Allora, riprendiamo la nostra ruota di prima. Purtroppo non posso riprendere il disegno di prima perché la ruota forma una gobbetta davanti al punto in cui inizia il contatto con la strada che potrebbe trarvi in inganno. Sono quindi costretto a prendere un altro disegno. Che però è simile a quello precedente. In pratica, qui ho applicato, nel giusto verso, il momento frenante, la coppia frenante, che chiamo Mb. Stavolta, il senso di Mb è quello giusto.
E anche il verso della forza frenante Fb è giusto. Fb è la forza frenante che, come abbiamo detto, è applicata nel punto a terra.
La velocità angolare (di rotazione) della ruota, che prima avevamo indicato con ω (omega minuscolo, che in greco si dice omicron), adesso viene indicata con Ω (omega, maiuscolo).
Attenzione bene a questo fatto: gli elementi della fascia di battistrada che entrano in contatto col terreno adesso sono in TENSIONE, mentre prima (nella ruota in rotolamento puro) erano in compressione.
La velocità periferica della ruota (relativa al suo centro O), che nella ruota in rotolamento puro era ωRo e variava tra R e h, adesso è maggiore. Cioè, il raggio di rotolamento Ro, che nella ruota in rotolamento puro era compreso tra h e R, ora si sposta verso R e, al crescere di Fb (cioè della forza frenante) diventa MAGGIORE di R!!!
Di conseguenza, il centro di istantanea rotazione C, che nella ruota in rotolamento puro era di poco sotto il piano stradale, si porta ad una maggiore profondità!