca ad errori che vengono da ben + sopra senza averne poi i PRO, e si pretende in un mondo che vede il fallimento di certe teorie da economisti teste di ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso! e teorici, ci si accomodi a dire che "la flessibilità" e bla bla bla. Ci andasse allora Marchionne a mettere su dei cofani che son storti perchè la fiat non cambia gli stampi, oppure ci vada lui a trattare coi fornitori in luogo di gente da lui pagata che non ci capisce una emerita madonna.
Se il sindacato loccia nel manico, e ci loccia, allora l'azienda si dovrebbe dimostrare (visto che poi se la canta e se la suona come se fosse IL MEGLIO possibile) di essere ben meglio. Ma non con sistemi modello "la marcia dei quarantamila". Perchè è vero che l'ex Alfasud è sempre stato uno stabilimento caldo, è vero che al Sud si pretendono certe cose che al nord non ci si sogna manco di pretendere, ma è anche vero che Honda assembla motociclette al sud, senza avere rogne. Che ancora + giù che la Campania ci son aziende high tech che lavorano, senza avere dei crolli qualitativi.