Provo a fare un passetto avanti.
Consideriamo solo il rullo e il freno, il fatto che la coppia al rullo arrivi dalla ruota credo che sia per ora irrilevante.
Se la coppia del rullo e' inferiore alla coppia frenante, il rullo non gira e tutta la sua coppia si traduce attraverso il freno in una forza sulla cella di carico.
Se la coppia del rullo aumenta, posso aumentare la forza frenante per continuare a tenere fermo il rullo e continuare a leggere sulla cella di carico l'esatta forza in gioco.
Ma:
1) il rullo deve girare
2) il freno abbiamo visto non avere una coppia paragonabile a quella che vogliamo misurare
Quindi la coppia del rullo supera quella del freno.
Applicando un po' dei concetti visti nella disc sui differenziali, la forza che leggero' sulla cella di carico sara' legata solo alla effettiva forza frenante, quindi sara' grossomodo costante, e tutta la coppia in piu' sul rullo si tradurra' in uno scorrimento del freno.
Quindi conoscendo la forza frenante e la velocita' di rotazione (non mi pare ci interessino le accelerazioni quindi) conosco la coppia del rullo.
Misurare la forza frenante sulla cella di carico mi toglie dalle palle tutte le considerazioni sul rendimento del freno.
La parte restante pero' dovra' tenere conto come minimo degli attriti del banco stesso (lasciando l'attrito tra ruota e rullo a far parte di cio' che stiamo misurando). Quindi servira' comunuqe una taratura (a meno di considerare irrilevanti questi attriti rispetto alle grandezze che stiamo misurando).
Mi viene altresi' da pensare che la forza frenante non venga modulata: non ne vedo il bisogno a questo punto.
Ne ho dette un bel po', attendo i commenti...
Consideriamo solo il rullo e il freno, il fatto che la coppia al rullo arrivi dalla ruota credo che sia per ora irrilevante.
Se la coppia del rullo e' inferiore alla coppia frenante, il rullo non gira e tutta la sua coppia si traduce attraverso il freno in una forza sulla cella di carico.
Se la coppia del rullo aumenta, posso aumentare la forza frenante per continuare a tenere fermo il rullo e continuare a leggere sulla cella di carico l'esatta forza in gioco.
Ma:
1) il rullo deve girare
2) il freno abbiamo visto non avere una coppia paragonabile a quella che vogliamo misurare
Quindi la coppia del rullo supera quella del freno.
Applicando un po' dei concetti visti nella disc sui differenziali, la forza che leggero' sulla cella di carico sara' legata solo alla effettiva forza frenante, quindi sara' grossomodo costante, e tutta la coppia in piu' sul rullo si tradurra' in uno scorrimento del freno.
Quindi conoscendo la forza frenante e la velocita' di rotazione (non mi pare ci interessino le accelerazioni quindi) conosco la coppia del rullo.
Misurare la forza frenante sulla cella di carico mi toglie dalle palle tutte le considerazioni sul rendimento del freno.
La parte restante pero' dovra' tenere conto come minimo degli attriti del banco stesso (lasciando l'attrito tra ruota e rullo a far parte di cio' che stiamo misurando). Quindi servira' comunuqe una taratura (a meno di considerare irrilevanti questi attriti rispetto alle grandezze che stiamo misurando).
Mi viene altresi' da pensare che la forza frenante non venga modulata: non ne vedo il bisogno a questo punto.
Ne ho dette un bel po', attendo i commenti...