Andiamo avanti con le barre antirollio.
Quando due ruote dello stesso asse viaggiano su una strada sconnessa, è chiaro che una delle due ruote si alzerà e/o l’altra si abbasserà.. Insomma, si muoveranno in maniera indiendente l’una dall’altra, visto che devono entrambe seguire il contorno della superficie stradale. Ora, se le molle della sospensione fossero relativamente “dure”, cioè se avessero una certa rigidezza (un certo K), allora le sollecitazioni generate dalle irregolarità del terreno si trasmetterebbero al corpo vettura, facendolo scuotere (alzare o abbassare con le ruote, quindi scuotendolo anche da dx a sx), e –da qui- ai passeggeri, che verrebbero disturbati dalle sconnessioni. D’altra parte, se le molle fossero troppo “morbide”, cioè con una rigidezza relativamente bassa, avremmo certo un miglioramento delle caratteristiche di “ride” della vettura, che sarebbe in grado di filtrare piuttosto bene le asperità della strada; ma in curva la rigidezza delle molle risulterebbe insufficiente per contrastare il momento di rollio. Questo fatto comporterebbe un elevato rollio dell’auto che non può essere tollerato, per un sacco di motivi (tra cui, la sicurezza di marcia). Accoppiare, dunque, a molle relativamente “morbide” una barra antirollio, spesso, risolve molti problemi migliorando sia il ride-confort, sia l’handling. Questo è possibile perché le molle morbide migliorano la risposta delle sospensioni sulle strade (relativamente) regolari, mentre la presenza della barra irrigidisce automaticamente le sospensioni in caso di curve.
Oltretutto, questa soluzione di molle + barra consente di avere un corpo vettura che si muove, per esempio in autostrada in velocità, in modo molto “composto” e non slegato; ossia, evita che la scocca “ciondoli” da una parte all’altra (dx/sx) in velocità, consentendo piuttosto che la scocca si muova solo a beccheggio…insomma, un comportamento, come si dice, molto coerente e composto, appunto.
Guardate questa figura: mostra i contributi sul rollio delle sospensioni e della barra.
Fatta 100 la rigidezza a rollio della scocca, le molle contribuiscono per una percentuale (elevata ma non troppo rispetto alla barra) ma, per quello che abbiamo detto, non sufficiente per raggiungere gli obiettivi di handling che ci si sarebbe prefissati. Il contributo dovuto alla barra è più che evidente. Inoltre, vedete che ai bassi angoli, sia le molle sia, soprattutto la barra dano un contributo minimo, consentendo una marcia piuttosto, come dire, “soft”….
Lasciate stare la zona definita “bump stop”: la analizzaremo più avanti.