Salve a tutti,
questo è il mio primo post (considerando che probabilmente sarà anche l'ultimo – ma continuerò a leggerVi - per il momento ho omesso la presentazione).
Dopo averVi letto con estremo interesse per 6 anni la situazione attuale mi ha portato a registrarmi per scrivere quanto segue.
Premesso che sono 25 anni che compro solo Alfa Romeo (posso annoverare quasi tutta la produzione Alfa dagli anni 80 ad oggi) ma le Alfa guidate (anche se non 'patentato' e dove consentito) sono anche più datate per la passione trasmessami da mio padre, dopo le utime Alfa prodotte prima dell'acquisto della Fiat (due 75TD ed una 75 TS, che tenni per quasi 10 anni perchè la consideravo e considero l'ultima vera Alfa), mi decisi solo per l'amore e la passione verso questa casa ha comprare una 145 1.6. Ts.
La delusione fu pressoché totale:
- il motore seppur TS non era più un vero motore Alfa sia per le caratteristiche sia per la rumorosità (solo la testata consentiva di riconoscerne i cromosomi dai 5.000 giri in su);
- il cambio era quello di un utilitaria;
- la tenuta, nonostante l'assetto sportivo, era sufficiente ma non certo all'altezza delle Alfa precedenti;
- infine a 73.000 km e con poco più di 3 anni e mezzo di vita, in autostrada cedette la cinghia di distribuzione (con le conseguenze che potete immaginare - fui costretto ad usare il freno a mano per fermare l'auto).
L'Alfa (o meglio gli ispettori Fiat) non riconobbero il difetto di produzione - parliamo dell'anno 2003, prima che venisse ridotta la durata prevista delle cinghie sui TS - e non ebbi alcun risarcimento.
Mi ero deciso a non comprare più Alfa, se così si potevano definire le macchine come la 155 e la 145/146, e scrissi a ‘Quattoruote’ una lettera (commentando un loro articolo di quegli anni intitolato 'Alfa non vuol dire solo motori') che io intitolai 'Alfa non vuol dire più motori'.
Nonostante tutto ciò, per la mia fede di ‘Alfista’ e per il fatto che la concessionaria si prodigò in una supervalutazione della 145 ed in un più che buono sconto sull'acquisto di una 147 Jtd, rimasi in Alfa.
Quella 147 la possiedo tutt'oggi e ne sono ancora 'innamorato'.
Seppur senza la trazione posteriore si tratta di una macchina dalla guidabilità eccezionale, che ancor oggi non ha eguali nella propria ma anche nelle categorie immediatamente superiori, caratterizzata da un feeling ed una sincerità dello sterzo che si ritrovano solo su Bmw di un certo livello e motorizzazione che ho avuto più volte il piacere di guidare come ad es. la 335ì - non consideratala una eresia ma il ragionamento vale con le dovute proporzioni -, alla quale posso rimproverare in sei anni solo la scarsa durata delle batterie (siamo alla terza, ma l'ultima non più originale 'Fiat' - neanche quello sanno fare) ed un caso di rumorosità dell'avantreno risolto in garanzia con il tagliando dei 40K.
Ho atteso fino ad oggi l'uscita della sostituta ma invano in quanto sostituta non ci sarà.
Avrete già capito che la penso come tutti coloro che sostengono che la 'Giulietta' (anche nei nomi ci vogliono prendere in giro) sia solo una 'Bravo' ricarrozzata (di certo e non solo per la linea ma in particolar modo per i contenuti tecnici – che non ci sono!!!), come la 'Mito' è (non me ne vogliano i possessori) una seppur piacevole 'GP' ricarrozzata.
D'altronde con la nuova nomina dell'AD di Alfa è ancor più chiaro l'intento di fare dell'Abarth una versione 'elaborata' e delle Alfa una versione 'ricarrozzata' delle Fiat, e solo nei segmenti 'B' - 'C', ma questo è ovvio in quanto la Fiat fa bene solo vetture 'A' e 'B', appena sufficienti le 'C' e non potrà mai costruire vetture degne nei segmenti superiori.
Siccome non ho mai comprato una Fiat (almeno volutamente, non credevo quando l'acquistai che lo fosse ed invece, purtroppo, lo era la 145) e non lo farò mai, oggi per comprare un Alfa che rappresenti, anche se non completamente, i valori del marchio dovrei acquistare la 159.
Peccato che - non saprei come definirlo - M. continua a 'sputtanarla' facendogli perdere valore, al tempo stesso dichiara che non verrà sostituita (ma credetemi questo è un bene se la sostituta doveva essere la 'Bravo' ricarrozzata con il baule) e fa intendere che l'Alfa è stata oggi definitivamente 'uccisa' dopo averla ridotta in fin di vita ai tempi dell'acquisto da parte di Fiat e dopo un breve colpo di coda, come quello di un pesce agonizzante, o canto del cigno con la produzione della 156/147/GT.
Oggi in quanto orfano dell'Alfa sono costretto a valutare l'acquisto di auto tedesche (probabilmente Bmw più che Audi) e da italiano non posso certo esserne orgoglioso.
Se vi fossero seri presupposti per ottenere un risarcimento farei causa a M. per essere costretto a farlo (non è poi tanto da sottovalutare come ipotesi), per non avere alcuna certezza su quale sarà la mia prossima auto, per essere costretto dopo 25 anni a rivolgermi ad altre concessionarie e a lasciare la mia officina ed il personale che conosco dallo stesso tempo.
Con la speranza (minima) che per l'Alfa vi sia un futuro ringrazio per l'attenzione e mi scuso per essermi dilungato.