Fiat e Opel (4/11: Opel rimane a GM!)

denny1977":3gg0oaj1 ha detto:
Secondo me se GM vende Saab, parte di quei tagli ho paura che verranno da là.

non so se hai letto l'altro articolo sulla Saab.. che rischia la chiusura a breve.

Bello come si aspettino aiuti dai governi locali anche in GM.. meno male che è solo Fiat che va a batter cassa col governo italiano.
 
Sì sì, ho letto.

Ma che aiuti pretendono dallo Stato? Hanno fatto di tutto per non cedere Opel, hanno tenuto in ballo tre Gruppi con le loro offerte (tra l'altro alcune di queste prevedevano meno tagli, o tagli zero per il personale almeno per un certo periodo di tempo), e adesso che si sono tenuti Opel pretendono aiuti dallo Stato. E gli incentivi rottamazione? Ma che cavolo vanno cercando ancora?

Guarda, GM l'ho sempre considerata la meno grande tra le tre Grandi USA, e lo dimostra ancora nelle scelte che sta facendo e che difficilmente riesco a capire.
Meno male per Subaru che anni fa è riuscita a tornare indipendente e ad uscire dalla galassia GM: adesso si vedono i risultati, in pochi anni auto accattivanti, gamma nuova e all'avanguardia, e non mi risulta abbia tutti questi problemi che hanno altre Case automobilistiche.
 
in GM a gestire troppi marchi non son buoni, anche col cambio di dirigenza. A parte che la situazione era compromessa, ora non credo si possano fare molti miracoli. Tanto più che gli altri costruttori di mettersi a far comunella con loro o altro mi pare non siano interessati, troppi rischi.

Credo invece che una strategia di fronte comune come sta facendo Fiat con le varie alleanze possa portare a mantenersi a galla fino all'inversione di tendenza del mercato (da capire però quando questo).
Come dicevo agli inizi della crisi, chi la supererà dopo avrà terreno da coltivare per bene.
 
Il fatto è che a GM piacerebbe tenere tutta la cioccolata e vendere agli altri solamente la rumenta (erano interessati a cedere Saturn: ma chi poteva essere interessato a Saturn che di fatto è solo un brand con in quale vendevano Opel rimarchiate negli USA?); questi ragionamenti puoi farli quando sei messo bene e sei forte nella trattativa, non nella situazione in cui adesso versa General Motors: in questo momento devi essere disposto a cedere un po' di tutto e al prezzo che dicono gli altri. E' la legge del mercato purtroppo.

La cosa curiosa e secondo me incomprensibile (oltre che tragicomica) è la mancata cessione di Opel: ok tenersela perchè ha attualmente i numeri per riuscire a recuperare fasce di mercato grazie a valide vetture, e va bene la sua gamma compone gran parte delle gamme di GM in Sud America e USA (la Buick e la Chevrolet hanno Opel in gamma), ma vendendo il marchio tedesco, in pratica il Gruppo americano a mio parere si sarebbe quasi risollevato dalla crisi che hanno. Probabilmente hanno tentato di alzare il tiro, magari per riuscire ad avere un'offerta più alta da Magna, ma sono rimasti con il cerino in mano e tutti i possibili acquirenti che si sono alzati dal tavolo delle trattative e non hanno alcuna intenzione di risedersi a quanto pare. Complimenti a GM.

Adesso ci andranno di mezzo i lavoratori.
 
denny1977":ppj44qud ha detto:
Sì sì, ho letto.

Meno male per Subaru che anni fa è riuscita a tornare indipendente e ad uscire dalla galassia GM: adesso si vedono i risultati, in pochi anni auto accattivanti, gamma nuova e all'avanguardia, e non mi risulta abbia tutti questi problemi che hanno altre Case automobilistiche.


e certo....adesso è nella galassia Toyota :asd) :asd) :asd)
 
Opel: General Motors torna a possederne il 100%

Il ministero dell’industria tedesco, nella giornata di ieri, ha annunciato che Opel è tornata sotto il completo controllo del gruppo General Motors. L’esecutivo del cancelliere Angela Merkel ha così sciolto la società fiduciaria in possesso del 65% della quota azionaria Opel.
GM ha inoltre restituito il prestito-ponte da 1.5 miliardi di Euro assicurato dal governo tedesco per garantire il salvataggio del marchio tedesco.

Ansa
 
General Motors: piano da 3.3 miliardi e 8.700 licenziamenti per rilanciare Opel

La dirigenza General Motors avrebbe iniziato ad illustrare il piano di rilancio destinato al marchio Opel, coinvolgendo nella prima fase delle trattative quei governi che ospitano sul proprio territorio impianti di produzione Opel. Il progetto, secondo quanti anticipato da Il Sole 24 Ore, prevede il licenziamento di 8.700 dipendenti ed un impegno economico pari a 3.3 miliardi di Euro.
Di questi, 600 milioni sono rappresentati dal prestito-ponte già restituito al governo tedesco, mentre altri 700 milioni sarebbero già stati garantiti da Polonia, Gran Bretagna e Spagna. I restanti 2 miliardi di Euro verranno investiti in attività destinate a rilanciare Opel e l’alter ego Vauxhall.

La Stampa


Opel: i licenziamenti saranno meno del previsto


Buone notizie per i dipendenti tedeschi Opel: General Motors ha annunciato che i licenziamenti saranno meno di quanto preventivato recentemente. Per quanto riguarda la storica sede di Rüsselsheim, ad esempio, se nella prima bozza del programma si parlava di 2500 licenziamenti, ora si è scesi a 1950.
L’annuncio, fatto direttamente dall’amministratore delegato Opel Nick Reilly, non sembra in ogni caso sufficiente a soddisfare le richieste sindacali, che erano e rimangono ben diverse. Reilly deve inoltre convincere la Germania e le altre nazioni che ospitano sedi produttive Opel/Vauxhall della bontà del suo piano, superando gli scetticismi avanzati da più parti sulla sopravvivenza a lungo termine delle due case.
 
General Motors cerca un amministratore delegato "che sappia motivare ed ispirare"

Ed Whitacre, presidente e CEO ad interim di General Motors, ha dichiarato ieri che la compagnia è “alla ricerca di un nuovo amministratore delegato che sappia motivare ed ispirare”. La ricerca è in corso sia dentro che fuori l’azienda.
Le credenziali delineate da Whitacre? “I candidati non deve essere per forza già amministratori delegati, né avere un importante passato nell’auto. Fondamentale è che il nuovo leader sia una figura forte. Voglio una persona che sappia motivare ed ispirare, un dirigente con esperienze di alto profilo in una multinazionale dell’industria”.
Whitacre ha poi dichiarato che non è interessato a ricoprire questo ruolo a lungo. Il manager, lo ricordiamo, occupa solo temporaneamente la poltrona di CEO, dopo la recente partenza di Fritz Henderson. Whitacre non percepisce alcuno stipendio per la carica di amministratore delegato, ma solo per quella di presidente. E almeno fino a gennaio la situazione rimarrà invariata.
Il presidente poi, tornando sulla questione principale, ha osservato come la soddisfazione maggiore di essere al comando di GM non sarà per il futuro numero uno quella economica, quanto piuttosto il piacere stesso di avere in mano le sorti di un’azienda tanto grande e importante. Dopo il tetto agli stipendi imposto dal governo USA in ottobre, solo Fritz Henderson ed un altro top manager dell’azienda percepivano una paga annuale superiore ai 500.000 dollari.
 
Quasi quasi mando a GM il curriculum, sia mai che mi prendano anche con zero esperienza... :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
 
Opel: ecco il piano per i prossimi 5 anni

Come anticipato la scorsa settimana, il CEO Nick Reilly ha presentato il piano di Opel e della consociata inglese Vauxhall per i prossimi 5 anni. Principalmente, Opel riparte da due modelli di recente introduzione: la nuova Astra e la Insignia. Il grande successo raccolto da quest’ultima ha permesso di raccogliere molte risorse economiche che verranno sfruttate per lo sviluppo della gamma, da qui al 2014. Inoltre, Opel punta a confermare il trend positivo della Insignia anche nel 2010.
Nei prossimi anni, Reilly ha confermato che Opel si concentrerà nel basso di gamma, introducendo la Allegra, una vettura di piccole dimensioni che si collocherà un gradino sotto la Agila. Inoltre, il CEO della Casa del Fulmine ha detto che la joint-venture tra Opel e Suzuki continuerà ad essere operativa, nonostante l’ingresso di Volkswagen nel capitale della Casa di Hamamatsu. Ma l’argomento che sta più a cuore a Nick Reilly è l’elettrico. Molto probabilmente, la nuova citycar avrà una variante con questo tipo di propulsione, ma anche altri modelli della gamma Opel saranno equipaggiati in futuro con un motore elettrico e disponibili anche nelle varianti ibride.
Il primo passo del nuovo piano quinquennale di Opel è rappresentato dalla seconda generazione della Meriva che debutterà ufficialmente al prossimo Salone di Ginevra, in programma a marzo 2010. Sempre alla kermesse elvetica sarà esposta una concept car che prefigurerà gli aspetti fondamentali delle vetture Opel per il futuro. Per quanto riguarda le altre vetture, Reilly ha confermato la SUV compatta su base Corsa E che vedrà la luce tra il 2012 e il 2013. Questa vettura verrà prodotta quasi sicuramente in Corea del Sud, dove verranno realizzati la maggior parte dei componenti della prossima Corsa che continuerà ad essere assemblata a Russelsheim.
Invece, la seconda generazione della Opel Antara sarà introdotta sul mercato non prima del 2014. La SUV di dimensioni medio-grandi sarà sempre sviluppata in sinergia con Chevrolet che riproporrà la Captiva. Continuando con le date, la citycar elettrica dovrebbe debuttare nel 2013, mentre nel 2011 sarà la volta della già annunciata Opel Ampera. La casa tedesca prevede di vendere nel primo anno circa 10.000 esemplari della vettura ibrida gemella della Chevrolet Volt. Ovviamente, la speranza è di incrementare le vendite negli anni successivi. Infine, Nick Reilly ha assicurato maggiore indipendenza di Opel e Vauxhall nei confronti di GM rispetto al passato.
 
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