Allora,
Vediamo di chiarirvi le idee.
Nel grafico che ho spedito ieri non compaiono valori sull’asse X.
Noi abbiamo detto però che le velocità si esprimono in m/s e che, al massimo, arriviamo a valori nell’ordine di 1-1,3 m/s. Difficilmente a 1,5.
Sarà così anche in questo caso.
Adesso, sempre per semplificare il discorso e capire meglio, consideriamo solo un’unica taratura. Siccome siete alfisti, ritengo che vi piacciano le macchine sportive. Io esagero e vi propongo di considerare la taratura, cioè la coppia di curve, indicata con H: quella più smorzata, insomma.
Bene. Vedete che ogni curva è composta da 3 segmenti. Bene: possiamo supporre che ogni segmento corrisponda a un particolare movimento della vettura. Supponiamo che l’asse delel ascisse arrivi al massimo a 1 m/s.
questo significa che le tre zone principali possono, molto sommariamente, essere le seguenti:
1- zona della bassa velocità: fino a circa 0,3 m/s
2- zona della media velocità: tra 0,3 e 0,5 m/s
3- zona dell’alta velocità: oltre 0,5 m/s
circa.
Come sappiamo, come sapete, la zona della bassa velocità riguarda i moti lenti, della cassa; la zona dell’alta velocità, invece, i moti veloci, delle masse non sospese.
Nella media velocità, invece, ricade quello che interessa voi: il rollio.
Ma detta così, è detta in maniera estremamente bovina
Chiariamo meglio i concetti e cerchiamo di spiegare meglio le zone.
Attenti bene:
- le primissime velocità (fino a 0,1 m/s) sono quelle interessate dai movimenti degli ammo che si hanno, di solito alle “velocità autostradali”. In pratica, quando viaggiate su fondi lisci e regolari, le velocità con cui si muovono gli ammortizzatori difficilmente superano 0,1 m/s. Per esempio, se viaggiate in autostrada a 130/140 km/h (e l’autostrada è in buono stato) i moti della cassa interessano queste velocità ammortizzatore. Sia in estensione, sia in compressione.
Oltre lo 01, m/s, occorre distinguere se sto parlando di compressione oppure di estensione. Perché in estensione il comportamento non è simmetrico alla compressione, per un sacco di motivi. Quindi, da questo punto, possiamo dire che, in generale, la zona dell’estensione risulta TRASLATA di almeno 0,25 m/s (con tendenza di questa zona di shift a crescere in proporzione all’aumento della velocità dello stelo ammortizzatore) in avanti.
Quindi:
oltre 0,1 m/s, si comincia and entrare nella zona in cui la velocità di funzionamento degli ammo viene “sollecitata” da un differente genere di “asperità”. Asperità “dolci”, diciamo così. Come per esempio gli avvallamenti. Chiaramente, dipende dalla velocità (della vettura, questa volta) alla quale affronto gli avvallamenti. Distinguo due velocità vettura:
avvallamenti affrontati velocità medio basse
avvallamenti affrontati a velocità più alte
- avvallamenti affrontati a velocità medio basse interessano le seguenti velocità stelo:
1) da 0,1 a circa 0,35 m/s in estensione
2) da 0,1 a circa 0,15 m/s in compressione
In questa zona lavorano gli ammo quando sto viaggiando su una strada rettilinea, dal fondo buono e regolare, ma con la presenza di qualche “onda lunga” (che so, state viaggiando a medio-bassa velocità, diciamo a 50-60-70 Km/h su una bella strada liscia nella campagna toscana…che minkia ne so….)
- avvallamenti affrontati a velocità più alte: interessano le seguenti velocità stelo:
3) da 0,3/0,4 m/s a circa 0,8 m/s in estensione
4) da 0,15 m/s a circa 0,4 m/s in compressione
In questa zona ci stanno le strade in buono stato che però percorrete a velocità medio alta: che so, un viaggio su una strada liscia ma con ondulazioni, con qualche avvallamento, che affrontate brillantemente (dicamo a velocità di circa 110-130, tipo autostrada) magari, la presenza di qualche “onda lunga” affrontata però con piglio sportivo. L’ampia zona di “lavoro” dipende proprio dall’entità degli avvallamenti e dalal regolarità della strada; ma pure dal vostro stile di guida. Possiamo anche dire che state viaggiando a velocità sostenuta sulla stessa strada liscia di prima della campagna toscana…)
Poi, a velocità stelo maggiori, incominciamo ad andare sui fondi irregolari; prima quelli un po’ disstestati (tipo il pavè leggero) poi, su quelli più sconnessi (tipo un pavè più pesante, fino ad arrivare al temutissimo “pavè belga”, che fa schifo ma lo affronti a bassa andatura, ma con velocità stelo piuttosto elevate).
L’ultimo tratto della curva, riguarda, invece, gli ostacoli netti affrontati seccamente. Che so, una traversina, un gradino. Qui, l’impatto ruota è tale che le velocità raggiungono facilmente 1 m/s.
Chiaramente, LA VELOCITA’ DELLO STELO PUO’ SUPERARE, anche raddoppiare, il limite di 1 m/s che abbiamo fissato, ma le velocità che consideriamo per la taratura sono quelle che abbiamo dette. Un esempio di percorso in cui la velocità dello stelo può arrivare anche a 2 m/s è la CISA (la vecchia camionabile della CISA, non l’autostrada). Su quella strada (se non ricordo male, visto che è una vita che non ci vado più) e magari adesso l’hanno messa a posto…..anche se non credo) andate a velocità media ma le buche e lo sconnesso è tale che si arriva facilmente alle velocità stelo che ho detto.
Capito handling: guardate, qui è molto semplice. Diciamo che le velocità dello stelo che riguardano l’handling NON superano gli 0,3 m/s.
Questo, a livello teorico.
In realtà, la pratica ci dice che le velocità sono comprese tra un limite di 0,2-0,25 m/s in compressione e un limite nell’intorno di 0,4 in estensione. Perché questa differenza? Sempre per il solito motivo, cioè il fatto che il comportamento in estensione e in compressione della macchina non è simmetrico. Questo sia per il discorso che facevamo delle molle, sia perché se ben ricordate, va tenuto conto della jackiing force che mi fa cambiare l’escursione della sospensione sui 2 lati.
Come vedete, la zona importante, che discrimina il comportamento della curva di taratura dell’ammo è la velocità di (circa) 0,3 m/s. il perché questa velocità sia una velocità così importante e discriminante dipende da qualcosa la cui spiegazione, qui, sarebbe un po’ complicata. Diciamo che, in seguito a prove dinamiche (sweep in frequenza) della vettura, si vede che la velocità “limite” della zona handling è quella di 0,3 m/s (circa, dipende dalle auto; qualcuna qualcosa in più; qualcun’altra qualcosa in meno…)
Insomma, il “ginocchio” è intorno ai 3 m/s.
Infatti, TUTTE le trature, di qualunque fornitore di ammo, per qualunque vettura, ha il ginocchio a circa 0,3 m/s
E questo ginocchio è il punto d’incontro di 2 rette: la retta che parte dallo 0 e che è conseguenza della teoria delle oscillazioni smorzate che abbiamo descritto prima di Natale, quella che parla dello smorzamento critico, e quella della curva determinata dall’apertura delle valvole all’interno dell’ammo cui abbiamo fatto cenno questa settimana. Il punto d’incontro è all’incirca a 0,3 m/s.
Ora, il segmento iniziale, quello che passa per l’origine degli assi, è il segmento la cui inclinazione (il coefficiente angolare del segmento) E’ il coefficiente di smorzamento degli ammo. Va notato che questa retta sta SOTTO la retta dello smorzamento critico (2*SQR(Mk)), perché, come sapete, rarissimamente ho uno smorzamento uguale allo smorzamento critico (e, chiaramente, non supero mai il valroe dello smorzamento critico per gli ovvi motivi che abbiamo detto tempo fa). La mia retta reale sarà, in pratica, 0,6-0,7 Cc (come l’abbiamo incdicato lo smorzamento critico, con Cc?). Ora, la mia caratteristcia coinciderebbe con la retta dello smorzamento reale (0,6-0,7 Cc) se non avessi poi problemi di confort e, quindi, non avessi previsto le valvole, che “tagliano” smorzamento, su pistone che scorre nel cilindro (nella camera di lavoro) dell’ammo.
Questo è il motivo per cui, per esempio, la maggior parte degli ammo usati sulle auto ha una caratteristica che è solo la somma di DUE segmenti e non di 3 segmenti come invece abbiamo fin qui descritto e detto. Solo le macchine che puntano a tarature più raffinate dal punto di vista del confort hanno curve di taratura con 3 pendenze (di cui una che s’interseca nel ginocchio). La maggior parte, hanno curve di taratura con 2 sole pendenze (che s’intersecano nel ginocchio): basta e avanza. Soprattutto per le sportive.
Anzi, se proprio vogliamo dirla tutta, alcune ultrasporive (che, alla fine del confort se ne fregano), possono anche avere un solo segmento (senza ginocchio)….
Adesso metto un grafico per riassumere e chiarire quello che ho detto fin qui