Ferrari: entro il 2010 lo sbarco in India
Nella mattinata di ieri, Luca di Montezemolo, ha incontrato a Londra alcuni giornalisti britannici. Dopo avervi anticipato nelle scorse ore alcuni dei temi salienti, torniamo sull’argomento Ferrari e sul “punto della situazione” fatto dal presidente, che si è soffermato in primo luogo sull’aspetto della riduzione di consumi ed emissioni, un obbligo per tutti, Ferrari compresa.
In fatto di volumi, Montezemolo ha confermato che anche negli anni a venire la casa non cambierà strategia: nonostante la domanda del mercato, Maranello non seguirà un piano di espansione indiscriminata della produzione, ma al contrario “continuerà a costruire meno vetture di quanto il mercato ne richieda”.
Sempre in merito alle strategie commerciali, il presidente del Cavallino ha annunciato l’ingresso ufficiale di Ferrari in India entro la fine del 2010, a conferma del ruolo cruciale rivestito dai mercati emergenti per il Cavallino Rampante.
Una curiosità decisamente meno automotive: un giornalista ha fatto presente a Montezemolo la sua notorietà in Italia, definendola paragonabile a quella del primo ministro, e ha chiesto al presidente se mai questa circostanza potrà tradursi in una sua candidatura a premier. Il numero uno di Maranello ha risposto (per l’ennesima volta) in maniera negativa.
Venendo a parlare poi della esclusiva versione aperta della 599, che è stata dunque ufficializzata, Montezemolo ha usato aggettivi inequivocabili, parlando di un numero “limitatissimo” di esemplari riservati a “pochissimi clienti che da tempo chiedevano una 12 cilindri scoperta”. Ne faranno meno rispetto alla GTO? Chissà.
Certo è che la vettura non verrà esposta ad un salone, ma sarà mostrata solo in una serie di presentazioni private. Quanto alle nuove tecnologie in vista della riduzione di consumi ed emissioni, il presidente ha confermato l’”attenzione” per l’ibrido e lo scambio costante con la Formula 1. Che -in conclusione- avrebbe bisogno di più spettacolo e meno costi.