Fiat e Opel (4/11: Opel rimane a GM!)

thranduil":2qtlxxq8 ha detto:
prima ti devi far conoscere, ti devi affermare, devi farti apprezzare, ecc...devi proporti come valida alternativa, altrimenti il cliente non conoscendoti non ti prenderà nemmeno in considerazione...e anche proponendoti nel modo giusto ci vorrà tempo prima che il potenziale cliente ti consideri alla pari dei marchi che è abituato a comprare per consuetudine

infatti è per questo che in USA si è comprato il marchio chrysler.

certo certo
il mio intervento rispondeva alla affermazione che fiat DA SOLA può arrivare a 4 milioni solo entrando nel mercato usa...il che è pura utopia nel futuro prossimo

discorso ovviamente diverso per Chrysler che sul mercato USA ci è sempre stata...lei deve "solo" riconquistare la fiducia degli americani e risollevarsi nelle vendite magari sfruttando i piccoli pianali e motori fiat
 
thranduil":2lydcogd ha detto:
(questa foto è tratta dal sito ufficiale di gaz, e rappresenta l'attuale punta di lancia della produzione russa)

dimenticavo, c'è anche la sportwagon :elio)
ammazza la Volvo 240 degli anni 80 è molto più moderna (come linee, non conosco i contenuti di queste auto russe)
 
147jtd-TI":3iaroby5 ha detto:
cuoresportivo86":3iaroby5 ha detto:
Ah meglio cosi che non va a Fiat.........ma come chiedeva qualcuno sopra, Magna chi è per esattezza?

E dove è finito il tuo sogno di Grande Fiat, secondo gruppo mondiale dell'auto dietro a Toyota, più grande di Volkswagen (marchio odiato per eccellenza dai fiattari) ecc????????

Ma perchè scusa ho per caso detto qualche volta che ero contento che Fiat si prendesse Opel? Non mi pare proprio. Anzi sono contento sinceramente che hanno scelto Magna.
 
Fiat: dopo il tentativo fallito su Opel si guarda a GM Sudamerica. Da Detroit si smentisce il flirt Fiat-Saab

La strategia globale di Sergio Marchionne non si ferma davanti alla delusione venuta dall’insuccesso nelle trattative per l’acquisizione di Opel. Dopo il buco nell’acqua in Germania, a Torino si comincia a pensare con interesse all’operation sudamericana di General Motors. Poche ore fa è arrivata inoltre da Detroit la smentita ufficiale di un interessamento di Fiat per Saab.
Torino dunque, pur puntando ad una preda diversa continua a perseguire i propri obiettivi: portando avanti l’acquisizione di GM Sudamerica Fiat potrebbe raggiungere ugualmente la massa critica di sei milioni di auto prodotte all’anno, definita imprescindibile per sopravvivere sul lungo termine da Marchionne stesso.
Il naufragio del matrimonio industriale con Opel comunque, non è andato giù al mondo politico italiano: il Ministro dell’Economia Tremonti ha lamentato ingerenze politiche da parte di Germania e Russia ed il Ministro per lo Sviluppo Economico Scajola si è definito “tuttora convinto che il piano Fiat fosse in assoluto il migliore dal punto di vista industriale”. Ma lasciamo da parte l’affare Opel e veniamo a parlare dei piani di espansione futuri.
Se da un lato Fritz Henderson, numero uno di General Motors, ha smentito in serata l’interesse di Fiat per Saab (interesse peraltro difficile da ritenere fondato data la presenza in casa di Alfa e Lancia), d’altro canto sembra avere decisamente senso un accordo con GM Sudamerica.
In Brasile il braccio di GM è al secondo posto tra i costruttori più grandi (proprio dietro a Fiat), ed in Argentina occupa la stessa posizione alle spalle di Volkswagen. La produzione totale GM assorbita dai mercati latino-americani ammonta ad 1.200.000 auto l’anno.
Visti i tanti encomi spesi da Barack Obama in favore di Marchionne e di Fiat in occasione dell’accordo di Torino con Chrysler, secondo qualcuno l’amministrazione americana potrebbe giudicare con favore un’operazione analoga da parte di Torino nei confronti delle attività latino-americane di GM. Staremo a vedere.

Autoblog
 
Accordo Fiat-Opel, Merkel: l'intesa firmata con Magna non è vincolante

«Stiamo cercando di rimettere in moto Opel, anche se l’operazione è molto complicata». E poi, il gran finale: «L’accordo firmato con Magna non è vincolante». Angela Merkel, cancelliere tedesco, proprio nel giorno in cui il governo di Berlino ha staccato il primo assegno da 300 milioni di Euro per prolungarne la sopravvivenza, ha mostrato di nutrire dubbi riguardo al futuro del marchio tedesco.
La Merkel, inoltre, ha poi definito il sostegno economico come un “caso particolare”, mettendo in guardia eventuali azienda dal chiedere sovvenzioni statali. Queste dichiarazioni, rilasciate durante un convegno, seguono di poche ore le perplessità («La salvezza di Opel non è ancora garantita. Ho fiducia: non porteremo i libri in tribunale») manifestate da Frank Stronach, a capo della cordata austro-canadese.


Repubblica
 
ranf87":2k1twhvy ha detto:
Fidati, lascia stare quella trasmissione e tutte quelle sul genere... che siano dalla aprte dei rossi, dei neri o dei blu.....
La verità la sapranno solo quelli coninvolti nella vicenda.... a noi resta solo trarre deduzioni con la nostra testa.

Più che dire che erano OPERAI OPEL e che rispondenvano semplicemente alla domanda "come tovereste un accordo con Fiat?"....secondo te c'è qualcuno di più coinvolto che loro?
Non rispondevano nè con una pistola puntata alla testa, nè ad una domanda subdula e contorta nè ad altro....domanda semplicissima-risposta chiara, in diretta, senza possibilità di travisazioni.
Vabbè tralasciamo l'off-topic cmq tu continua a pensarla così se ti pare. Sei libero.
Io sono dell'opinione che di programmi interessanti e poco faziosi LA7 ne faccia.
In ogni caso paragonarla a Studio Aperto poi....per favore....ce ne passa un bel pò. :asd)
 
sarei stato molto curioso d vedere che faceva fiat con opel .. Ora starem a vedere se solo con i capitali magna sara n grado d sviuppare nuovi prodotti o se cerchera accordi
 
Accordo Fiat-Opel: le perplessità del Governo tedesco

È bastato un fine settimana, pochi giorni per capire che, effettivamente, l’offerta di Magna è “molto meno chiara della proposta Fiat”. E se lo dice Peter Mandelson, ministro inglese del Business (attività produttive) e “tutore” di Vauxhall, si capisce come davvero la politica abbia ecceduto in demagogia. Le complicazioni, infatti, sono emerse fin dai primi giorni: su tutte, la questione dei 300 milioni.
«Li copriamo noi», giurò Frank Stronach, amministratore delegato Magna. Senza averne capito l’effettiva urgenza: quei soldi servivano subito, per sopravvivere; inammissibile un ritardo. Che ha costretto il Governo a firmare l’assegno. Suscitando le ire della Merkel: «la trattativa comporta molti rischi», prima; «i negoziati sono ancora aperti a tutti i concorrenti», ieri.
Ma non si leggano queste dichiarazioni come una corte a Fiat: Sergio Marchionne è impegnato con Chrysler, e recitare da protagonista nella “soap opera” non riscontra il suo immediato interesse. Anche perché il copione è ben poco chiaro: Stronach ammette che «gli accordi con General Motors non ci permettono di vendere in Cina e Stati Uniti», Volkswagen accusa ed il numero un Opel ammette che «bisogna chiarire molti aspetti».

Corriere


Ragazzi questa la metto qua visto che se nè parlato piu volte ;)

Saab: sono due i potenziali acquirenti e tra questi non c'è Fiat

Con la messa in amministrazione controllata di General Motors sembra che il processo di vendita di Hummer, Saturn e Saab si sia velocizzato di colpo. Infatti, Hummer è già nelle mani dei cinesi, Saturn è corteggiata da ben 16 pretendenti e anche la Casa svedese sembra godere di ottima reputazione. Come fanno sapere da Throllattan, sarebbero due i potenziali acquirenti interessati a rilevare Saab.
Ad affermarlo è Jan-Ake Jonsson, ad della Casa scandinava. I pretendenti all’acquisto di Saab sarebbero i connazionali di Koenigsegg - come abbiamo anticipato la scorsa settimana - e Renco Group, una società finanziaria con sede negli Stati Uniti. Come si può ben notare, il nome di Fiat non è stato affatto menzionato e, quindi, l’ipotesi pubblicizzata nei giorni scorsi appare tramontata. Sempre nell’intervista rilasciata al “Dagens Industri”, Jonsson ha fatto sapere che le trattative per la cessione di Saab potrebbero concludersi nel giro di due settimane.

Autoblog.com


Volkswagen: possibile conflitto d'interessi nell'accordo tra Magna ed Opel


Volkswagen ha intenzione di monitorare con attenzione l’accordo tra Magna International ed Opel, ravvisando in questa operazione un possibile conflitto d’interessi. Del resto le previsioni per il successo del nuovo gruppo automobilistico sono caute, con un ritorno all’utile solo tra quattro anni e sopratutto un grande dispendio di soldi pubblici.
Proprio l’aspetto dei finanziamenti statali preoccupa Volkswagen, visto che il Governo tedesco e quello Austriaco sono coinvolti nei prestiti che serviranno a risollevare le sorti di Opel sotto l’ala protettiva del nuovo proprietario ed i suoi alleati Russi di Gaz. Nel frattempo non aiutano le dichiarazioni del ministro dell’economia tedesco Zu Guttemberg in merito alla reale concretezza dell’accordo: mancano ancora diversi passi prima di giungere alla firma definitiva e molte difficoltà potrebbero ancora manifestarsi.

ilsole24ore



Magna: la firma con Opel entro 5 settimane


L’amministratore Delegato di Magna International, Siegfried Wolf, ha dichiarato che la firma ufficiale per l’accordo con Opel si farà entro 5 settimane, chiedendo allo stesso tempo garanzie al governo austriaco per il prestito da 300 milioni di Euro che servità a sostenere l’operazione. Proprio il proprietario di Magna, Frank Stronach, si incontrerà con ministro autriaco delle Finanze, Josef Proell, per mettere a punto questo aspetto.
Stronach ha dichiarato anche che Magna costruirà vetture Opel in Canada nei prossimi anni, evitando però di commercializzarle negli Stati Uniti grazie ad un preciso accordo commerciale con General Motors. Già da fine 2009 dovrebbe comunque iniziare l’importazione di vetture Opel da vendere sul solo mercato Canadese. Nel frattempo i sindacati tedeschi fanno pressione per chiarire le sorti degli stabilimenti e degli operai europei, di cui ancora non si hanno informazioni definitive.

autoblog


Opel: arrivata la prima tranche del prestito ponte governativo: nelle casse entrano 300 milioni di euro

In un comunicato diramato ieri, Opel ha confermato di aver ricevuto 300 milioni di euro in prestito dal governo tedesco. Si tratta solamente della prima parte degli aiuti di stato che verranno erogati in favore della casa di Rüsselsheim. A lei verranno infatti devoluti complessivamente 1,5 miliardi di euro.
Questo denaro servirà a garantire l’operatività dell’azienda durante questo passaggio delicato, che vede contemporaneamente l’avvio della procedura di bancarotta controllata di General Motors. GM è rimasta nell’azionariato della casa tedesca con una quota molto rilevante. I restanti 1,2 miliardi saranno erogati in successive tranches fino al momento della finalizzazione del matrimonio con Magna International.

autoblog
 
Opel/Vauxhall: Carl-Peter Foster sarà il nuovo amministratore delegato

L’attuale numero uno di General Motors Europe si accinge ad assumere un nuovo ruolo: nel futuro di Carl-Peter Foster c’è il passaggio dalla direzione delle attività di GM nel vecchio continente al timone di Opel e Vauxhall, che settimana scorsa hanno siglato un accordo industriale con Magna International.
A rivelarlo è stato Siegfried Wolf, ad Magna, che è intervenuto oggi a Rüsselsheim in merito al futuro di Opel. Foster prenderà il posto di Hans Demant. Di fatto, la nomina del manager non cambia di molto le sue competenze: a capo di GM Europe aveva già sotto il proprio controllo Opel, Vauxhall e Saab e con questo nuovo incarico perderà di fatto il solo marchio svedese, che verrà ceduto ad uno dei due potenziali acquirenti rimasti in gara.
Ad oggi comunque, il matrimonio con Magna non è ancora definito in maniera completa: a sancirlo c’è solo un memorandum d’intesa, voluto dal governo federale di Berlino per stringere i tempi e garantire in un modo o nell’altro la sopravvivenza del marchio.

auto, motor und sport
 
Accordo Fiat-Opel, Marchionne: siamo ancora interessati

«Il nostro interesse per Opel non è venuto meno». Anche se, chiosa l’amministratore delegato Fiat Sergio Marchionne, «non dipende più da noi». Interpellato a margine della festa dei Carabinieri, a Torino, il manager ha confermato l’interesse per il costruttore tedesco, sottolineando come «tecnicamente (la trattativa, nda) non si chiusa».
Inoltre, secondo quanto riporta il quotidiano tedesco Handelsblatt, General Motors vorrebbe imporre a Magna il pagamento di una penale per l’utilizzo di vari brevetti: ai 6.5 miliardi in diritti, si dovrebbero ancora aggiungere 500 milioni complessivi per azioni privilegiate.

Corriere


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Opel: chi si farà carico delle pensioni?

La definizione dell’accordo tra General Motors e Magna International per la cessione di Opel da Detroit al fornitore austro-canadese va avanti. Il prossimo delicato argomento in agenda è quello delle pensioni degli ex-dipendenti della casa tedesca, e di chi si farà carico di questo impegno, quantificabile in circa 4,5 miliardi di euro secondo Handelsblatt.
“Al momento attuale la questione è ancora aperta”, secondo un portavoce del governo di Berlino. L’amministrazione federale tedesca non può e non vuole far pesare ulteriormente sulle spalle dei contribuenti (a maggior ragione in questa fase di crisi economica ed in vista delle elezioni) un ulteriore intervento ausiliario in favore della casa.
Lo stesso portavoce governativo si è poi espresso in merito al carattere non vincolante del memorandum d’intesa raggiunto con Magna. Il governo tedesco sta ancora discutendo con altri potenziali acquirenti, ma Magna rimane ancora in netto vantaggio, almeno fin quando -così conclude il rappresentante del governo- qualcuno non migliorerà significativamente l’offerta già formulata.
 
Opel: alcuni problemi con Magna. Fiat, RHJ e BAIC ancora interessate all'acquisto

Le trattative per l’acquisto delle attività di Opel sono ancora aperte. Il perfezionamento dell’accordo tra la Casa tedesca e Magna è previsto per settembre, ma tra il gruppo austro-canadese e General Motors ci sono ancora dei dettagli da porre ben in chiaro. Una su tutte è la questione relativa allo sfruttamento della tecnologia GM sulle Fuel Cell che la Casa di Detroit non vuole cedere. Inoltre, GM vorrebbe mantenere una quota in Opel, per poi poter riprenderne il controllo se la situazione societaria dovesse migliorare.
In attesa di chiarire la situazione, proseguono i contatti con le altre società interessate ad Opel. Fiat, Baic e RHJ hanno confermato la loro volontà ad acquisire la Casa tedesca che, ogni giorno, perde 5 milioni di euro e rischia di esaurire il prestito federale di 1,5 miliardi di euro concesso dal governo ben prima del termine fissato al 27 settembre. Marchionne, intanto, ha fatto sapere che l’offerta per Opel non è cambiata. Al massimo verranno rivisti alcuni punti proprio alla luce delle grosse perdite che la Casa tedesca registra ogni giorno. Ma la volontà di preservare più posti di lavoro possibili e non chiudere alcuna fabbrica tedesca resta sempre nel piano messo in piedi dal lingotto.

Autoblog.com
 
Opel: General Motors rinuncia al buy back e apre la strada a Magna

General Motors ha ufficialmente rinunciato all’opzione di riacquisto (buy back) su Opel, aprendo così la strada alla definitiva vendita della casa di Rüsselsheim a Magna International.
La notizia, riportata dal quotidiano tedesco Handelsblatt, conferma che il gruppo di Detroit non intende più vincolare la vendita della ex-controllata europea alla possibilità di riacquistarla una volta terminata la ristrutturazione attualmente in corso.
Questa decisione imprime una svolta determinante alle trattative, dal momento che elimina uno dei maggiori ostacoli che finora hanno impedito alla multinazionale austro-canadese di raggiungere l’accordo definitivo.

autoblog
 
General Motors: l'offerta di Beijing Auto per Opel viene definita "formidabile"

Beijing Auto avrebbe presentato a General Motors un’offerta “formidabile” per assicurarsi Opel. Secondo quanto riporta l’edizione on-line del Wall Street Journal, la proposta cinese prevede un esborso pari a 920 milioni di Dollari (660 milioni di Euro), evitando la chiusura di stabilimenti in Germania. Inoltre, al Governo Tedesco verranno chiesti aiuti per “soli” 2.64 miliardi di Euro (contro i 4.5 di Magna).
«General Motors ha apprezzato la serietà dei dirigenti Beijing – commenta un fonte anonima, vicina al gruppo statunitense –, e l’abilità nel trovare soluzioni alternative». La posizione di vantaggio acquisita dal gruppo austro-canaedese viene così ridiscussa.

Motori24
 
Opel, i sindacati bocciano l'offerta BAIC: "Non c'è interesse per il lungo termine"

I sindacati dei lavoratori Opel si sono pronunciati oggi contro l’offerta di BAIC, la multinazionale cinese che intende assumere il controllo del costruttore tedesco.
Gli asiatici hanno recentemente offerto 660 milioni di euro per entrare in possesso di Opel e Vauxhall, ma secondo le rappresentanze dei dipendenti, da parte di BAIC non ci sarebbe un concreto interesse per la sopravvivenza di Opel sul lungo termine. Come se non bastasse, secondo Rainer Einenkel, capo del consiglio di fabbrica di Bochum, la promessa dei cinesi di non chiudere impianti, verrebbe smentita dai fatti.
L’interesse di BAIC dunque, secondo Klaus Franz, numero uno dei consigli di fabbrica Opel, sarebbe rivolto alla sola tecnologia di Opel. Lo scopo, in sostanza, è quello di operare un travaso di know-how in favore dei prodotti cinesi. La stoccata finale dà la misura del “gradimento” di cui gode l’offerta cinese presso Franz: “BAIC non ha alcuna esperienza di come vada l’automotive mondiale”.
Nonostante BAIC abbia confermato l’intenzione di vendere 500.000 Opel ogni anno in Cina entro il 2015 (partendo dalle 60.000 previste per il 2010), l’offerta si trova ancora di fronte ad un muro di rifiuti da parte di molte istituzioni tedesche. E non solo perché i cinesi vorrebbero portare parte della produzione in patria: un simile provvedimento andrebbe infatti a scapito della fabbrica belga di Anversa.
Harald Lieske, capo del consiglio di fabbrica di Eisenach, uno stabilimento che dovrebbe andare incontro ad una sospensione della produzione, ha dichiarato che il provvedimento rovinerebbe l’impianto, i cui dipendenti, in sostanza, perderebbero il ritmo produttivo attuale, una volta tornati in attività: “Come i musicisti, anche gli operai hanno bisogno di rimanere in attività per non perdere il ritmo. Le operazioni in fabbrica vengono costantemente affinate tramite un processo di apprendimento continuo”.
Ancor più drastico il presidente del Land in cui è situata la fabbrica, che definisce “completamente fuori discussione” un appoggio all’intesa con BAIC. Più chiari di così…

Autocar



Opel-Magna: l'accordo si farà, ma manca ancora qualche tempo

“L’accordo tra Opel e Magna sarà certamente siglato” secondo Siegfried Wolf, co-amministratore delegato di Magna International. “Le scadenze prefissate per la conclusione però, potrebbero rivelarsi un po’ ottimistiche”, ha precisato il manager durante un’intervista rilasciata al quotidiano tedesco Rheinische Post.
La necessità di chiudere in fretta rimane comunque prioritaria: “Ogni giorno che passa prima delle decisione rappresenta uno spreco di denaro. Speriamo di presentare entro il 15 luglio i documenti definitivi su cui chi di dovere deciderà”, ha concluso Wolf. Che ha infine ribadito la propria fiducia nell’esito positivo di queste lunghe trattative.
Magna International è ancora di gran lunga la favorita nella rincorsa ad Opel, soprattutto dopo la bocciatura da parte dei sindacati del piano dei cinesi di BAIC. Un piano che promette meno tagli di posti di lavoro e una minore richiesta di fondi pubblici, ma che secondo i sindacati non potrà mantenere queste promesse.
 
Opel-Magna: accordo raggiunto

E’ fatta: Opel viene ceduta a Magna. Dopo mesi di trattative, che hanno coinvolto anche Fiat, la casa tedesca passerà nelle mani del gruppo austro-canadese con la benedizione di GM, ormai ex-proprietaria della casa di Rüsselsheim. Ad annunciare il raggiungimento dell’accordo è stato Siegfried Wolf, co-amministratore delegato del gruppo Magna. Quest’ultimo assicura che “Tutte le questioni in sospeso sono state risolte”. La cessione di Opel include anche il marchio britannico Vauxhall.

Repubblica
 
Cessione Opel: General Motors smentisce l'accordo con Magna

General Motors non ha ancora escluso la holding finanziaria Rhj dalla corsa per rilevare il brand Opel. Attraverso una e-mail firmata John Smith, responsabile delle trattative per il gruppo statunitense, la querelle dell’estate garantisce nuovi capitoli. Ed infatti il quotidiano tedesco Spiegel, l’unico ad aver letto il messaggio di posta elettronica, conferma e rincara: serviranno ancora alcuni giorni perché l’acquisizione possa definirsi conclusa.
E basta una frase scritta da Smith (“Le notizie di un accordo non sono vere”) a Gerd Haeusler, manager del gruppo Rhj, per rendersene conto. Nella giornata di ieri, dopo aver portato a termine tutte le pratiche necessarie (“Le questioni rimaste aperte sono state chiuse”, recita un comunicato), Magna ha lasciato la parola al consiglio d’amministrazione Gm. Che, prima di essere convocato, attende le garanzie finanziarie promesse dal Governo Tedesco.

Ilsole24ore
 
A Beautiful sono dei dilettanti, a confronto! :lol: :lol: :lol: :lol:

Adesso sono proprio curioso di capire come finirà tutta questa trattativa.
 
denny1977":yc6p0pk9 ha detto:
A Beautiful sono dei dilettanti, a confronto! :lol: :lol: :lol: :lol:

Adesso sono proprio curioso di capire come finirà tutta questa trattativa.

Misà che non ti sei vista la diatriba tra Porsche e VW, quelli sono stati peggio del Grande Fratello..... :asd) :asd)
 
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