La sospensione dell'autoveicolo - approfondimenti

ieri mattina stavo pensando anche questa cosa: per il famoso problema dell'asse di rollio inclinato all'indietro, si potrebbe lavorare anche sugli angoli, no?
 
thranduil":31mqoce9 ha detto:
quoto totalmente :?:


a fine corso poi vorrò sapere quantitativamente quanto incidono davvero cose sulle quali sorvoliamo tranquillamente, ad esempio i cerchi con qualche mm più o meno di ET, o la stessa larghezza di gomme su canali con mezzo pollice più o meno.

...o magari sapere se l'assetto sportivo alfa che ho appena ordinato per la 159 è
a) una gran figata
b) una cagata solenne (scusate il latinismo :lol: )
c) una cosa che paga l'occhio, svuota il portafogli ed è finita lì :asd)

...a suo tempo - tanto l'ordine ormai l'ho fatto... :OK)

1) parecchio. ma dipendono, a loro volta, dall'importanza quantitativa di altre grandezze, come ad esempio da quanto sono ampi i bracci a terra, da quanto vale la coppia motric e, da quanto potenti sono i freni etc....non è semplice fare una determinaione quantitativa....

2) assetto sportivo: essendo fatto da mamma alfa, e deliberato da gente che era ancora alfa alfa (nel cuore, perchè a libro paga, invece, no), non può che essere una gran figata (e infatti il confort decade un po'...)
 
rossomandello":1xav2vv1 ha detto:
Io ci sono... e aggiungo una nota su quanto poco intuitiva sia a volte la dinamica di un auto (esempio fatto dal mio prof di dinamica già citato...)

approccio pseudo-tecnico: ho una macchina sottosterzante, bene, monto una barra bella rigida e sportiva davanti così tiene di più.
approccio tecnico: ho una macchina sottosterzante, bene, monto una barra più rigida dietro così tiene di più.

Sono due cose completamente opposte...

Ciao

ehhh sapessi quanti ne ho sentiti, di discorsi di questo genere....
 
Diabolik":2gmla062 ha detto:
ieri mattina stavo pensando anche questa cosa: per il famoso problema dell'asse di rollio inclinato all'indietro, si potrebbe lavorare anche sugli angoli, no?


spiegare, please: cosa c'entra con il rollio?
 
Allora,
come avete potuto vedere, trasferimento di carico e rollio sono due cose completamente differenti; ma sono legati tra di loro, nel senso che dipendono da molti parametri comuni. Soprattutto, mi preme che capiate che, per modificare l’uno o l’altro (o entrambi), si possa agire su molte “leve” (tanto per citarne alcune: posizione, assoluta e relativa,di CG e CR; rigidezza delle sospensioni; ma anche carreggiate….). L’importante è conosce quali sono queste leve e, soprattutto, sapere a quali conseguenze si può andare incontro modificando le une piuttosto che le altre.
Poi, spero che abbiate capito che avere un CR basso è importante per un sacco di motivi. Soprattutto perché così facendo posso gestirmi meglio il rollio (ossia smorzarlo come voglio; e non subirlo e basta). Se poi, riesco ad avere basso anche il CG, tanto meglio per me )e per la mia macchina)!!
Non confondete dunque il trasferimento di carico dal rollio, ma sappiate comunque che, in buona sospanza, dipendono dagli stessi parametri.

Adesso, facciamo un piccolo passo avanti, tanto per non rimanere tropo fermi.
Guardate il disegno che allego qui sotto.
Ho segnato la forza centrifuga F che agisce sul CG e le forze anteriori e posteriori (Ff e Fr) che rappresentano le azioni generate dai pneumatici dei singoli assi. Vedete anche che il CG non è perfettamente al centro della macchina (ossia, è spostato in avanti). Ciò significa che la distribuzione dei pesi è spostata verso l’asse anteriore.
Allora, diciamo che la forza laterale TOTALE generata dai pneumatici anteriori e posteriori, cioè la SOMMA delle due forze Ff e Fr, deve EGUAGLIARE le forza F centrifuga che agisce sul CG. Mi sembra chiaro, no? Quindi, la posizione spostata n aveanti o all’indietro del CG determina la distribuzione delle forze tra anteriore e posteriore e, di conseguenza, sempre in proporzione, la quantità di “cornering force”, cioè di forza trasversale, che i rispettivi pneumatici (anteriori e posteriori) devono generare se vogliamo che la macchina stia in strada (o, meglio, sulla traiettoria impostata). Anche questo fatto, mi sembra chiaro, no?
Quindi, osservando il disegno e annullando i momenti attorno, rispettivamente, a Ff e Fr, ottengo

Ff l = F d da cui Ff = F d/l e
Fr l = F c da cui Fr = F c/l

Quindi, l’ammontare del carico e della “cornering force” (cioè della forza trasversale) “sopportata” dagli assi anteriore e posteriore (cioè dalle ruote anteriori e posteriori) è proporzionale alla distanza che questi assi, anteriore e posteriore, hanno dal centro di gravità CG.

Generalmente (e sottolineo generalmente), la maggior parte del carico è concentrata verso la parte anteriore delle auto, per cui spetta alle ruote anteriori il compito di generare la parte maggiore (rispetto alle ruote posteriori) di “cornering force” e di angoli di deriva (per generare questa forza). Generalemente. Perché se pensiamo alla Porsche 911….le cose sono all’opposto….

Bene. Allora torniamo a quello che ho scritto all'inizio di pag 51: adesso, al posto di Fa e Fp, nelle formule che legano la reazione verticale (la quota di trasferimento di carico “diretto”, cioè che passa attraverso i bracci delle sospensioni direttamente alle ruote) alla quota di forza trasversale generata dalle gomme (anteriori o posteriori), possiamo metterci queste relazioni qui sopra scritte….
 

Allegati

  • long.JPG
    long.JPG
    27.7 KB · Visualizzazioni: 2,560
alfistavero":172gb8jy ha detto:
Quindi, l’ammontare del carico e della “cornering force” (cioè della forza trasversale) “sopportata” dagli assi anteriore e posteriore (cioè dalle ruote anteriori e posteriori) è proporzionale alla distanza che questi assi, anteriore e posteriore, hanno dal centro di gravità CG.
Volevi dire inversamente proporzionale, giusto?
Allora torniamo a quello che ho scritto all'inizio di pag 51: adesso, al posto di Fa e Fp, nelle formule che legano la reazione verticale (la quota di trasferimento di carico “diretto”, cioè che passa attraverso i bracci delle sospensioni direttamente alle ruote) alla quota di forza trasversale generata dalle gomme (anteriori o posteriori), possiamo metterci queste relazioni qui sopra scritte….
Ovvero sia per Wa che per Wp conosciamo tutte le quote per poter fare i calcoli ( d, c, l, b(ant e pos), t(ant e post) )
Ammesso e non concesso di sapere esattamente dove si trova CG.
 
bigno72":pl3yomb5 ha detto:
alfistavero":pl3yomb5 ha detto:
Quindi, l’ammontare del carico e della “cornering force” (cioè della forza trasversale) “sopportata” dagli assi anteriore e posteriore (cioè dalle ruote anteriori e posteriori) è proporzionale alla distanza che questi assi, anteriore e posteriore, hanno dal centro di gravità CG.
Volevi dire inversamente proporzionale, giusto?

guarda, non ti rispondo nemmeno sennò comincio male la setimana.... :mad2) :mad2) :mad2) :mad2) :mad2) :mad2) :mad2) :mad2) :mad2) :mad2) :mad2) :mad2) :mad2) :mad2) :mad2) :mad2) :mad2) :mad2) :mad2) :mad2) :mad2) :mad2) :mad2) :mad2) :mad2) :mad2) :mad2) :mad2) :mad2)
 
OPS... sorry.
Me lo son riguardato un paio di volte prima di dirlo e mi pareva cosi'. Riguardo ancora, mi saro' sbagliato nel confondermi.

EDIT:
Ff = F d/l
Signidica che Ff e' inversamente proporzionale alla sua distanza (c, non d) da CG.

Probabilmente la tua risposta voleva solo dire che non avrei dovuto rompere le palle su questo dettaglio. :ignore)
 
bigno72":2j5rqqzz ha detto:
OPS... sorry.
Me lo son riguardato un paio di volte prima di dirlo e mi pareva cosi'. Riguardo ancora, mi saro' sbagliato nel confondermi.

EDIT:
Ff = F d/l
Signidica che Ff e' inversamente proporzionale alla sua distanza (c, non d) da CG.

quindi, in questo caso, è più grande Fr o Ff?
 
alfistavero":38hcyg8z ha detto:
Diabolik":38hcyg8z ha detto:
ieri mattina stavo pensando anche questa cosa: per il famoso problema dell'asse di rollio inclinato all'indietro, si potrebbe lavorare anche sugli angoli, no?


spiegare, please: cosa c'entra con il rollio?
di per sè niente :D
è che non ho scritto il contesto a cui stavo pensando

diciamo che abbiamo una macchina con il CR posteriore più basso e l'abbiamo fatto perchè ci piaceva così (che so, posteriore con meno rigidezza = maggiore tenuta dell'asse = maggiore trazione al posteriore); ora, siccome comunque mi ritrovo del sottosterzo, devo fare qualcosa per riequilibrare: oltre a quanto già detto, ho pensato che in un contesto simile si potesse intervenire sugli angoli (e sui bracci) per ridurre il sottosterzo
 
Diabolik":36tj04w2 ha detto:
ora, siccome comunque mi ritrovo del sottosterzo, devo fare qualcosa per riequilibrare: oltre a quanto già detto, ho pensato che in un contesto simile si potesse intervenire sugli angoli (e sui bracci) per ridurre il sottosterzo

Provo a portare avanti l'idea (ci avevo pensato anche io, almeno mi tolgo il dubbio...): abbiamo detto che il veicolo è sottosterzante perchè la forza laterale espressa dall'assale anteriore è inferiore a quella del posteriore (causa saturazione) a parità di angoli di deriva.

Facendo lavorare i pneumatici anteriori con un angolo di deriva maggiore rispetto a quelli posteriori posso sperare di recuperare qualcosa in termini di Fy (se non sto già lavorando vicino al picco)?
 
Diabolik":q6n6y2a8 ha detto:
alfistavero":q6n6y2a8 ha detto:
Diabolik":q6n6y2a8 ha detto:
ieri mattina stavo pensando anche questa cosa: per il famoso problema dell'asse di rollio inclinato all'indietro, si potrebbe lavorare anche sugli angoli, no?


spiegare, please: cosa c'entra con il rollio?
di per sè niente :D
è che non ho scritto il contesto a cui stavo pensando

diciamo che abbiamo una macchina con il CR posteriore più basso e l'abbiamo fatto perchè ci piaceva così (che so, posteriore con meno rigidezza = maggiore tenuta dell'asse = maggiore trazione al posteriore); ora, siccome comunque mi ritrovo del sottosterzo, devo fare qualcosa per riequilibrare: oltre a quanto già detto, ho pensato che in un contesto simile si potesse intervenire sugli angoli (e sui bracci) per ridurre il sottosterzo

ah, capito.

attenzione però (e questo non potete saperlo) che avere due assi sbilanciati (in ogni senso) comporta un peggioramento notevole del comportamento di ogni singolo asse verso il comportamento più debole...non so come spiegarmi...per esempio, in questo caso, avrei un anteriore molto più rigido di quanto potrei supporre e un posteriore molto morbido, col rischio di peggiorare molto il comporamento stradale innescando pompaggi, recuperi strani di assetto e robe del genere a causa del sottosmorzamento dell'asse...insomma: una vera merda.

tanto per essere più chiari: irrigidire uno dei due assi va visto sempre in relazione anche all'altro asse (ricordate la formuletta che lega la rigidezza tra avantreno e retrotreno?). per esempio, se cambio SOLO la barra posteriore, aumentandola, in realtà cambio LA RIPARTIZIONE DI BARRA: non solo rendo più rigido il posteriore, ma anche rendo più morbido l'anteriore.....
 
comunque diciamo che quanto proposto sia da diabolik sia da rossomandello potrebbe avere un senso. è chiaro che, già senza cambiare nulla, DEVO imporre angoli di deriva maggiori all'avantreno se voglio fare una certa curva, mi sembra ovvio: l'asse anteriore deve, in qualche modo, sviluppare più Fy, essendo più rigido...quindi...
 
Top