xxalfaxx":2xr1sgfm ha detto:
"E alla fine Marchionne non si è presentato e Harald Wester, il capo di Alfa-Maserati-Abarth invita tutti a provarla questa benedetta Giulietta, prima di sputar sentenze. Un ingegnerone della Fiat mi ha assicurato che la macchina è tutta nuova e che non c’è neppure un pezzo della Bravo. Quanto alla somiglianza nel taglio delle porte posteriori, un altro ingegnerone ridacchiando mi ha sussurrato che il problema è la Bravo, che dietro assomiglia a un’Alfa Romeo, non viceversa. Infine i motori: Wester ha detto che questa gamma (due diesel e tre bezina) è solo l’inizio e che presto arriverà dell’altro, ma che già così la possibilità di scelta non gli sembra affatto male. E niente ibrido: come spieghiamo nell’articolo in home page, all’ingegnere tedesco non convince affatto, così come l’elettrico puro, che qualche mese fa aveva paragonato all’omeopatia.
Il Direttore di QUATTRORUOTE"
Dio volesse che si svegliano per davvero dalle parti di Rozzano.
Wester forse non riesce a fare quel "salto" intellettivo secondo cui non è che su Alfa sia sufficiente ottenere o meno una "normale efficienza".
Se la pensa così, non mi stupisce che abbia fatto le valigie da Ingoldstadt. Provarla? Quando l'ha provata lui si sa bene che diamine di modifiche abbia chiesto, per cui...... capisco che gli dia noia lo sputar sentenze prima del tempo (secondo lui, e quà dimostra di non capire proprio per niente i motivi e l'entità dei mugugni preventivi) e che l'affaire Alfa gli paia ora un tantinello + difficile di quanto fosse settimane fa, tuttavia sarebbe auspicabile che chi, di fatto, regge la bandiera dei tre marchi sportivi della galassia Fiat fosse dotato di una forma mentis un tantinello + evoluta e meno semplicistica.
Non c'è neppure un pezzo? Uno in realtà almeno c'è, ma anche lì, se ci credono è grave, se lo dicono tanto per dire, beh, non siamo tutti dei fessi. Se è vero, come è vero e va detto, che in diverse parti la vettura non condivide neppure il DISEGNO delle parti di Bravo, è anche vero che in altri lo condivide sì, e il fatto che per la presenza di un foro in + o in - e/o il materiale con cui viene costruito due parti identiche di disegno siano di categorico/numero d'ordine diverso non fa "pezzo nuovo" o che "non ha a che spartire". Ma ci prendiamo per il sedere? Una cosa nuova è l'ossatura frontale.... che è proprio diversa di disegno, poi abbiamo i disegni simili con numero diverso evidentemente per differenze di materiale l'uno dall'altro, poi abbiamo altre parti (per esempio una delle lamiere costituenti il parafiamma) che ha anche identico numero d'ordine. Se la Bravo "dietro" assomiglia a un'Alfa Romeo bisogna fare a certa gente un corso intensivo di Alfa, anche se dubito che con tutta la buona volontà e la full immersion si potrebbe arrivare a qualche conclusione di livello medio alto. Della Bravo semmai si è detto che ha delle linee fortemente a cuneo e "tese", che esprimono una sportività meno cassone di quella della Bravetta. Se poi quattro motori in croce son ritenuti sufficienti, beh, siamo a posto, andiamo proprio bene........ ma santinumi ma solo in Fiat chi parla a sta maniera può essere AD dei marchi commerciali sportivi!
Inoltre delle due l'una:
1. se non si accorge che mancano motori veramente aggiornati e un diesel baricentrico, forse dovrebbe implementare la sua professionalità commerciale.
2. se lo dice tanto per dire, non abbia la pretesa che gli si creda, sì come non si è creduto alle ciancie di uguale natura dette da altri prima di lui e sulla sua falsariga. E non pretenda di tornare con l'adagio che "va capita", perchè se il mercato drenerebbe un 140cv diesel sei tu che sei "fuori" non offrendolo, non la gente che deve convincersi che la gamma motori non è niente male.
Forse a Torino non han ancora capito che è ora di fare BENE e soprattutto che arrampicarsi sugli specchi nell'era di internet non funziona + come prima.... le info girano, la gente si conosce, e sarebbe ben ora che la piantassero di far finta di non sapere, non vedere, e di raccontarsela. E di essere meno infastiditi da chi dice le cose che anche loro sanno, e chiedessero aiuto, perchè ne hanno molto molto bisogno.