si impara a capire che esistono i trasferimenti di carico..che lo sterzo lo si comanda anche con l' acceleratore e il freno a seconda di dove si sposta il peso si inzia a percepire l' inerzia dell autovettura (cose che non mi pare si impari a scuola guida).....e per chi è all inizio non è certo da provarsi su una strada tortuosa e trafficata..poi nessuno ha mai parlato di supermercati ma di autoporti, dove solitamente di domenica non cè anima viva..e sono disponibili enormi piazzali senza alucn ostacolo...per pennellare traiettorie ideali e non bastano nemmeno le giornate in pista o i corsi da 2 3 giorni, ma settimane se non mesi di prova con telemetria bidirezionale e penso che non siano alla portata di tutti..nei miei post non si è mai parlato di guida al limite del cappottamento di traiettorie ideali o di momenti di imbardata ma solo di un " avvicinamento" alla guida con la G maiuscola...capisco che tu , avendo provato auto in pista ecc.. hai sicuramente una buona idea su tutto ciò..ma per chi è all inizio è un po come imparare a gattonare...pian piano sul tappeto di casa..prima di buttarsi alla maratona di NY...e, mi pare di aver capito che l' autore non sia ancora portato verso un ottica di " guida" che comprenda tutta quella serie di fenomeni fisici che controllano la vettura...altrimenti non si kiederebbe su come migliorare la tenuta di strada di un auto che come mamma la ha fatta ha una tenuta già al di sopra delle capacità di guida di "umani guidatori"....me compreso....( forse anche tratti in inganno dal calo di fiducia che dà un auto da strada rispetto a una da pista creata apposta per essere portata al limite)..