Fiat e Opel (4/11: Opel rimane a GM!)

interessante spunto da 4r , la vm di cento è della gm , opel è di gm , fiat punta su opel x prendere anche , e soprattutto vm ..
rimango dell'idea che fiat non ha bisogno di opel , già chrysler è più che sufficente
 
Il FUSI":nxrrgsr6 ha detto:
Ma che la cosa sia anche politica è chiaro come il sole. Tutto il mondo è paese.
L'unica cosa che mi sorprende è comunque la corsa al ribasso dei tagli.
Prima esce la notizia di 18k...... Marchionne smentisce e parla di 10k....
Stamani leggo (e mi fido e non mi fido) di tagli, detti da Marchionne, nell'ordine delle 2000 unità..........

MAH

2mila sono quelli nella sola Germania. Poi ci saranno quelli negli stabilimenti degli altri paesi.

Poi, che i politici facciano il loro mestiere (ossia demagogia) non mi sorprende certo, ma se si vuole commentare la vicenda, allora bisogna fare un minimo di analisi di buon senso.

In una situazione di mercato come questa anche il più ***** degli studenti del primo anno di Economia si metterebbe a ridere di fronte a uno che dice: "compro Opel e mi metto a fare il produttore per conto terzi".
Dall'altra parte c'è un piano che permette di mettere insieme un qualcosa che ha delle possibilità di sopravvivere. Sottolineo possibilità, non certezza. Questo lo scopriremo, se mai avverrà l'accordo.

Di qui, appunto la vera sostanza della decisione: aut pistolino nel tritacarne aut signorina Silvani.

Se poi, in questa situazione, vogliamo discettare sulle loro ragioni perché beh, effettivamente la signorina Silvani non è poi 'sta gran gnocca... lasciatemi dire che è solo usura della tastiera :tired)
 
Accordo Fiat-Opel: vertice del governo tedesco con Magna

Come promesso dal ministro dell’economia zu Guttenberg, nella mattinata il governo tedesco si è riunito per proseguire le valutazioni relative al triplice piano salva-Opel. Con posizioni quasi stravolte rispetto alla settimana scorsa. Tanto da veder aumentare il partito dei favorevoli all’insolvenza.
Secondo quanto riporta il quotidiano Bild, ieri sera, nella cancelleria di Berlino, i vertici di Magna avrebbero promesso maggiori concessioni. Pare non esssere bastato: al termine dell’incontro, il cancelliere Angela Merkel avrebbe caldeggiato l’ipotesi Fiat. Divisi, invece, i suoi collaboratori: chi a favore del piano austro-canadese, chi per l’insolvenza. In questo scenario si inseriscono le dichiarazioni rilasciate alla Cnn dal premier Silvio Berlusconi, il quale esclude “motivazioni di antipatia” nel definire il partner.

Fonte Repubblica
 
piccola parentesi - ho appena letto che porsche è nella cacca :D
vuole comprare volks , aumentare la sua quota x essere esatti , ma ha un debito da paura e ha chiesto a volks :jaw)
750milion di € x coprire il bilancio e sta chiedendo alle banche aiuti simili :?:
meno male che i tedeschi sono bravi a fare auto e a fare i conti :asd)
ridendo e scherzando in questa crisi ci stanno rimettendo più loro di noi , alla faccia di chi dice che la qualità delle loro auto
li mette al riparo della crisi :elio)
 
Snupy":ttct9unm ha detto:
piccola parentesi - ho appena letto che porsche è nella cacca :D
vuole comprare volks , aumentare la sua quota x essere esatti , ma ha un debito da paura e ha chiesto a volks :jaw)
750milion di € x coprire il bilancio e sta chiedendo alle banche aiuti simili :?:
meno male che i tedeschi sono bravi a fare auto e a fare i conti :asd)
ridendo e scherzando in questa crisi ci stanno rimettendo più loro di noi , alla faccia di chi dice che la qualità delle loro auto
li mette al riparo della crisi :elio)

Non per niente c'è tanto di topic aggiornato qui: viewtopic.php?f=15&t=91803

Accordo Fiat-Opel: incontro fra Marchionne e la Merkel. Rilancio Magna

Prima la smentita di Zu Guttenberg, ministro dell’economia. Poi il rilancio austro-canaedese. Ed infine l’incontro fra il cancelliere Angela Merkel e l’amministratore delegato Fiat, Sergio Marchionne. Aspettando la giornata di domani, in cui il Governo tedesco incontrerà (assieme ai governatori dei laender che ospitano gli stabilimenti Opel) i vertici delle cordate Magna e Ripplewood.
I numerosi colpi di scena nell’affaire hanno avvio da una dichiarazione di Guttemberg, captata dal quotidiano Bild: le tre proposte vengono definite «non economicamente sostenibili», tanto da introdurre l’ipotesi di una «liquidazione». Sarà poi compito di un portavoce chiarire l’equivoco: «Il documento citato proviene da una società esterna e non può essere attribuito al ministro».
Secondo quanto riporta il Frankfurter Allgemeinen Zeitung, Magna avrebbe ritoccato la propria offerta riducendo gli esuberi nello stabilimento di Bochum; il precedente piano implicava 2.200 tagli sui 2.500 posti di lavoro totali.

Fonte Repubblica
 
Accordo Fiat-Opel: spunta un'offerta della cinese Baic

«L’offerta è concreta» commenta la fonte, trovando conferma nelle parole di Zu Guttenberg, ministro dell’economia: «Un gruppo cinese ha mostrato il proprio interesse nell’acquisto di Opel». Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Reuters, il marchio Beijing Automotive Industry Holding Co avrebbe presentato il proprio piano di salvataggio, sovvertendo i già avviati colloqui a tre.
Ma la vera particolarità della candidatura consiste nel suo retaggio: Baic, meglio noto come Beijing Auto, ha ormai consolidati rapporti con Daimler, tanto da aver rappresentato (ormai trent’anni orsono) la Bejing-Benz DaimerChrysler (Bbdc).

Fonte Motori24
 
Cessione Opel: decisione rimandata, restano Fiat e Magna

Come anticipato, il vertice durato 12 ore in Germania non ha stabilito un vincitore per la cessione di Opel, ma le uniche due offerte rimaste sul piatto sono quelle di Fiat ed Magna International, eliminando sia la cinese Baic che il fondo Ripplewood. Il ministro tedesco Zu Guttenberg ha preso tempo, rimandando la decisione a venerdì e chiedendo un ulteriore affinamento delle offerte e sembra quindi tramontata l’ipotesi di congelare l’intera operazione in attesa delle elezioni di Settembre.
Anche General Motors ha fatto la sua parte, sorprendendo tutti con una richiesta di ulteriori 300 milioni da girare ai contendenti, che dovranno così rivedere i loro piano a causa di questo non trascurabile dettaglio. Berlino, a sua volta, ha chiesto ulteriori informazioni al Tesoro Americano, senza le quali è impossibile chiarire al meglio la situazione. A questo punto, un prestito ponte ed una bancarotta pilotata potrebbero rappresentare una ipotesi valida, in attesa che gli accordi con il nuovo partner siano finalizzati.

Fonte Repubblica
 
cuoresportivo86":5dqd9bwx ha detto:
Cessione Opel: decisione rimandata, restano Fiat e Magna

Diciamo che anche i tedeschi sanno fare le loro belle figure da peracottari.

Tutto il mondo è paese. E così sia... :asd)
 
Accordo Fiat-Opel: "Magna è in pole position perché capisce qualcosa delle attività auto", secondo il ministro Scholz. E Marchionne diserta la riunione di oggi a Berlino

Anche se la decisione definitiva sulla cessione di Opel verrà presa solo al termine della giornata di oggi, sembra che il governo tedesco abbia già scelto a chi consegnare le redini della Casa di Russelsheim. I pretendenti rimasti in corsa per l’acquisizione di Opel sono Fiat e Magna. Ed è molto probabile che quest’ultimo si aggiudicherà la partita, stando soprattutto alle parole espresse dal ministro del lavoro Olaf Scholz.
“Magna è in pole position perchè capisce qualcosa delle attività auto” ha dichiarato Scholz al quotidiano tedesco ‘Berliner Zeitung’. La nuova trattativa in cancelleria comincerà nel pomeriggio, ma questa anticipazione ha un certo peso. Inoltre, aggiunge il ministro, “il gruppo austro-canadese ha le idee chiare sulla politica finanziaria ed e’ pronto ad un accordo in qualsiasi momento”. Il governo tedesco, sottolinea sempre Scholz, si aspetta di “fare la sua parte al successo dei negoziati, perché vuole certezze per le previste garanzie pubbliche sul debito”.
Dall’altra parte, Fiat con una nota fa sapere che “le questioni emerse nelle ultime fasi del negoziato tra martedì e mercoledì ci hanno sorpreso negativamente, dal momento che non eravamo stati informati di certi dati ed informazioni finanziarie chiave che consideriamo essenziali per la formulazione di un’offerta di fusione seria. Data la natura del processo - prosegue il comunicato - e la sua durata estremamente limitata, Fiat non ha avuto pieno accesso alle informazioni contabili di Opel per determinare con esattezza la situazione finanziaria della stessa e poter così formulare un’offerta di fusione che tenga in considerazione sia le esigenze di General Motors come venditore che quelle di Fiat”.
ntanto, l’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, oggi non parteciperà a Berlino all’incontro che il governo tedesco ha programmato per decidere sul futuro di Opel. Sempre nella nota, Fiat fa sapere che “non parteciperà alle riunioni che il governo tedesco sta cercando di organizzare a Berlino per oggi, venerdì 29 maggio, e che hanno come unico argomento all’ordine del giorno il supporto finanziario di urgenza nei confronti di Opel”.
La Casa torinese conclude che “le richieste di GM ora costringerebbero Fiat, fra l’altro, a sostenere finanziariamente Opel nell’immediato, mentre il Governo Tedesco determina i tempi e le altre condizioni del finanziamento ponte, esponendo così Fiat a rischi non necessari e irragionevoli”. Comunque, “Fiat rimane disponibile ed impegnata a continuare le discussioni con tutte le parti interessate in modo da trovare una soluzione stabile e duratura per le attività industriali del gruppo Opel”. Vi aggiorneremo tempestivamente sull’evolversi della situazione.

Quotidiano.net


Accordo Fiat-Opel: Magna minaccia di ritirarsi

Le nuove richieste vengono definite “inaccettabili”. E così Magna minaccia di ritirarsi dalla corsa per l’acquisizione di Opel. Secondo quanto riporta l’edizione on-line della Bild, i vertici del gruppo austro-canaedese, impegnati da questa mattina alle sei nell’hotel Adlon di Berlino, starebbero per gettare la spugna: impossibile rispettare le condizioni economiche imposte da General Motors.
Questo inaspettato colpo di coda priva di significato il vertice di questo pomeriggio, occasione forse definitiva per concludere le trattative. «Era nostro obiettivo discutere i risultati delle trattative», commenta Thomas Steg, portavoce del Governo. Che poi precisa: «Non siamo disposti a concedere un prestito-ponte superiore al miliardo e mezzo di Euro».

Corriere


Cessione Opel: General Motors e Magna International hanno raggiunto un accordo preliminare

Secondo un’agenzia battuta pochi minuti fa da Reuters, General Motors e Magna International hanno appena raggiunto un accordo di massima per il passaggio di consegne del marchio Opel. L’indiscrezione proviene da fonti molto vicine alle trattative.
“Un accordo-quadro è stato già siglato” -secondo l’insider- “l’obiettivo ora è lavorare per mettere a punto più dettagli possibili prima dell’incontro con Angela Merkel, in modo da siglare un memorandum d’intesa entro la giornata di oggi”.
L’accordo servirà come base per il finanziamento-ponte governativo da 1,5 miliardi di euro e per la ricerca di una soluzione che protegga Opel dai creditori della casa madre di Detroit.

Autoblog


Bene forse Opel non andrà a Fiat. Meglio cosi.......
 
cuoresportivo86":2hnupolg ha detto:
Bene forse Opel non andrà a Fiat. Meglio cosi.......

non so se è meglio così...
Marchionne non penso sia molto d'accordo
e se ha ragione sul discorso 6 milioni di veicoli all'anno allora l'acquisizione di Opel è vitale per Fiat e se l'affare non si conclude i 6 milioni sono pura utopia con la sola Chrysler
 
simo__87":171anwam ha detto:
cuoresportivo86":171anwam ha detto:
Bene forse Opel non andrà a Fiat. Meglio cosi.......

non so se è meglio così...
Marchionne non penso sia molto d'accordo
e se ha ragione sul discorso 6 milioni di veicoli all'anno allora l'acquisizione di Opel è vitale per Fiat e se l'affare non si conclude i 6 milioni sono pura utopia con la sola Chrysler

Oggi alla radio ho sentito una dichiarazione di Marchionne, dove diceva che per ora stanno a guarda, e che la loro priorità è Chrysler, Opel se arriva bene, senò fa nulla. Io spero proprio di no, visto che pensano che Opel debba insegnare qualcosa ad Alfa Romeo, o che vogliono utilizzare il telaio della Insignia per la Giulia, cosi quest'ultima peserà un casino peggio della Insignia magari. Ma per favore.......c'è il C-Evo e dobbiamo pensare alla Insignia, assurdo.........
 
simo__87":1ye1ob7v ha detto:
cuoresportivo86":1ye1ob7v ha detto:
Bene forse Opel non andrà a Fiat. Meglio cosi.......

non so se è meglio così...
Marchionne non penso sia molto d'accordo
e se ha ragione sul discorso 6 milioni di veicoli all'anno allora l'acquisizione di Opel è vitale per Fiat e se l'affare non si conclude i 6 milioni sono pura utopia con la sola Chrysler

E' meglio e peggio allo stesso tempo.
Le auto gli servivano, ha sperato nel colpo gobbo, se gli va male oh... homo faber fortunae suae. Se si credeva che i tedeschi erano come l'IRI di Prodi campa cavallo...... una la fai, una la ricevi, c'est la vie.
Comunque se non erano in condizione di poter soddisfare le richieste, assurde o meno, del governo tedesco è normale che la perdano.
Amen.
L'unica cosa che vorrei vedere è però il "saper perdere".... perchè già vedo scritto che Marchionne diceva "ah ma ci furono taciute delle cose che illuminavano meglio la situazione patrimoniale".... ora "la priorità è Chrysler".
La verità è molto più semplice: ti interessava, hai partecipato, magari hai perso, la favola della volpe e dell'uva per favore, se l'aria a torino è veramente cambiata, evitatecela.
 
Stando alle dichiarazioni sembra che il progetto "6 milioni di auto" non sia abortito; infatti è voce di ieri che è stato confermato l'interessamento di Fiat per Saab dal governo svedese......detto ciò pure Fiat in una dichiarazione di Marchionne (che non so se sia una "minaccia" o una verità), sembra che il Lingotto se dovesse cadere l'operazione Opel allora si punterebbe a Saab.....e non a Saturn come si era detto in precedenza;

è anche vero che nell'intesa con Chrysler sembra che uno dei marchi del costruttore Americano debba essere ceduto per cominciare a tagliare i costi.....

....mhmhmhmhmhmhm....secondo me il piano di Marchionne è di realizzare 4 milioni di auto con il solo "Gruppo Fiat" e i restanti 2 con le acquisizioni di Chrysler e Opel (o Saab) in modo da confermare il Lingotto come motrice per il mega Gruppo che si andrà formando!
 
GioGT":91g4yumc ha detto:
Stando alle dichiarazioni sembra che il progetto "6 milioni di auto" non sia abortito; infatti è voce di ieri che è stato confermato l'interessamento di Fiat per Saab dal governo svedese......

guarda che Saab fa numeri dell'ordine delle 200.000 unità all'anno ed è in calo...
Opel è nell'ordine del milione...
di sicuro Saab non farà fare quel salto di qualità che porterà a 6 milioni....o si compra Opel che rappresenta la percentuale maggiore di vendite, oppure si compra il pacchetto completo GM Europe (saab compresa), ma l'acquisizione di Saab da sola non serve praticamente a nulla in termini di numeri :ka)

secondo me il piano di Marchionne è di realizzare 4 milioni di auto con il solo "Gruppo Fiat"

4 milioni solo di gruppo fiat? :?:
e come cavolo fa? :asd)
non ricordo il dato esatto, ma mi pare che l'anno scorso fiat ha venduto poco più di 1.000.000 di auto...
fare 4.000.000 significa quasi quadruplicare le vendite....il che è praticamente impossibile se non nell'arco di 15 anni
 
sembra oramai ufficiale che Opel sia passata a Magna
da ilsole24ore.com

Opel, Berlino sceglie Magna
Marchionne: è una soap opera

La conferma ufficiale è arrivata nel cuore della notte, alle 2,17: il gruppo austro-canadese Magna sarà il nuovo proprietario di Opel e l'accordo definitivo dovrebbe essere nel giro di quattro-cinque settimane. A dare l'annuncio dell'intesa è stat+o il ministro delle Finanze tedesco, il socialdemocratico Peer Steinbrueck, al termine di una maratona di incontri nella cancelleria di Berlino protrattasi per 12 ore. Per il governo tedesco è stata imboccata la strada migliore per salvaguardare l'occupazione senza appesantire troppo le casse pubbliche. Siegfried Wolf, uno dei due amministratori delegati di Magna, ha avvertito che ancora devono essere messi a punto alcuni dettagli: «Nel giro di cinque settimane ci sarà la firma dell'accordo finale», ha spiegato.
Magna diventerà un gruppo da cinque milioni di vetture all'anno, con un forte orientamento sul mercati della Russia e dell'ex Unione sovietica. Al gruppo austro-canadese andrà il 20% della Opel, alla Sberbank il 35%, alla Gm rimarrà il 35%, mentre i dipendenti controlleranno il 10% mentre la General Motors si separerà dal colosso tedesco dopo 80 anni di matrimonio.
Dura, già da ieri, la reazione dell'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, per il quale la vicenda Opel «sta assumendo i toni di una soap opera brasiliana in un anno elettorale».

Il numero uno di Gm Europe, Carl-Peter Forster ha affermato che la Opel è stata «salvata, per il momento», ma ha avvertito che sarà un «lavoro difficile» trasformare in un contratto il protocollo d'intesa firmato a Berlino. L'intesa raggiunta si basa su tre punti: un memorandum d'intesa con la Magna, l'amministrazione fiduciaria per la Opel e il prestito ponte da un miliardo e mezzo di euro erogato dal governo federale e dai quattro Laender tedeschi che ospitano gli impianti della casa automobilistica.
La Magna garantirà già dalla prossima settimana la necessaria liquidità. Steinbrueck ha ammesso che la decisione «non è stata facile» e ha sottolineato il governo tedesco è consapevole dei «rischi» che sono stati confrontati con «quelli di un'insolvenza che avrebbe pesato con un credito di massa sul sistema pensionistico, aggiungendosi agli altri costi sociali». Il ministro delle Finanze tedesco ha riferito che anche i rappresentanti del Tesoro Usa presenti alle trattative hanno avallato l'intesa.
La soluzione per il salvataggio di Opel trovata in nottata a Berlino, però, non sembra lasciare del tutto soddisfatto il ministro dell'Economia tedesco, Karl-Theodor zu Guttenberg. Personalmente «ero giunto a un'altra valutazione dei rischi», ha spiegato il ministro. Tuttavia, ha aggiunto, anche l'ipotesi di un'insolvenza controllata - tirata in ballo più volte dallo stesso zu Guttenberg - prevedeva elevati rischi. «Si è trattato di una ponderazione dei rischi difficile e che mi ha portato a un'altra conclusione, ma nel complesso possiamo sostenere insieme» la soluzione trovata, ha affermato.

Un rappresentante del Governo tedesco, a quanto riporta l'agenzia Bloomberg, ha dichiarato però che l'operazione potrebbe costare la perdita di 11mila posti di lavoro, dei quali circa 2600 solo in Germania. Sempre secondo il governo di Berlino Opel, inoltre, non pagherà alcun dividendo finchè i prestiti governativi non saranno rimborsati. Berlino, ha spiegato ancora la fonte, non ha intenzione di rilevare una quota della nuova Opel nel breve o medio termine.
 
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