Nuova Giulietta - prime info ufficiali pag. 19

da quattroruote.it:

Se ci si limitasse a guardare i dati di potenza massima, la gamma odierna di motori della Giulietta può apparire squilibrata, con buchi notevoli tra una versione e l'altra delle diesel. Probabilmente tra il 1600 105 CV e il 2000 170 CV si inserirà in futuro una nuova versione del 1600, ma quando si è alla guida già ora la situazione diventa meno imbarazzante di quanto appaia dai freddi numeri delle potenze.

La coppia dice molto... Del resto, come "Quattroruote" scrive da anni, i motori andrebbero giudicati non dalla potenza massima bensì dalla curva d'erogazione della coppia. In mancanza di queste curve anche il valore di coppia massima e del relativo regime di erogazione dice comunque più del solo dato di potenza massima. È per questo motivo, pur a parità di potenza massima, un turbodiesel da 140 CV è molto più piacevole da guidare rispetto a un benzina aspirato da 140 CV: tutta questione di coppia ai medi regimi.

... ma non tutto. Le curve di coppia (sarebbe bene che i costruttori le rendessero sempre pubbliche, cosa che purtroppo non accade spesso), tuttavia, sono ricavate col motore in condizioni stabilizzate, ossia frenando con un'apposito generatore elettrico l'albero a gomiti del propulsore termico in sala prova, mentre l'acceleratore è a tavoletta e il numero di giri costante. Evidente che così si viene ad eliminare l'informazione sul comportamento nelle condizioni d'uso più frequenti; in particolare manca il riferimento sul ritardo d'erogazione della potenza, legato alla risposta non istantanea del turbocompressore.

Premessa 1. Per gustarsi davvero le Giulietta bisogna spostare in avanti la levetta del DNA (soltanto la 1400 TB 120 CV non lo offre), così da inserire la modalità Dynamic, che migliora notevolmente la risposta dei motori. Non è soltanto un giochino che rende più diretto il comando del pedale acceleratore, modifica invece notevolmente l'erogazione della coppia ai bassi e medi regimi. Sembra così di guidare una vettura più potente, proprio perché la coppia aumenta. Intervenire sulla potenza massima, invece, oltre a creare problemi con l'omologazione (sulla base di questo dato in Europa si calcolano gli importi delle tasse di circolazione e delle assicurazioni) non avrebbe aggiunto molto al piacere di guida.

Premessa 2. Quello che colpisce più ogni altra cosa al volante della Giulietta è il confort delle sospensioni, con un assorbimento eccellente delle asperità abbinato a un rollio minimo. Risultato straordinario, anche tenendo presente che l'architettura delle sospensioni anteriori parrebbe sulla carta più banale rispetto a quelle di 147 e 156, ossia delle Alfa a trazione anteriore più piacevoli da guidare in assoluto. Agli alfisti puri e duri potrebbe magari piacere di più con l'optional sport pack con sospensioni più rigide e cerchi maggiorati, tuttavia già l'assetto base garantisce un abbinamento confort-guidabilità insperato.

In pista e su strada. Fondamentale con i motori turbo, quindi, è guidare su strada la vettura. Cosa che abbiamo fatto con l'intera gamma Giulietta sulla pista di Balocco (con la 1750 TB Quadrifoglio Verde da 235 CV) e su strada, per il resto della gamma. Tra l'altro, oggi la pista di Balocco si chiama Fiat Proving Ground, ma vale la pena ricordarlo, era nata come pista prova dell'Alfa Romeo e sulla quale sono state sviluppate miti come Giulia e Alfetta. Chi lavorò a quei tempi in Alfa si ricorda ancora dell'elicottero inviato da Fiat per sorprendere di notte il prototipo non camuffato della Giulia che girava a Balocco e una serie di contromisure, tra le quali potenti fotocellule rivolte montate sulla Giulia per bruciare la pellicola delle macchine fotografiche spia sull'elicottero. I tempi eroici dell'automobile… A proposito dei bei tempi andati: perché si cita sempre la Giulietta degli anni 50 e ci si dimentica dell'altra, anch'essa straordinaria per i suoi tempi, Giulietta? Fu prodotta dal 1977 a metà anni 80, e rese accessibili al largo pubblico le raffinatezze meccaniche dell'Alfetta.

Giulietta atto terzo. Ma torniamo alle Giulietta di oggi, alla terza generazione. Che, lo ribadiamo, per essere apprezzata appieno va guidata in modalità DNA Dynamic. Cosa da ricordare a ogni avviamento del motore, dal momento che di default la Giulietta inserisce la modalità Normal (questioni di omologazione…).

1.6 TB 120 CV: a poco più di 20.000 euro ha già un comportamento interessante, anche se manca l'effetto grintoso conferito dal Dynamic, che qui non c'è. Il 120 CV turbo, comunque, è elastico e molto guidabile anche nel traffico cittadino a apprezzabile anche da chi non si sente un alfista sfegatato. Il 1400 garantisce prontezza di risposta anche ai bassi regimi: la coppia massima di 206 Nm (21 kgm) si raggiunge già a 1.750 giri. Inutile tirare le marce, il meglio questo motore lo eroga ai bassi e medi giri.

1.6 JTDM 105 CV: con la levetta del DNA in Dynamic eroga 320 Nm (32,5 kgm) a 1750 giri/min, ossia esattamente la stessa coppia del 2.0 JTDM quando il DNA è in posizione Normal. Basterebbe questo per fare capire come su strada non s'avverta quasi mai una reale inadeguatezza del motore al corpo vettura. Certo, dire Giulietta 1.6 JTDM 105 CV suona male, ma guidare (in modalità Dynamic, non ci stanchiamo di ripeterlo) su strada la Giulietta 1.6 JTDM da 320 Nm è tutt'altra cosa. E se qualche Casa iniziasse a dare ai suoi modelli una sigla legata alla coppia invece che alla potenza o alla cilindrata? Sarebbe proprio il momento: con i motori turbo il mondo è cambiato.

1.4 TB 170 CV: dovendo scegliere una Giulietta sarebbe questa la preferita. Sotto tutti i punti di vista: Prezzi e costi di gestione ancora umani e comportamento su strada brillante e confortevole, da auto di categoria immediatamente superiore. Una vera Alfa moderna. Le sospensioni no, tanto confortevoli le Alfa del passato se le sognavano. Il bello è che pur con un assorbimento efficace l'assetto in curva rimane piatto, con pochissimo rollio. Guidarla per convincersi e godersi i 250 (25,4 kgm) Nm a 2500 giri/min o i 170 CV a 5500 giri. Il motore spinge sempre forte da 2000 a 6000 giri/min.

2.0 JTDM 170 CV: vi rimandiamo alla prova su strada completa che troverete su "Quattroruote" di maggio.

1750 TB 235 CV: esiste soltanto con l'allestimento Quadrifoglio Verde. Ci sta giusto. Del resto ci vuole coraggio per una Casa consapevole (ce ne sono anche di inconsapevoli, ma non è il caso dell'Alfa…) a fare guidare una vettura stradale soltanto in pista, tra l'altro su una pista come quella di Balocco. Come sanno bene quelli che conoscono davvero le automobili, la pista - oltre a massacrare rapidamente pneumatici, freni e organi meccanici in genere - non rende merito alle prestazioni. In altre parole, i cavalli non bastano quasi mai per fare nascere il sorriso sul volto del guidatore… Ebbene i 235 CV della Giulietta (ma ci piace di più parlare di 350 Nm – 35,6 kgm, già disponibili a 1750 giri) rilassano i muscoli facciali, bastano a coinvolgere chi guida e a dare il piacere di mettersi a cercare il proprio limite e quello dell'Alfa Romeo. Giro dopo giro, in condizioni di piena sicurezza che soltanto la pista può dare. Per fare i tempi è più importante imparare le traiettorie giuste che spremere senza rispetto la meccanica. Superfluo, con la 1750, ricorrere spesso al cambio, tanto il motore è pieno e pronto già tra i 2500 e i 4000 giri. Qui, inoltre, s'apprezza appieno il funzionamento del Q2 quando si esce dalla curva. Tra l'altro non si deve entrare troppo veloci in curva, che è l'errore più comune per chi arriva in pista e perde i riferimenti con la velocità effettiva dell'auto (se si ha il tempo di guardare il tachimetro, si scopre che si va molto più forte di quello che ci si immagina). Con la Giulietta nei tornantini si può accelerare a fondo, senza troppo preoccuparsi di dosare il pedale acceleratore. A tutto pensa l'elettronica: scordatevi le solite trazioni anteriori, che con tanta coppia a disposizione sottosterzano e allargano troppo la traiettoria. Qui il Q2 interviene automaticamente frenando la ruota interna alla curva e dosando la potenza, per consentirvi d'accelerare in modo incredibile, sfruttando tutta la motricità dei pneumatici. Invece d'essere trasportati troppo all'esterno della traiettoria con il Q2 vi sorprendete d'quasi essere tirati verso l'interno della curva. Un'esperienza di guida inedita e coinvolgente. Perché non è vero che tutte le trazioni anteriori sono uguali…
 
L'esito così favorevole della prova su strada e in pista della Giulietta da parte di Quattroruote mi sorprende. Ne sono comunque piacevolmente sorpreso, perchè un giudizio così lusinghiero non me lo aspettavo, date le premesse ampiamente anticipate anche su questo copiosissimo forum. Le conclusioni sono completamente positive, anche più positive di quelle della rivista inglese già citata in questo trend. E' una macchina senza difetti che per il livello delle prestazioni (sto facendo riferimento principalmente alla prova di Quattroruote) può competere non solo con la Golf, bensì, così mi pare di poter arguire (spero di non sbagliarmi), con il livello superiore di Audi A3 e BMW serie 1. Confesso di sentirmi un po' emozionato, per la sorpresa. Vediamo come procederà la questione. :) :) :)
C'è da aggiungere che Quattroruote sarebbe reputata per non essere filo Fiat Alfa o Lancia, semmai parrebbe propendere per le tedesche.
 
Non avevo capito che il 1.4 da 120cv non avesse la configurazione Dynamic... questa è per me una grave pecca, perché così facendo una persona che vuole usufruire dei vantaggi del DNA deve per forza andare sulla 170cv, cosa non così scontata visto che i prezzi salgono... spero che più avanti venga introdotto anche il motore multiair da 135cv...
 
vabbe.. bella recensione..
ma provare un alfa per quanto buona con i sistemi elettronici attivi in pista è una bestemmia.. perchè non la provano senza esp e q2? cmq non è una macchina da pista quindi può aver senso.. vabbe..
 
Il DNA del 1.4 TB 120 CV funziona esattamente con le medesime modalità delle altre versioni.
L'unica differenza è cha manca l'overboost.
 
L'articolo riporta che il DNA c'è ma non è prevista la modalità Dynamic... non si capisce se manca solo l'overboost oppure anche le altre funzioni (sterzo più duro, farfalla più pronta, Q2 elettronico e DST) non siano previste... mi spiace davvero tanto...

Ho letto con calma la recensione ed in effetti ne parlano davvero molto bene.

Spero che su 4R di Maggio però non ci sia solo la prova della 2.0 jtdm però!!!! Ancora con questa moda di 4R (lo so perché sono abbonato da anni) di provare maggiormente le versioni a gasolio?!?!?!?! :mecry2)
 
Al volante:

Siamo partiti alla grande

L’abbiamo tanto attesa che alla fine non abbiamo resistito: alla presentazione della nuova Alfa Romeo Giulietta sul circuito di Balocco (Vercelli) ci siamo gettati senza pensarci due volte sulla Quadrifoglio Verde, la più “cattiva” delle Giulietta con i suoi 235 cavalli erogati dal 1750 turbo a benzina (lo stesso che con “soli” 200 CV già equipaggia le Alfa Romeo 159, Brera e Spider). Tanto per dare un’idea, una Golf GTI ne ha 24 in meno.

Basta uno sguardo per capire le… intenzioni di Giulietta Quadrifoglio Verde: doppio terminale di scarico (che non è un’esclusiva, visto che ce l’ha anche la 2.0 JTD-m), minigonne, pinze dei freni maggiorate e rosse, assetto sportivo ribassato (di 15 mm davanti e 10 dietro). Ogni dettaglio parla di dinamismo, a partire dal frontale, ispirato a quello della 8C Competizione nella forma dei fari e nello scudo centrale. Qui, però, troviamo una piccola caduta di stile: la griglia lascia vedere la traversa paraurti; si poteva fare di meglio. Al contrario, le fiancate sono un esempio di eleganza e di grinta, e fanno apparire la nuova Giulietta incollata all’asfalto.
La grinta ce l’ha nel… DNA
L’abitacolo della Giulietta Quadrifoglio Verde è dei più sportivi: plancia ben modellata con originali comandi a bilanciere (servono per fendinebbia e retronebbia, chiusura centralizzata e disattivazione del sistema che orienta automaticamente i fari allo xeno in curva: quest’ultimo costa 1.000 euro), inserti in alluminio spazzolato, cruscotto in “stile motociclistico”, sedili avvolgenti e pedaliera in alluminio.
E poi c’è la levetta del DNA… Basta sfiorarla per trasformare il carattere della Giulietta. Nella posizione “D” (sta per Dynamic), sterzo, motore e differenziale elettronico Q2 sono orientati al massimo delle prestazioni, mentre la funzione “N” (Normal) è più adatta alla guida di tutti i giorni e la “A” (Allweather) addomestica l’elettronica per non mettere mai il guidatore in crisi, neppure sui fondi scivolosi. Un appunto, però, va mosso: un comando così particolare meritava di essere collocato più in evidenza; invece, è seminascosto alla base della consolle centrale, subito davanti al cambio.
Comoda, tutto sommato, la posizione di guida, nonostante la seduta bassa e lo schienale molto profilato; piuttosto, è la visibilità (soprattutto quella posteriore) a dare qualche problema in manovra. Infine, notiamo che chi siede sul divano ed è alto sfiora il soffitto con la testa: un’altra buona ragione per mettersi al volante della nuova Alfa Romeo.
Ecco il verdetto della pista
Avviato il quattro cilindri turbo, ne assaporiamo il rombo pieno, ma non troppo aggressivo. Entriamo in pista e affrontiamo i cordoli del circuito di prova Alfa senza troppi patemi: la Giulietta ispira confidenza fin dai primi metri. Volendo andare tranquilli, il 1750 turbo è fluido e corposo fin dai bassi regimi, mentre affondando sul gas si fa sempre più vigoroso (la doppia fasatura variabile lavora bene), tanto che l’intervento del limitatore poco sopra i 6000 giri ci coglie quasi di sorpresa: la Giulietta Quadrifoglio Verde ha ancora voglia di spingere. I 100 km/h si raggiungono in una manciata di secondi (la casa ne dichiara 6,8 contro i 6,9 “ufficiali” della Golf GTI): basta tirare a fondo la seconda marcia. Il cambio ha innesti precisi e una leva dalla corsa corta, come si addice a una sportiva, e che non fa rimpiangere l’assenza di un robotizzato sportivo (magari proprio come il DSG della rivale tedesca).
Proviamo a “giocare” col DNA e, ovviamente, è nella funzione “D” che si apprezzano al meglio motore e sterzo. Nei cambi di direzione, la Giulietta è molto agile, ma anche sincera nelle reazioni, e basta poco per correggere eventuali sbavature di guida. Anche nei bruschi cambi di direzione, l’Esp lascia fare, intervenendo solo se le cose si mettono veramente male (per esempio se si toglie di colpo il gas in piena accelerazione e si dà una bella sterzata). Per il resto, la Giulietta Quadrifoglio Verde corre sui binari, appoggiandosi bene sui pneumatici sportivi da 225/40 R 18, un optional da 600 euro (di serie ci sono quelli da 225/45 R 17). E nelle frenate violente è stabile e sicura, grazie ai generosi dischi (330 millimetri il diametro di quelli anteriori, 278 quelli dietro) con pinze Brembo. Disturbano un po' solo le 4 frecce che si attivano automaticamente a ogni frenata decisa.
Seondo noi

PREGI
> Cambio. È un sei marce facile da usare anche nella guida sportiva. Non si sente la mancanza di un robotizzato sportivo. Ma se ci fosse, non guasterebbe...
> Guidabilità. Trovare il limite (e mantenerlo) è veramente facile: la Giulietta ispira ( e consente) grande confidenza.
> Motore. Ha una risposta corposa a tutti i regimi di funzionamento. Ci siamo anche tolti lo sfizio di un giro per far raffreddare freni e turbo, tutto in sesta marcia: il 1750 TBi riprende bene anche dai 1500 giri.


DIFETTI
> Abitabilità posteriore. Davanti si sta comodi, mentre dietro chi è alto rischia di sfiorare il soffitto con la testa. Non male, invece, lo spazio per le gambe.
> Levetta DNA. Davvero in grado di trasformare la Giulietta da auto di tutti i giorni in “belva da pista”. Peccato che sia un po’ nascosta.
> Visibilità. Difficile prendere le misure in manovra: davanti non si percepisce dove finisce il muso, dietro si vede davvero poco.
 
33Boxer":3n5kpis2 ha detto:
Non avevo capito che il 1.4 da 120cv non avesse la configurazione Dynamic... questa è per me una grave pecca, perché così facendo una persona che vuole usufruire dei vantaggi del DNA deve per forza andare sulla 170cv, cosa non così scontata visto che i prezzi salgono... spero che più avanti venga introdotto anche il motore multiair da 135cv...

concordo!
 
l ho vista un mese fa a cassino..ragazzi credo che rimarrete molto delusi dalle plastiche delle portiere! come qualità,peggiore di quella della Grande punto! :mecry2) spero fosse una pre-serie quella propostaci in fabbrica..se cosi non fosse... :KO) :boxe)
 
Da una TEGA del genere...
file.php



...vi sdcandalizzate se il montante ha fatto quella lieve ammaccatura?


AlfaRomeoGiulietta_provasustrada_76.jpg



Una macchina ridotta così è da buttare, credo che nessuno si lamenterebbe di una virgola del montante quando il lato guida risulta praticamente intatto...
La foto del frontale è uscita dopo, ma come sempre fate di una scorreggia un disastro nucleare...
 
Il FUSI":f181ap1p ha detto:

fai conto te che tempo addietro facevo con un amico lo stesso identico ragionamento sulla 147, che all'epoca avevamo entrambi. l'ordine di grandezza che avevamo ipotizzato spendibile in più dal cliente della serie 937 era di 2000 euro. cioè ci dicevamo: chissà se avessero speso 1.000 euro in più a macchina cosa avrebbero prodotto, con la quasi totale certezza di vendere il medesimo quantitativo di vetture.
sono perfettamente d'accordo che le cifre andrebbero aggiornate, sia in difetto, sia in eccesso, in ragione del costo reale di produzione e del legittimo guadagno.
ma accidenti, se invece di avere una 147 1.9 jtd 8v a 22k euro e rotti migliorabile da tantissimi punti di vista, avessi avuto la stessa macchina a 24k ma PERFETTA (perchè andremmo avvicinandoci molto a quel livello), credo che:
1. in alfa entravano euro in più
2. sarei stato più contento e propenso al riacquisto
3. avrei direttamente e indirettamente (con i fatti) generato passaparola positivo

se ora leggo che fra un sospensione ad hoc e un carry over tout curt ci ballano 30 euro, da un lato mi cascano le braccia (e anche un pò i coglioni), dall'altro mi convinco di essere più figo di altri anche se non posso andare in riunione col maglione e il capello unto
 
Il FUSI":v13ss6oh ha detto:
francesco147":v13ss6oh ha detto:
se è rumorosa è rumorosa se è silenziosa è troppo silenziosa,poi i miei genitori mi ahnnpo detto,mio cuggino mi ha detto mia sorella non la riconosce perchè l'odore dell plastiche non è nusaebondo come quello dela 164 del papi,madonna quanti luoghi comuni in questi post.

Ma per favore........


ma per cortesia......le solite cazzate inventate di sana pianta,piuttosto che si dica: a me pare questa macchina,assomiglia all'altra senza tirare in ballo fantomatici parenti.come scusante.
 
Il FUSI":390dlfno ha detto:
M-jetnasona2":390dlfno ha detto:
AlfaMatte":390dlfno ha detto:
Premesso che a parte i miei cancheri contro Marpionne, che sta rovinando l'Alfa Romeo, fra , Arese,Termini, Pomigliano
Tutti a contestare Marpionne ma chi ce l'ha messo? Si è autoassunto?????????? :scratch)

Sta a vedere che ce l'abbiamo messo noi! Oh raga, ma quà si sta perdendo la bussola...... suvvia......
Che Marchionne non abbia nè l'intenzione, nè la capacità (ne ha tante altre, ma questa no) di intendere Alfa Romeo come sarebbe minimamente possibile e minimamente "necessario" mi pare oramai ACCLARATO.


allora dobbiamo sperare che tutte le sigarette che fuma..... :eek:hmamma)
 
francesco147":3h3qvhpz ha detto:
allora dobbiamo sperare che tutte le sigarette che fuma..... :eek:hmamma)

vediamo di non alzare la crestina dato che io con te non credo di averlo fatto. Primo non c'entrano i parenti, ma semmai le fonti (che per quanto ne sai te possono essere loro si parenti di chi è in cima).
Secondo se ancora non ti è Chiara l'idea marchionnesca sull'Alfasud a sto punto credo che sei in malafede. Altrimenti dovrei pensare che sei cieco o sordo. In anni ci son state tonnellate di fatti in tal senso....
 
a livello manageriale quello che fa ha senso da vendere..
berlusconi quando fiat andava male disse di venderle con lo stemma ferrari.. tutti si indignarono..
 
Il FUSI":2gaqjrxe ha detto:
vediamo di non alzare la crestina dato che io con te non credo di averlo fatto. Primo non c'entrano i parenti, ma semmai le fonti (che per quanto ne sai te possono essere loro si parenti di chi è in cima).
Secondo se ancora non ti è Chiara l'idea marchionnesca sull'Alfasud a sto punto credo che sei in malafede. Altrimenti dovrei pensare che sei cieco o sordo. In anni ci son state tonnellate di fatti in tal senso....

1 non sono ne cieco ne sordo
2 non ho alzato la crestina piu di quanto faccia tu con altri
3 io mi sono rassegnato all'idea marchioniana di gestione del gruppo
4 non sono in malafede,e non riesco a capire a cosa ti riferisca,
5 per parenti intendevo quelle figure che ogni tanto vengono fuori dal nulla e servono per denigrare un prodotto o qualcuno senza neanche aver le basi per farlo,a questo mi riferivo.
poi se in fiat ti hanno fatto qualcosa dimale mi spiace ,a me lo fanno tutti i giorni ancora. :OK)
 
libero81":3vaspx8q ha detto:
a livello manageriale quello che fa ha senso da vendere..
berlusconi quando fiat andava male disse di venderle con lo stemma ferrari.. tutti si indignarono..

quella si che era una cazzata berlusconiana.
 
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