Gioshua81":cadljjzo ha detto:
Discorso Exeo, anche qui hai ragione a dire che la Seat non è nessuno nel segmento berlina, ma proprio questa è la conferma che un'auto la vendi solo se ha il marchio giusto sul cofano, a prescindere dalle sue doti. La gente giudica a seconda del marchio che c'è sul cofano. Ma per arrivare a questo ci vogliono almeno / anni di lavoro continuo senza continuare a spiazzare la clientela con scelte assurde e rinunce inaccettabili come fanno a Torino quando si tratta del marchio Alfa Romeo. In VW ci sono riusciti perchè molte Audi hanno avuto la stessa meccanica e la stessa accessoristica di molte Skoda ma si sono vendute a prezzo doppio ed in misura superiore. Cioè mi spiego, se si trattava di motori Fiat su Alfa Romeo apriti cielo ........ quando trattasi di motori VW su Seat Skoda e Audi tutti a far finta di niente. Ripeto, con MiTo e Giulietta stanno ammazzando il marchio Alfa Romeo, ma penso che ci sia troppa ipocrisia e troppo pregiudizio da parte di molti quando si tratta di Alfa Romeo. Perdoniamo tutto alle case starniere, Audi-Bmw e Merecdes ma siamo intransigenti al limite dell'impossibile e dell’assurdo sui nostri modelli.
Ancora, per me, non ci sei, ripeto, la vedi in modo poco profondo ed abbastanza epidermica oltrechè "a segmento" come se tutto avesse un CERTO INIZIO e una CERTA fine. Invece le cose hanno a volte una data di inizio, hanno delle fasi, ma sono una retta che cambia di colore, non dei segmenti netti.
C'è differenza: segmento dopo segmento tu puoi comporre visivamente una retta, li metti uno dietro l'altro, ma non avrai MAI l'immagine di chi parte, evolve, rievolve, destinato a... + infinito.
E' come se invece di essere un 40enne frutto delle proprie esperienze, essendo sempre lo stesso uomo con nome e cognome, tu ogni 4 anni cambiassi identità. Ci arrivi sì a 40 anni egualmente, a Dio piacendo, ma sei una somma di "tante vite" senza che tu capisca chi sei realmente. Invece a 40 anni sei un uomo formato da varie esperienze, ti sei creato una personalità attraverso la quale vivi, senti, decidi, soffri, ridi, fai dell'altro. E' chiara la differenza?
Oh.
Discorso Seat un'altra volta: non ho detto che conta "il marchio" tout court come troppo facilmente pensano pure a Torino. Ho detto che conta la concretezza DA CUI deriva poi l'immagine di un marchio (o di una persona). Ma come è nata, per Alfa, questa gran nomea? Mica perchè Nicola Romeo, o Luraghi, o chi per essi, una mattina ha comprato le pagine dei quotidiani e ha detto "l'Alfa è un marchio di vetture sportive etc. PERCHE' LO DICO IO". Si son creati vari prodotti, secondo certe filosofie peraltro cambiate nel tempo ma mai rivoluzionate o completamente tradite, mantenendo un "non so che" di base al variare DEI DECENNI.
Ecco che Alfa, SU DELLE BASI di PRODOTTO e di AZIENDA ed anche di SERVIZIO, è oggi con ancora un residuo di immagine "positiva". Se non avesse dato la Giulietta 1300 e poi altre vetture "commerciali", non sarebbe mai stata una marca con l'immagine di "sportività comperabile".
Se avesse prodotto delle 500 e delle 600 o delle Simca 1000 oppure delle Prinz, non sarebbe sicuramente visto, IL MARCHIO di cui tanto tu parli, come è stato visto e come è visto.
Seat quindi NON HA una presenza nel segmento, non è una marca che ha avuto un prodotto "valido per tanti", non è nessuno ma da qualche parte i tedeschi COMINCIANO e di solito CONTINUANO.
Quà non si comincia e quando succede che per caso si comincia, manco si continua.
Seat ha proposto in quel segmento una vettura EX AUDI, ovvero di un marchio DI PRESTIGIO, di un marchio che si è fatto CON DEL PRODOTTO ed alimentato COL PRODOTTO (buono o gramo che sia, intanto c'è ed è parecchio). Che poi sia una ex A4 vecchio modello non lo nega nessuno, che Seat non sia un marchio generalista così amato e vezzeggiato nel segmento D pure (Ford c'è da sempre) ma non mi pare che nel segmento D altri marchi più presenti e noti abbiano fatto chissà che sfracelli (dei generalisti, dico: c'erano tonnellate di Laguna? O di Peugeot? O di Citroen di segmento D? Dalle mie parti, no).
E veniamo quindi al discorso del prodotto derivato da cosa e quanto.... ed anche alla ciancia, che ciancia è, che ai tedeschi si perdona tutto agli italiani no.
Sino a che non si capisce CHI partorisce COSA, chi PRESTA cosa, non si capirà mai un accidenti e si continueranno a dire cose che fanno ridere, oltre a non capire chi ha una vision diversa e di norma è quello che ama l'auto, ne sa, e magari paga forte potendolo fare.
Il caso Exeo è paragonabile a quanto fatto, in misura minore, col 6 cilindri Alfa Romeo (quello vero) da Fiat che lo ha poi destinato anche alle ammiraglie Lancia e Fiat. In quel caso nessuno si è stracciato le vesti, poichè quel motore NATO Alfa veniva "prestato" a marchi di un prestigio diverso (Lancia) o senza prestigio (Fiat). E, NON DI POCO CONTO, lo stesso motore RIMANEVA in Alfa dove, in certe declinazioni, aveva PURE potenze superiori (leggasi GTA).
Nessuno ha mugugnato, ci se la poteva prendere perchè come dire..... "alla fine tutti grandi e grossi, ma vengono a prendere dall'Alfa, vengono a tettare quando abbisogna qualcosa di serio".
Quel caso però è stato l'eccezione: nessuno si sarebbe messo a dire AH se la Bravo di adesso fosse la 147, con alle porte una Giulietta MIGLIORE della 147....
Ma il discorso è viceversa.
Nessuno avrebbe mugugnato se per Mito si fosse creata una vettura di impostazione diversa da GPunto e poi, ad una ipotetica seconda generazione di Mito migliorata rispetto all'attuale, quel know how fosse finito su Punto.
Ecco dove sta quindi il diverso mugugno riferito ai tedeschi e alla Fiat: a modi di agire DIVERSI si risponde in modo DIVERSO. Lasciando a chi valuta in modo epidermico e banale le somiglianze o meno..... libero di farlo, ma capisca la sua banalità che non è condivisa da altri + profondi e esperti.