"La Giulietta, sì come la Mito, non rappresentano in alcun modo una BASE (SE avranno successo) per addivenire a delle Alfa migliori.
Che poi, o ragazzi, ma stiam parlando della differenza fra una ciabatta e una pantofola, mica di scarpe di pregio, figurati te....... spacchiamo il capello in quattro a livello di CIABATTE mentre si dovrebbe oramai, dopo ANNI di richieste, gestioni, tentativi, successi e insuccessi, essere ben giunti al livello di SCARPA che peraltro questo marchio AVEVA, mica che è nato ieri o è sempre stato a livello di ciabattume eh. Vivaddio.
La Giulietta e la Mito rappresentano semplicemente quello che Fiat ritiene opportuno fornire a marchio Alfa fregandosene di fare vetture di maggior differenziazione, di maggior prestigio, che possano avere immagine positiva presso certe utenze.
Di fatto è una nuova fase di fiattizzazione di Alfa, che si ebbe già con le 155 e 145, poi visto che I RISULTATI non venivano (e già all'epoca c'era la solita tiritera del "ma se venderanno avremo Alfa migliori") si è cambiato candeggio.
SE LE 155 AVESSERO AVUTO SUCCESSO, non ci sarebbe MAI STATO MIGLIORAMENTO (che poi, anche quà, parliamo di una 156, non di un'Alfetta degli anni novanta....... sempre di una derivazione Marea, non di oro colato). Il "miglioramento" è stato NECESSARIO proprio perchè con quei cancheri olezzanti di fiattume, costruiti in economia e chiaro regresso (in assoluto meno di quello che c'è oggi fra 147 e Giulietta, ma solo perchè Alfa 75 era decisamente SOPRA quello che poteva essere in chiave Alfa la 147) rispetto a quanto Alfa, nel bene e nel male, con i suoi pregi e difetti che nessuno nega, aveva espresso.
In quel frangente ci fu un certo interesse a risollevare PER DAVVERO la marca, che faceva numeri RISIBILI e che si stava altamente sputtanando (tanto è che i clienti "buoni" di prima battuta si son persi, e NON SONO più tornati, adesso ci sarà la nuova infornata......, voglio vedere chi e a che livello rimane).
QUESTA voglia di CRESCITA non c'è, e neppure di consolidamento.
Una vettura 147 finalmente non costruita coi piedi e con i problemi annosi mai risolti avrebbe magari avuto meno bauliera (forse, ma allungando di 20 cm per arrivare alle dimensioni di 156 mi sa tanto che la bauliera ci sarebbe stata eccome) ma sarebbe stato il segno TANGIBILE che nonostante i problemi derivanti da una MEDIOCRE gestione Fiat (la colpa alla crisi vediamo di non darla a vanvera, la crisi di prodotto è stata paventata BEN PRIMA della crisi, e la crisi ce l'ha anche chi sforna modelli nuovi ogni trimestre) non si voleva tornare indietro.
Sfanculata alla grande la 159, con la voglia di credere che Mito è stata un successo (e di questo dobbiamo ringraziare anche coloro che si son affrettati a definirla vera Alfa, degna Alfa, come al solito senza pensare mai dove si va a parare) ecco la vettura esprimibile dall'accoppiata Wester/Marchionne: la Bravetta, ovvero l'ennesima vettura che "eravamo in grado di fare".
Ma si badi bene: mica per soldi, ma per FILOSOFIA.
Per 30 euro A VETTURA si poteva avere uno schema sospensivo DECENTE. Chiaramente si è preferito fissare il prezzo "al di là di quanto costa o vale" e quei 30 euro, invece di prezzare la vettura 30 euro in +, a parità di prezzo sono "soldi non spesi".
Chi produce fa sempre certi ragionamenti, ma un produttore che fa SOLO di questi ragionamenti o li usa come principale ed unico HUB attorno cui ruota tutto il progetto, è un costruttore di cineserie. Che merita difatti clienti NON top spender, ma da cineserie, che van però valutate come cineserie.
Non si chiedeva la luna, ma una vettura che manifestasse un minimo di quell'attaccamento CHE NON SANNO MANCO COSA SIA le teste decidenti in Fiat....... per questo si chiede che cedano, perchè tanto andando avanti dimostreranno solamente e ulteriormente la loro insufficienza nella gestione di qualsiasi cosa che non sia una 500 o una Panda.
E questo si badi bene negli ultimi tempi non era così. Chi ha avuto la fortuna di ricuperare dal cestino della rumenta il piano De Meo potrà ben capire perchè De Meo se ne sia andato, avendo delle idee mica da "Alfa IRI arridatece Arese e Luraghi",ma di un marchio gestito con serietà, professionalità e passione, cosa del tutto IMPOSSIBILE da fare avendo come decisionista finale chi va poco per il sottile e anni fa ipotizzava anche motori cinesi Chery su MAserati "basta che il cliente non lo sappia".
Questo lorsignori che, soddisfatti o meno del prodotto che useranno, pontificano o ordinano la Giulietta devono sapere, e su questa base vera valutare perchè vi è chi si sente preso per il culo e forse forse non trova così "giusto e non criticabile" il frutto di cotanta illuminata gestione, ovvero la Bravetta."