Su Alfisti è stato scritto dal Dott. Stefano Agazzi (Direttore del Museo) che esso riapre. Poi è venuta fuori una querelle per una infelice affermazione "Arese è viva" da parte di una dello staff di Alfisti.com., la quale affermazione è esagerata e dimostra che quantomeno si ignorano tante cose da parte dello staff di quel sito che, ricordo, non è certo la mecca degli Alfisti nè altro di simile: bensì una sorta di workshop per lanciare idee, ed organizzare, i festeggiamenti del centenario.
Riguardo quanto dissi, lo ridico: il progetto prevedeva il mantenimento dei plessi ora noti come "Centro Direzionale" (quindi la palazzina del centro direzionale ed il Museo), restaurati, con la creazione di nuove attività che lo facessero diventare di fatto (e non solo nel nostro immaginario) una sorta di "chiesa Alfista", almeno era meglio di niente.
Quel progetto è congelato da mesi, i lavori non son andati avanti, e ho il sospetto che il museo, quando riaprirà, sarà tale e quale quando chiuse i battenti. Si attende ancora cosa voglia fare il gran capo Marchionne.
Il resto di Arese non è +, e da anni, proprietà della Fiat, nè pare che il Centro Stile sarà legato ad Arese. E si badi bene, non dico il capannone che sappiamo, ad ogni modo credo che di lì se ne sarebbero dovuti andare, però poteva rimanere qualcosa all'interno di "casa Alfa" al direzionale.
Lo spostamento a Torino credo che sia nell'ottica di una divisione degli addetti "per componente" e non "per marchio", cioè non c'è un gruppo che disegna "le Alfa" bensì gruppi che disegnano "gli esterni", "gli interni" e via discorrendo.
Che questo presenti il rischio di un appiattimento della personalità di ogni singolo marchio mi pare lapalissiano....