zazzu":294rpu4m ha detto:
cmq sia io è la prima volta che sento cose simili, sentir rinnegare così la propria nazionale mi irrita parecchio....
cmq dal punto di vista dei giocatori del milan ho visto spesso kakà, ronaldinho, gattuso che volevano andar a giocare con la nazionale anche se la società glielo "sconsigliava" in quanto appena ripresi da un infortunio o in vista di molte partite importanti. spesso galliani ha dovuto litigare con dunga (scolari prima) per questo.
poi oh, se per voi questo comportamento è cosa buona e giusta, io la penso in maniera differente e un atteggiamento di tale menefreghismo riguardo la propria nazionale non l'avevo ancora visto!!!!
Zazzu mio è che i famosi "tempi"...son cambiati......."e chissà quanti ne hai visti e quanti ne vedrai di giocatori tristi che non hanno vinto mai".....parafrasando il mitico De Gregori :asd) :asd)
Insomma il Famoso striscione "No al Calcio Moderno" è sempre più attuale ma pura e consapevole "Utopia".......al pari della Tessera del Tifoso,mai cosa più ingiusta e nefasta....e per chi segue da vicino sà a cosa mi intendo e riferisco.......visto che non viviamo in Cile......
e magari ti capita come al Simone di turno ,un ragazzo come noi che semplicemente passando di lì,si potrebbe beccare gratuitamente una "diffida" e dire addio alla sua passione.....
"Simone 22 anni si incammina, come ogni domenica in cui la Roma gioca in casa, allo stadio per incontrarsi con Valentina, l’amica con cui condivide la stessa passione.
Si avvia all’appuntamento ai cancelli come al solito da solo, Simone non fa parte di alcun tifo organizzato.
Nel tragitto, dopo lo scoppio di alcune bombe carta nelle vicinanze, viene intercettato da alcuni agenti delle forze dell’ordine.
Fin qui niente di male, sembrerebbe un normale controllo, anche auspicabile nella lotta contro i violenti, ma la situazione prende una piega diversa.
L’agente chiede il documento di identificazione, ma non si sofferma a controllare l’identità e procede in un ingiustificato attacco fisico.
Simone viene circondato da una decina di agenti che iniziano a prenderlo a calci, pugni e manganellate, apostrofato bastardo da uno di essi, riceve dallo stesso uno sputo in faccia.
Simone non oppone alcuna resistenza e viene poi lasciato allontanare.
Dopo pochi metri viene nuovamente intercettato da un secondo manipolo di forze dell’ordine che sembrerebbero propense a riservargli lo stesso trattamento.
Ma quello che sembra il capo del precedente attacco, si avvicina al secondo gruppo dicendo “lasciatelo ne ha già prese abbastanza”.
Simone sporge regolare esposto al commissariato di polizia, con purtroppo la certezza che poco sarà fatto per perseguire i colpevoli.
Si reca poi in pronto soccorso ( San Pietro) per effettuare lastre a zigomi e costole, ed esami per accertare che non ci sia trauma cranico fortunatamente con esiti negativi."
Le domande a cui difficilmente si avrà una risposta sono tante:
Perché questi poliziotti lo hanno picchiato?
Perché non hanno controllato il suo documento di identità?
Perché non lo hanno portato in Commissariato se ritenevano che fosse colpevole di aver gettato una bomba carta?
Perché non è stato regolarmente denunciato?
Quante denunce ed esposti di questo tipo giacciono nelle questure?
E ancora per questa volta Simone se l’è cavata con uno spavento e una brutta avventura da raccontare, ma il prossimo a ricevere una manganellata potrebbe non essere così “fortunato”.
Ci piace pensare che questa possa essere un’occasione per riflettere, il trattamento riservato a nostro fratello sembra non solo gratuito ma premeditato, limitato al punto da intimidire, ma non danneggiare con evidenza la persona.
Un gioco facile quello dei dieci poliziotti in tenuta antisommossa contro uno, ma se scappasse una costola rotta, sarebbe molto più difficile da giustificare. E se il colpo fosse troppo violento? E se il ragazzo fosse troppo debole?
Allora la notizia potrebbe finalmente apparire sul giornale, perché diciamolo in Italia se non scappa il morto, non è notizia.
Ma questa per noi, è una notizia. Aiutateci a diffonderla.
Chiamateci pure idealisti, ma vorremmo che episodi di questo genere non accadessero più.
Nostro fratello si laurea il 16 dicembre, il segno della manganellata in fronte sarà probabilmente ancora evidente,no fisicamente ma sicuramente "moralmente".....