Ho capito quello che volevi dire, e ribadisco che non sono d'accordo, non è in quel modo che si impara a conoscere la macchina, prima serve affinare la guida, e poi si riesce (forse) a capirne il limite.
Se non ci si può permettere un corso meglio prendere confidenza in uno dei vari track-day che ci sono, oppure partecipando a manifestazioni che ogni tanto le case automobilistiche fanno per far provare le vetture nuove.
Nel secondo caso si guida con di fianco dei collaudatori, e anche se la cosa dura 2-3 giri di pista, si sentono i consigli, i commenti su come vengono impostate le traiettorie, ci si migliora, magari poco per volta, ma in un piazzale a fare slalom o dei tondi non si impara niente di tutto questo.
Io stesso ho cambiato modo di guidare partecipando a vari eventi e un paio di corsi, ho visto tanti esempi di gente che è convinta di sfruttare appieno la propria auto solo perchè nelle curve arriva al limite di tenuta, ma non quello massimo, solo quello che consente la guida del singolo.
Avendo visto da vicino guidare gente che corre in vari campionati so che quello che pensavo fosse il limite della 147 non è quello che riesco a raggiungere io, non basta guidare un'auto per 100000 Km per imparare a guidarla bene o a capire come realmente può andare, serve soprattutto sapere impostare le curve, le traiettorie.
A luglio ho partecipato ad una manifestazione a Misano, con la scuola GuidarePilotare, al termine della prova con la M6 ho rivisto il filmato insieme ad Heribert Stohr, avendo fatto un errore in una curva gli ho chiesto consigli sul perchè secondo lui avessi sbagliato.
In pratica secondo me ero entrato troppo veloce in una curva, e d'istinto ho toccato il freno, pur sapendo di non doverlo fare, gli ho chiesto se ero troppo veloce, e la sua risposta è stata che quello non me lo può dire lui, nemmeno guardando la telemetria, perchè sulla macchina c'ero io, e dovevo sapere io se quella curva poteva essere presa in quel modo, sentendo la macchina.
La risposta era sì, anche un po' più veloce, come ho fatto nei giri successivi, bastava entrare con una traiettoria migliore e la macchina meglio bilanciata.
Ma il limite dell'auto non l'ho comunque toccato nemmeno in quel modo, arrivava prima il mio.
Spero di aver fatto capire quel che voglio dire, lasciamo perdere le prove empiriche improvvisate.