Allora, tornando al discorso bordo della pizza, vi riporto questa mia casualissima esperienza che forse mi sta mettendo sulla strada giusta.
Di solito io faccio:
-500 grammi di farina (il tipo o combinazione di differenti farine pare non avere effetti sulla riuscita del bordo)
-250 grammi d'acqua (grammi... ho imparato a usare i grammi e non i CC quando ho dovuto trovare le dosi giuste per la farinata: provate ed avrete delle sorprese dai vostri recipienti graduati!)
-25 grammi di lievito fresco (mettendone la meta' non cambia nulla, quindi lo metto tutto e me lo tolgo dalle palle)
-sale QB
Non aggiungo nient'altro (olio, fecola, malto o qualsiasi altra cosa)
Impasto a mano o a volte faccio impastare la macchina del pane, ma poi comunque finisco l'impasto a mano, preparo 3 palline e lascio lievitare 1 ora.
Nota: le 3 palline non appena le tocco per preparare le pizze si sgonfiano.
Ci faccio 3 pizze rotonde, che inforno in teglie infarinate rigorosamente senza alcun tipo di grasso, coi problemi di cui parlavo le settimane scorse.
Ieri essendo a casa volevo fare la pizza, ma essendo a casa volevo fare un sacco di altre cose, percio' ho fatto una pizza un po' alla garibaldina:
Stesse quantita' di cui sopra (nel caso, visto che in questi casi bisogna valutare tutto, ho messo 200g di Manitoba e 300g di "00").
Ho imbelinato ("buttato senza troppe cerimonie" n.d.t.) tutto nella macchina del pane e l'ho lasciata li da sola sul programma "pasta lievitata" (il che significa che ha impastato e poi ha mantenuto una temp. di 27 gradi circa per la lievitazione).
Dopo poco piu' di 2 ore ho tirato fuori la pasta dalla macchina del pane ed ho notato subito 2 differenze:
-Risultava molto piu' umida di quando impasto o termino l'impasto a mano
-Non si sgonfiava manco a morire: rimaneva sempre molto molto elastica e non era neppure troppo facile da tagliare col coltello.
Ho fatto 3 palline, ma ho tribolato a tirarne fuori 3 pizze!!! Era troppo elastica: tornava sempre al suo posto, anche aiutandomi col mattarello.
Quindi ho preparato 3 basi per pizze un po' piu' piccole e leggermente piu' spesse del solito (molto a occhio direi 5mm invece di 3).
Avevo fretta e fame, quindi la prima pizza l'ho infilata in forno quando la temp era ancora a 200 gradi scarsi (non so nemmeno a che temp. fosse arrivato a fine cottura).
L'ho cotta per poco piu' di 15 minuti (tutto approssimativo: fretta e fame!!!). Il formaggio iniziava a dorarsi e il bordo (che nel frattempo era cresciuto quasi subito... :?: ) era ancora bianchiccio, ma l'ho tirata fuori (frettta e fame!!!).
Ebbene: SPETTACOLO!!!! Non certo un risultato degno di Rossopomodoro, ma diciamo ai livelli di una ordinaria pizzeria di serie B...
Si puo' ancora migliorare, e devo rendere "ripetibile" il processo, perche' la seconda pizza, lasciata un pelo di piu' per avere il bordo dorato, e' diventata molto dura
, mentre la terza, per paura di farla nuovamente dura, l'ho tirata fuori un po' troppo presto e sapeva un po' di lievito.
Ultimo ma non ultimo: stamattina i pezzi avanzati erano immangiabili, proprio come succede alle pizze da asporto! (mentre quelle di casa da fredde sono buonissime).
Stay tuned per i prossimi esperimenti!
(ad esempio, vorrei a sto punto provare un suggerimento che ho trovato in rete: mettere a lievitare nel forno con la luce accesa, sfruttando il calore prodotto dalla lampadina)