Amici delle FF.PP. FF.AA. (Vol. 1) ...quelli che Amano la Patria!

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Domenica 16 dicembre 2007: Su TG2 Dossier alle 18.05!!!

L'attacco ad Alessandria
(18 - 19 dicembre 1941)


http://www.marina.difesa.it/palazzo/per ... andria.asp

Verso la fine del 1941, la situazione strategica nello scacchiere mediterraneo e nord africano era in rapida evoluzione.
Mentre nel canale di Sicilia e lungo le rotte libiche infuriava la battaglia dei convogli, il 19 novembre l'armata inglese del deserto passava nuovamente all'offensiva costringendo le truppe italo-tedesche, nel corso di due settimane di violenti combattimenti, a ritirarsi lentamente verso l'arco della Sirte.
Operazioni di forzamento della base di Alessandria erano già state tentate due volte nel 1940, all'inizio delle ostilità, ed in entrambi i casi erano fallite in seguito all'affondamento dei sommergibili avvicinatosi, Iride e Gondar.

La pianificazione per un nuovo attacco fu ripresa nel novembre del 1941, quando furono raccolte notizie più attendibili sulla vigilanza e sugli sbarramenti antistanti il porto. Dopo un intenso ed accurato addestramento venne deciso di effettuare la missione durante il novilunio di dicembre.
Protagonisti di questa epica impresa furono tre S.L.C. trasportati dal sommergibile-appoggio Scirè nella notte tra il 18 e 19 dicembre 1941 nelle vicinanze del porto di Alessandria d'Egitto, la base principale della Mediterranean fleet inglese.

Approfittando della momentanea apertura delle ostruzioni di protezione dell'ingresso, i tre S.L.C., condotti dal tenente di vascello Luigi Durand de la Penne, dal capitano del Genio Navale Antonio Marceglia e dal capitano delle Armi Navali Vincenzo Martellotta coadiuvati dai capi palombari Emilio Bianchi e Mario Marino e dal sottocapo Spartaco Schergat, riuscirono a penetrate all'interno della base navale.

Superate notevoli difficoltà, tra cui lo scoppio di cariche di profondità lanciate in mare dagli inglesi per scoraggiare eventuali attacchi subacquei, i tre equipaggi riuscirono a piazzare le cariche esplosive dei tre S.L.C. sotto gli scafi delle corazzate Valiant e Queen Elizabeth e della petroliera Sagoma, che aveva ormeggiato affianco il cacciatorpediniere Jervis. Gli scoppi delle cariche, avvenute all'ora prevista, provocarono gravi danni alle unità nemiche.

La Valiant rientrò in servizio solo nel luglio 1942 mentre la Queen Elizabeth, che riportò danni ancora maggiori, dopo alcune sommarie riparazioni ad Alessandria fu trasferita in un cantiere navale degli Stati Uniti dove rimase ai lavori fino al 1^ luglio del 1943. Portata a termine con successo la loro missione i 6 operatori italiani furono catturati dagli inglesi e sottoposti nei giorni seguenti a ripetuti interrogatori ed inviati successivamente in campo di concentramento.

Fu questo il più prestigioso successo italiano nel corso della seconda guerra mondiale ed avvenne in un periodo in cui una serie di disastri si era abbattuta sulla Mediterranean fleet: danneggiamento della corazzata Nelson da aerosiluranti italiani a sud-ovest della Sardegna, affondamento della corazzata Barban e della portaerei Ark Royal da sommergibili tedeschi operanti in Mediterraneo occidentale, affondamento dell'incrociatore Galatea e Neptune e danneggiamento degli incrociatori Aurora e Penelope.

Il colpo vibrato dai mezzi d'assalto italiani contro il porto di Alessandria, riducendo ulteriormente il potenziale navale inglese, sanzionò l'inizio di un lungo periodo di supremazia dell'Asse nel Mediterraneo orientale.
 
Re: Domenica 16 dicembre 2007: Su TG2 Dossier alle 18.05!!!

IVAN":m4b34wr2 ha detto:
L'attacco ad Alessandria
(18 - 19 dicembre 1941)


http://www.marina.difesa.it/palazzo/per ... andria.asp

Verso la fine del 1941, la situazione strategica nello scacchiere mediterraneo e nord africano era in rapida evoluzione.
Mentre nel canale di Sicilia e lungo le rotte libiche infuriava la battaglia dei convogli, il 19 novembre l'armata inglese del deserto passava nuovamente all'offensiva costringendo le truppe italo-tedesche, nel corso di due settimane di violenti combattimenti, a ritirarsi lentamente verso l'arco della Sirte.
Operazioni di forzamento della base di Alessandria erano già state tentate due volte nel 1940, all'inizio delle ostilità, ed in entrambi i casi erano fallite in seguito all'affondamento dei sommergibili avvicinatosi, Iride e Gondar.

La pianificazione per un nuovo attacco fu ripresa nel novembre del 1941, quando furono raccolte notizie più attendibili sulla vigilanza e sugli sbarramenti antistanti il porto. Dopo un intenso ed accurato addestramento venne deciso di effettuare la missione durante il novilunio di dicembre.
Protagonisti di questa epica impresa furono tre S.L.C. trasportati dal sommergibile-appoggio Scirè nella notte tra il 18 e 19 dicembre 1941 nelle vicinanze del porto di Alessandria d'Egitto, la base principale della Mediterranean fleet inglese.

Approfittando della momentanea apertura delle ostruzioni di protezione dell'ingresso, i tre S.L.C., condotti dal tenente di vascello Luigi Durand de la Penne, dal capitano del Genio Navale Antonio Marceglia e dal capitano delle Armi Navali Vincenzo Martellotta coadiuvati dai capi palombari Emilio Bianchi e Mario Marino e dal sottocapo Spartaco Schergat, riuscirono a penetrate all'interno della base navale.

Superate notevoli difficoltà, tra cui lo scoppio di cariche di profondità lanciate in mare dagli inglesi per scoraggiare eventuali attacchi subacquei, i tre equipaggi riuscirono a piazzare le cariche esplosive dei tre S.L.C. sotto gli scafi delle corazzate Valiant e Queen Elizabeth e della petroliera Sagoma, che aveva ormeggiato affianco il cacciatorpediniere Jervis. Gli scoppi delle cariche, avvenute all'ora prevista, provocarono gravi danni alle unità nemiche.

La Valiant rientrò in servizio solo nel luglio 1942 mentre la Queen Elizabeth, che riportò danni ancora maggiori, dopo alcune sommarie riparazioni ad Alessandria fu trasferita in un cantiere navale degli Stati Uniti dove rimase ai lavori fino al 1^ luglio del 1943. Portata a termine con successo la loro missione i 6 operatori italiani furono catturati dagli inglesi e sottoposti nei giorni seguenti a ripetuti interrogatori ed inviati successivamente in campo di concentramento.

Fu questo il più prestigioso successo italiano nel corso della seconda guerra mondiale ed avvenne in un periodo in cui una serie di disastri si era abbattuta sulla Mediterranean fleet: danneggiamento della corazzata Nelson da aerosiluranti italiani a sud-ovest della Sardegna, affondamento della corazzata Barban e della portaerei Ark Royal da sommergibili tedeschi operanti in Mediterraneo occidentale, affondamento dell'incrociatore Galatea e Neptune e danneggiamento degli incrociatori Aurora e Penelope.

Il colpo vibrato dai mezzi d'assalto italiani contro il porto di Alessandria, riducendo ulteriormente il potenziale navale inglese, sanzionò l'inizio di un lungo periodo di supremazia dell'Asse nel Mediterraneo orientale.




Non so quanti di voi abbiano avuto il piacere di seguirlo ieri sera su Rai2.
Io ero in mensa con i colleghi :carab) prima del turno serale...davvero ben fatto, interessante e soprattutto...mi ha ricordato il passato...(almeno in parte) :cry:
 
Re: Domenica 16 dicembre 2007: Su TG2 Dossier alle 18.05!!!

IVAN":57hrfslv ha detto:
IVAN":57hrfslv ha detto:
L'attacco ad Alessandria
(18 - 19 dicembre 1941)


http://www.marina.difesa.it/palazzo/per ... andria.asp

Verso la fine del 1941, la situazione strategica nello scacchiere mediterraneo e nord africano era in rapida evoluzione.
Mentre nel canale di Sicilia e lungo le rotte libiche infuriava la battaglia dei convogli, il 19 novembre l'armata inglese del deserto passava nuovamente all'offensiva costringendo le truppe italo-tedesche, nel corso di due settimane di violenti combattimenti, a ritirarsi lentamente verso l'arco della Sirte.
Operazioni di forzamento della base di Alessandria erano già state tentate due volte nel 1940, all'inizio delle ostilità, ed in entrambi i casi erano fallite in seguito all'affondamento dei sommergibili avvicinatosi, Iride e Gondar.

La pianificazione per un nuovo attacco fu ripresa nel novembre del 1941, quando furono raccolte notizie più attendibili sulla vigilanza e sugli sbarramenti antistanti il porto. Dopo un intenso ed accurato addestramento venne deciso di effettuare la missione durante il novilunio di dicembre.
Protagonisti di questa epica impresa furono tre S.L.C. trasportati dal sommergibile-appoggio Scirè nella notte tra il 18 e 19 dicembre 1941 nelle vicinanze del porto di Alessandria d'Egitto, la base principale della Mediterranean fleet inglese.

Approfittando della momentanea apertura delle ostruzioni di protezione dell'ingresso, i tre S.L.C., condotti dal tenente di vascello Luigi Durand de la Penne, dal capitano del Genio Navale Antonio Marceglia e dal capitano delle Armi Navali Vincenzo Martellotta coadiuvati dai capi palombari Emilio Bianchi e Mario Marino e dal sottocapo Spartaco Schergat, riuscirono a penetrate all'interno della base navale.

Superate notevoli difficoltà, tra cui lo scoppio di cariche di profondità lanciate in mare dagli inglesi per scoraggiare eventuali attacchi subacquei, i tre equipaggi riuscirono a piazzare le cariche esplosive dei tre S.L.C. sotto gli scafi delle corazzate Valiant e Queen Elizabeth e della petroliera Sagoma, che aveva ormeggiato affianco il cacciatorpediniere Jervis. Gli scoppi delle cariche, avvenute all'ora prevista, provocarono gravi danni alle unità nemiche.

La Valiant rientrò in servizio solo nel luglio 1942 mentre la Queen Elizabeth, che riportò danni ancora maggiori, dopo alcune sommarie riparazioni ad Alessandria fu trasferita in un cantiere navale degli Stati Uniti dove rimase ai lavori fino al 1^ luglio del 1943. Portata a termine con successo la loro missione i 6 operatori italiani furono catturati dagli inglesi e sottoposti nei giorni seguenti a ripetuti interrogatori ed inviati successivamente in campo di concentramento.

Fu questo il più prestigioso successo italiano nel corso della seconda guerra mondiale ed avvenne in un periodo in cui una serie di disastri si era abbattuta sulla Mediterranean fleet: danneggiamento della corazzata Nelson da aerosiluranti italiani a sud-ovest della Sardegna, affondamento della corazzata Barban e della portaerei Ark Royal da sommergibili tedeschi operanti in Mediterraneo occidentale, affondamento dell'incrociatore Galatea e Neptune e danneggiamento degli incrociatori Aurora e Penelope.

Il colpo vibrato dai mezzi d'assalto italiani contro il porto di Alessandria, riducendo ulteriormente il potenziale navale inglese, sanzionò l'inizio di un lungo periodo di supremazia dell'Asse nel Mediterraneo orientale.




Non so quanti di voi abbiano avuto il piacere di seguirlo ieri sera su Rai2.
Io ero in mensa con i colleghi :carab) prima del turno serale...davvero ben fatto, interessante e soprattutto...mi ha ricordato il passato...(almeno in parte) :cry:
purtroppo non l'ho visto, peccato mi sarebbe piaciuto, mi devo procurare una tv solo x programmi del genere
 
andrea5887":1q3bhvym ha detto:
http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=76794




Un gesto da vero Signore dimettersi dal Comando :handclap)



ONORE AL GENERALE SPECIALE!

Esempio di integrità morale, attaccamento alle Istituzioni, Lealtà alla Bandiera Italiana!
 
Guardate che belli gli auguri che mi ha mandato Alfredo De Felice del sito dei Leoni del San Marco!



BtgSanMarco.jpg
 
IVAN":2hxgx1av ha detto:
andrea5887":2hxgx1av ha detto:
http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=76794




Un gesto da vero Signore dimettersi dal Comando :handclap)



ONORE AL GENERALE SPECIALE!

Esempio di integrità morale, attaccamento alle Istituzioni, Lealtà alla Bandiera Italiana!
:handclap) :handclap) :handclap) finalmente uno con le palle sotto! :hail)

notte caserma :fluffle)
 
ho segato dei riferimenti politici inopportuni, capaci di scatenare flame che spero siano indesiderati a voi come a me.

ivan stia punito :asd)

PS: anche io ho apprezzato il gesto di speciale, una rarità in italia, meno la sua spettacolarizzazione.
non usava dire "ubbedir tacendo..."?
 
IVAN":3r7r9ndt ha detto:
andrea5887":3r7r9ndt ha detto:
http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=76794




Un gesto da vero Signore dimettersi dal Comando :handclap)



ONORE AL GENERALE SPECIALE!

Esempio di integrità morale, attaccamento alle Istituzioni, Lealtà alla Bandiera Italiana!

Senza star lì a cercare esempi altissimi che purtroppo al giorno d'oggi non esistono più, io direi solo che Speciale ha avuto un buon tempismo nel cogliere la palla al balzo, prima che il governo ricorresse ed é riuscito ad uscirne bene facendo fare la figura del peracottaro a prodi...
Ad ogni modo, visto che non é la primavolta che leggiamo riferimenti politici, ci tengo a sottolineare l'invito di thranduil... :mazza) :mazza) :mazza) :ammonito) :ammonito)

Sarà il terzo o quarti giallo che tiro fuori... ;)
 
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