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TORINO - Alcune circostanze fanno propendere gli inquirenti per l' ipotesi che Gianluca Pessotto abbia tentato di togliersi la vita. Pessotto è infatti salito fino a un abbaino, stringendo tra le mani un rosario e da lì è precipitato gettato nel cortile interno. Dapprima è finito su un 'Alfa 147 che era parcheggiata, poi e' rimbalzato su una Lancia Phedra che era a fianco ed è quindi finito a terra. Sul posto si sono recati il questore Rodolfo Poli e il sostituto procuratore Andrera Calice.
"Non ho idea di che cosa possa essere successo, sono sconvolto", ha commentato il direttore marketing della Juventus, Romy Gai, richiamato in sede dopo il grave incidente a Pessotto. "Non sappiamo ancora come siano andate le cose, vedremo - ha detto Marco Girotto, capo ufficio stampa della Juventus che si è recato all' ospedale Molinette - Gianluca ha riportato fratture multiple, ma la sua vita non è in pericolo". Il nome di Pessotto non è mai comparso nelle inchieste di "calciopoli" e nemmeno fra i deferiti alla Commissione d' appello federale che dovrà giudicare dei reati sportivi. Era però finito come testimone nell' inchiesta sul doping condotta dal pubblico ministero Raffaele Guariniello ed era stato interrogato durante il processo. Pessotto, il 27 maggio scorso era stato nominato team manager della Juventus, al posto di Alessio Secco, nominato direttore sportivo. Aveva accettato le offerte del nuovo amministratore delegato pro tempore, Carlo Sant' Albano, e lasciato l'attività agonistica nonostante l'anno di contratto che ancora lo legava alla Juventus come calciatore. A chi gli aveva chiesto del nuovo incarico si era dichiarato "felice di questa esperienza". "Mi permette - aveva aggiunto - ancora di restare a contatto con la squadra e assorbire meglio il distacco dal campo".
Al pronto soccorso delle Molinette Gianluca Pessotto è attualmente sottoposto a un intervento di angiografia da parte del primario di radiologia interventistica professor Claudio Rabbia. Serve per arginare l' emorragia interna provocata dalle fratture. Prima di entrare in sala operatoria, Pessotto era ricoverato nella sezione di chirurgia d' urgenza del Pronto soccorso ed era stato visitato e sottoposto ad esami dall' equipe del dottor Pier Roberto Mioli. La prima richiesta di intervento era giunta al 118 verso le 12,30 (e non alle 11 che pareva in un primo tempo). Pessotto è giunto al pronto soccorso di chirurgia delle Molinette ancora cosciente: "Si lamentava per il dolore", ha detto un testimone. I medici lo hanno intubato e sedato, poi sono iniziati gli esami per stabilire la gravità delle lesioni, anche interne. Nei locali del Pronto soccorso sono arrivati la moglie Reana, i dirigenti della Juventus Bettega, Romy Gai, Alessio Secco, Michelangelo Rampulla e il futuro presidente Giovanni Cobolli Gigli. Poco dopo è giunta anche, ma si è fermata all' esterno del Pronto Soccorso Valentina Zambrotta, moglie del calciatore bianconero attualmente impegnato nei mondiali di calcio in Germania. Cobolli Gigli, Bettega e Gai sono usciti dopo una decina di minuti. La polizia sta intanto ancora eseguendo accertamenti nella sede della Juventus in corso Galileo Ferraris. Alla reception hanno raccontato di un suo comportamento anomalo: giunto con la sua Grande Punto, Pessotto l' ha portata nel garage sotterraneo e non nel cortile che è a livello strada come faceva di solito. Sul davanzale dell' abbaino sono state trovate le chiavi dell' auto e il suo telefono cellulare. Sul tetto della palazzina sono saliti alcuni uomini del nucleo Sas (speleologo, alpinistico e fluviale) dei vigili del fuoco per fare accertamenti.
Le condizioni di Gianluca Pessotto sono definite "stabili compatibilmente alla grave situazione generale" in un bollettino emesso dai medici dell' ospedale Molinette. L' ex calciatore è tutt' ora sottoposto a intervento endovascolare per "embolizzazione delle lesioni arteriose". In particolare nella caduta ha riportato la lesione dell' arteria ipogastrica di sinistra e una conseguente emorragia retroperitoneale. Ha anche riportato fratture varie.
Fabio Cannavaro ha appreso dell'incidente di Gianluca Pessotto mentre era in conferenza stampa a Duisburg. Il capitano azzurro ha subito interrotto l'incontro con i giornalisti. Dopo aver avuto la notizia dal vice capo ufficio stampa della Figc Stefano Balducci, ha abbassato la voce interrompendosi subito e, visibilmente scosso, si è alzato e se ne e' andato.
Pessotto era stato nominato poche settimane team manager dalla nuova dirigenza della Juventus e, come ogni mattina, si era recato nel suo ufficio della sede bianconera, in corso Galileo Ferraris, nell' elegante quartiere torinese della Crocetta. Poco dopo e' avvenuto l' incidente. L' ex terzino della Juventus e della Nazionale era solo nel suo ufficio al secondo piano. Scattato l' allarme, è stato trasportato con un' ambulanza del 118 al Pronto Soccorso di chirurgia delle Molinette. Ha riportato fratture multiple ed è in prognosi riservata.
Marco Girotto, capo ufficio stampa della Juventus, che si è recato all' ospedale Molinette ha detto che l' ex calciatore "ha riportato fratture multiple, ma la sua vita non è in pericolo".
"Il 118 ha catalogato le condizioni di Pessotto come 'codice giallo'', cioé caso grave ma non a rischio imminente di vita. Non avrebbe riportato trauma cranici, ma attendiamo un bollettino medico per saperne di più", hanno precisato due portavoce della Juventus parlando con i cronisti in attesa davanti alla sede della società. Tentativo di suicidio? E' stato chiesto. "Queste sono cose che appartengono alla sfera privata, non abbiamo nulla da dire in proposito", è stata la risposta.
Tra le voci che corrono, ma che non hanno trovato ancora conferma, vi è quella che Pessotto nelle ultime settimane fosse preoccupato e depresso per motivi legati alla sua salute. L' allarme è scattato alle 11, mentre nella sede della Juventus c' era il vicepresidente dimissionario Roberto Bettega. Ed è proprio sulla Alfa 147 di quest' ultimo che Pessotto è precipitato. Un urto provvidenziale che ha attutito l' impatto violento della caduta ed evitato lesioni ancora peggiori. Nella sede della Juventus è giunto anche Giovanni Cobolli Gigli, il presidente designato dalla famiglia Agnelli e che sarà nominato dall' assemblea di giovedì prossimo. Si trovava nella vicina sede dell' Ifil (la finanziaria degli Agnelli che controlla la Juventus) e stava partecipando a una riunione. All' ospedale Molinette è accorsa la moglie che era accompagnata da un amico.
"Non ho idea di che cosa possa essere successo, sono sconvolto", ha commentato il direttore marketing della Juventus, Romy Gai, richiamato in sede dopo il grave incidente a Pessotto. "Non sappiamo ancora come siano andate le cose, vedremo - ha detto Marco Girotto, capo ufficio stampa della Juventus che si è recato all' ospedale Molinette - Gianluca ha riportato fratture multiple, ma la sua vita non è in pericolo".
Il nome di Pessotto non è mai comparso nelle inchieste di "calciopoli" e nemmeno fra i deferiti alla Commissione d' appello federale che dovrà giudicare dei reati sportivi. Era però finito come testimone nell' inchiesta sul doping condotta dal pubblico ministero Raffaele Guariniello ed era stato interrogato durante il processo. Pessotto, il 27 maggio scorso era stato nominato team manager della Juventus, al posto di Alessio Secco, nominato direttore sportivo. Aveva accettato le offerte del nuovo amministratore delegato pro tempore, Carlo Sant' Albano, e lasciato l'attività agonistica nonostante l'anno di contratto che ancora lo legava alla Juventus come calciatore. A chi gli aveva chiesto del nuovo incarico si era dichiarato "felice di questa esperienza". "Mi permette - aveva aggiunto - ancora di restare a contatto con la squadra e assorbire meglio il distacco dal campo".
VERIFICA PROCURA SU EVENTUALI MALATTIE
Uno degli obiettivi dell' inchiesta della procura di Torino, che è condotta da due pm, sulla caduta di Gianluca Pessotto è verificare se l' ex calciatore avesse qualche malattia. Pessotto non è mai stato coinvolto in indagini sul doping. Il suo nome, però, è stato ripetuto più volte nel processo per la somministrazione di farmaci ai giocatori della Juventus: in particolare era stato l' andamento dei suoi valori sanguigni ad incuriosire gli inquirenti, alla ricerca di possibili casi di somministrazione "blanda" di eritropoietina. Era anche stato interrogato durante il processo.
LO STUPORE DI MATERAZZI, ERA CON NOI L'ALTRO GIORNO
Sbigottimento. E' questa lo stato d'animo che ha pervaso la sala stampa di Duisburg e gli azzurri, quando dall'Italia è arrivata la notizia di Gianluca Pessotto. "Era qui con noi l'altro giorno - ha detto Marco Materazzi - cosa è successo ora?". Materazzi ha poi espresso l'augurio di tutto il gruppo azzurro. "E' un nostro amico, molti di noi hanno giocato con lui in Nazionale. Io lo conosco personalmente. L'augurio è che si riprenda presto, senza alcun danno. Noi azzurri gli siamo vicini".
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