La sospensione dell'autoveicolo - approfondimenti

ve lo dico io

guardate qui sotto.

e considerate la curva per ALFA = 2 perchè è più semplice da capire.

insomma, come per il caso di Fy, anche nel caso della rigidezza di deriva, si ha prima una crescita (più o meno lineare) e poi la tendenza a saturare. nel senso che, se continuo a far aumentare il peso sulla mia ruota, la rigidezza di deriva non aumenta SEMPRE e in proporzione, ma prima o poi la smette di aumentare (satura, appunto!). cersce, cresce, cresce e poi crecse un po' meno; poi smpre meno, e così via...come descritto in questo grafico.

l'avevamo detto, no?
bè, ricordatevelo bene, perchè ci servirà tra poco.
 

Allegati

  • rd.JPG
    rd.JPG
    28.9 KB · Visualizzazioni: 2,436
ora, supponiamo di dividere Fz per g (9,807... m/sec*sec): cosa otteniamo?

otteniamo M, cioè la massa gravante sulla ruota.

adesso, Mr/Cr cos'è?

è la pendenza della ia curva C-Fz del grafico riportato nel post precedente MA RISPETTO ALL'ASSE DELLE Y (cioè di Fz)!!!!!!

quindi, avere un rapporto Mr/Cr maggiore, cosa vuol dire?
 
vuol dire che se il mio rapporto

Mr/Cr della macchina 1 è > del rapporto Mr/Cr della macchina 2

allora sono nella zona più alta della curva descritta prima, quindi.....PIU' VICINO AL LIMITE!!!!!!!!

se Mr/Cr è più basso significa che (ammesso che Mr sia costante) ho una maggiore rigidezza di deriva, ossia ho più da spendere.....

ECCO COME VANNO INTESI Mr/Cr e, come vedremo in seguito, Mf/Cf....

ossia, VANNO VISTI NEL COMPLESSO e non COME COSE SEPARATE (Mr E Cr DISTINTI...)
 
quindi, per tornare a razzo alle domande poste ieri, la curva blu, meno pendente, è quella che ha il più basso rapporto Mr/Cr, quindi più margine...
può spendere di più....


infatti, si annulla più avanti come Ay

cioè ha più appoggio


adesso, ditemi: e la risposta 2?
 
guardando il grafico Fz contro C

si vede che nella prima parte è circa lineare*, poi si piega e va verso la saturazione

* quindi in quella parte avremmo una relazione del tipo Cr = Q Mr con un coefficiente Q da identificare (lo chiamo io Q tanto per usare una lettera diversa)

quindi vuol dire che se ho una macchina molto "leggera" (in modo da stare nella parte lineare), se aumento il peso Mr mi aumenta anche Cr in proporzione e quindi il mio KBETA resta uguale, ovvero avrei che Mr/Cr = Mr/(Q Mr) = 1/Q

quindi vuol dire che, se sono lontano dalla saturazione, per abbassare KBETA devo mettere le gomme grosse

mentre invece se una delle due macchine ha Mr che porta verso la saturazione, avrei che KBETA della macchina col culo "pesante" sarebbe più alto a parità di gomma e quindi per farlo ridiventare uquale a quello della macchina col culo "leggero" devo mettere delle gomme più grosse
 
Non ho capito una mazza di come devo leggere il grafico di C in funzione di Fz con l'aggiunta dei due angoli Alfa e Beta :(

Diabolik, sbaglio o hai detto che se sono lontano dalla saturazione devo aumentare C, e se sono vicino alla saturazione devo aumentare C? Forse solo un refuso?
 
Continuo ad avere un dubbio:

la domanda 2 era: "quale delle due auto ha le gomme piu' larghe?"

Il mio dubbio e': stiamo sempre parlando di due auto con il CG diverso? O stiamo parlando di due auto identiche, di cui una con le gomme piu' larghe al post?

In ogni caso ammetto che per ora sono ancora bloccato su
aumento C, ho piu' da spendere, allontano la saturazione, diminuisco KBETA

A questo punto so gia' che e' sbagliato, ma sono bloccato li.
Anche se per quanto riguarda il peso sono vicino alla saturazione di C, aumentando il C della gomma mi allontano dalla saturazione, no?

Ovvio che a seconda di quanto lo spostamento del baricentro ha fatto diminuire m, l'aumento di dimensioni del pneumatico non e' detto che rappresenti la curva meno pendente!
Ma ho scritto "ovvio" non a caso: credo che ci sia ben di piu'...
 
allora, oggi se ho tempo vediamo di chiarire bene il discorso.
comunque, quando vi chiedo se avete capito quello che stiamo dicendo, mi rispondete compatti: tutto Ok!
poi, quando vi faccio qualche domanda per capire se veramente è così, allora entrate nei casini e dimostrate di non avere capito una bella ceppa di minkia.
com'è, 'sta storia?
 
ad ogni modo, vi devo rendere merito.

guardate che anche la maggior parte degli "addetti ai lavori" non sa nemmeno cosa siano questi argomenti su cui voi vi state scervellando adesso....
e quando parlo di "addetti ai lavori", non parlo dei giornalisti dell'auto o di quella massa di carne informe che compare in televisione o scrive sui giornali.....quella, è solo "fuffaglia"...

parlo di veri "addetti ai lavori", cioè di gente che lavore presso case automobilistiche, o fornitori di componenti automotive....magari anche laureati....

insomma, quello di cui stiamo amabilmente discutendo, seppure solo a livello "qualitativo", è parecchio ostico anche per quelle persone; è ordinaria amministrazione solo per chi lavora in particolari -e ristretti- settori tecnici super super specialistici......

quindi, ripeto: onore a voi che, in qualche modo, riuscite ancora a seguirmi. onore a tutti voi, anche a quelli che ci provano e sparano minkiate! sono comunque più esperti della maggior parte dei sedicenti "esperti"....

p.s. tenete presente che molto difficilmente riuscirete a trovare qualcuno, seppure "tecnico" e/o "esperto", che riuscirà a sostenere con voi una discussione di questo genere su questi argomenti.....

p.s.2 sinceramente, non mi sarei mai e poi mai aspettato di arrivare dove siamo arrivati ora, quando ho cominciato queste discussioni, tanto tempo fa....

:D
 
alfistavero":346p36rp ha detto:
comunque, quando vi chiedo se avete capito quello che stiamo dicendo, mi rispondete compatti: tutto Ok!
poi, quando vi faccio qualche domanda per capire se veramente è così, allora entrate nei casini e dimostrate di non avere capito una bella ceppa di minkia.
com'è, 'sta storia?
Capire un concetto e' una cosa.
Averlo cosi' scolpito nella mente da tirarlo fuori al momento opportuno per fare dei ragionamenti e' un altro discorso!
 
thranduil":3c5aoief ha detto:
io parlando in tutta sincerità non speravo che avessi la pazienza di trascinarci fin qui :OK)
Sottoscrivo.
(termine arcaico che significa "quoto" :lol: )
 
grazie lo dobbiamo dire noi al nostro mentore! o altrimenti dankie baie (chissà che lingua è.... :asd) )

sai cosa, le cose che ci spieghi una per volta (le famose stanghette) sono relativamente semplici e si capiscono
ora, con la bicicletta, si mettono insieme tanti pezzi (siamo passati dalle stanghette direttamente a scrivere un pezzo di parola...) e ricomporre il tutto non è banale
prendi ad esempio la funzione che descrive l'angolo di assetto: sembra facile (una cosa lineare), ma in realtà i coefficienti non sono costanti, ma sono a loro volta delle funzioni, tra l'altro dipendenti tra di loro; per come sono abituato io, avrei bisgno di esplicitarle un po' tutte e poi fare uno studio di funzione della risultante, magari lasciando alcuni valori come parametri (analisi 1, studio parametrico di funzione :lol: )
se mi ci devo mettere così a "ragionarci" sopra senza aver smontato per bene il giocattolo, io faccio molta fatica
poi c'è sempre anche il salto aggiuntivo da fare di trasfmormare l'algebra in mondo reale con significato fisico...

comunque sai che è vero, su questi argomenti ci si sente un po' come isolati, sembra quasi di essere presi per matti quando si dicono certe cose
però questo dell'autoveicolo è il più bel problema di meccanica razionale che mi sia capitato di esaminare (e a me piace molto la materia)
 
Diabolik":3h6w47wu ha detto:
................
comunque sai che è vero, su questi argomenti ci si sente un po' come isolati, sembra quasi di essere presi per matti quando si dicono certe cose
.......

eh, vedrai tra poco, quando vedremo il gradiente di sottosterzo e metteremo tutto assieme....

vedrai che quello che ti raccontano i gommisti, per esempio, sono delle minkiate colossali!!!
proprio la settimana sscorsa, sono andato da gommista a "cambiare" le gomme e........vi racconterò cosa è successo....
insomma, per fortuna che era la prima volta che andavo da quel gommista....(ma anche l'ultima)
 
Allora,
Vediamo di chiarire meglio quello che stiamo dicendo in questi giorni.
Avevo messo un grafico con 2 valori di gradiente di assetto, 2 segmenti.
Il primo segmento, rosso, aveva una pendenza maggiore di quelo blu. E anche un valore di BETA0 maggiore.
Avevo detto di supporre che le 2 macchine fossero UGUALI in tutto (lunghezza, passo, etc) tranne che per la posizione del baricentro: quello dell’una era più avanti di quello dell’altra (avevo supposto che, per esempio, una avesse il motore 6 cilindri e l’altra 4 cilindri; tanto per dire…comunque, non importa perché, l’importante è che la posizione di CG sia differente).

Avevo fatto 3 domande:
1- quale delle 2 ha CG più avanti (cioè più spostato verso l’asse anteriore)
2- quale delle due “ha le gome più larghe”. Era un modo per dire: quale delle due ha la maggiore rigidezza di deriva al posteriore (che corrisponde alla maggiore “tenuta”)
3- quale delle due, di conseguenza, ha il maggiore “appoggio” (che significa, il limite più alto…)


allora, rispondiamo in successione

Domanda 1: qui, avete detto cose giuste e cose meno giuste. Scusate; ma la poszione del baricentro, in tutti i copri, non è forse una e una sola? E la posizione del baricentro non i determina forse in condizioni statiche?
E ALLORA? Il mio BETA0 (assetto cinematico) non è forse il valore di BETA in condizioni praticamente STATICHE? E allora? Che bisogno c’è di complicarsi la vita?
E, siccome BETA0 = b/R, allora supponendo R uguale in entrambi i casi, avrò che la macchina che ha il valore di b maggiore (quindi di BETA0 maggiore) è quella che ha il semipasso posteriore maggiore, quindi la posizione di CG più avanzata. Punto. Quindi, la retta ROSSA.

Domanda 2: qui, potevate seguire 2 strade.
La prima, più semplice e “facile”, supponendo che ripartizione dei pesi al posteriore non fosse troppo dissimile (d’altronde, i valori di BETA0 delle due auto non sono troppo diversi…quindi, i semipassi posteriori non sono troppo differenti…). Quindi, siccome il valore di BETA, gradiente di assetto, E’ la pendenza della curva di assetto, e che BETA vale Mr/Cr (ossia il rapporto tra la massa sull’asse e la rigidezza di deriva dell’asse); supponendo che Mr sia uguale in entrambi i casi, la macchina che avrà Cr maggiore avrà, di conseguenza, il BETA minore ossia la pendenza minore (in valore assoluto, eh; perché poi ci sta il segno negativo davanti…). Quindi, la retta BLU.
La seconda, meno semplice e intuitiva, passa per il discorso della rigidezza di deriva del pneumatico in funzione del carico perpendicolare al piano d’appoggio del pneus stesso. Diciamo subito che, poiché noi supponiamo di essere su una strada piana, il carico perpendicolare al piano d’appoggio del pneus coincide, nel nostro caso, col peso che grava sul pneus (cioè, quella parte del peso della macchina che grava sul pneus).
Ora, Thranduil ha postato il carpet di deriva. Che va bene, per carità. Però non esplicita chiaramente come varia la rigidezza di deriva © in funzione di Fz (carico verticale).
Allora, ho postato io la curva. Come vedete, tale curva è moooolto simile alla curva Fy-α (cioè forza trasversale-angolo di deriva) del pneumatico, che ben conoscete: una prima (breve) parte rettilinea, poi la perdita di linearità, fno alla staurazione e al calo. Praticamente lo stesso andamento. Solo che qui, invece di avere sulle ascisse α e sulle ordinate Fy, abbiamo sulle ascisse Fz (la forza normale) e sulle ordinate C (la rigidezza di deriva).
Ora, come sapete, Fz cioè il peso, vale Mg, cioè la massa moltiplicata per l’accelerazione di gravità.
Cioè Fz = Mg
Adesso, se divido Mg per g, ossia Mg/g, ottengo M.
Quindi:
Fz/g = Mg/g = M

In pratica, se divido per g (accelerazione di gravità = a circa 9,807 m/sec*sec), il mio grafico NON cambia affatto il proprio aspetto. Semplicemente, riscalo l’asse delle ordinate. E basta.
E tutto vale come prima.
Quaindi, quello che prima era il coefficiente angolare in un punto della mia curva, cioè C/Fz, adesso, rimane sempre il coefficiente angolare della mia curva (sempre in quel punto), seppure numericamente diverso, perché c’è un ordine di grandezza (9,807) di differenza…ma diventa C/M; che, nel nostro caso è C/Mr perché stiamo parlando del retrotreno. Attenti: è il coefficiente angolare della curva RISPETTO ALLìASSE DELLE ASCISSE!!!!!

Ma, scusate, C/M non è forse l’inverso di M/C? e Mr/C non è forse il mio BETA (a meno di Ay)? E ANCHE non è forse il coefficiente angolare sempre della mia curva MA STAVOLTA RISPETTO ALL’ASSE DELLE ORDINATE?

E ALLORA?

Allora, invece di andare a vedere quanto era la mia massa in entrambe le vetture (ragionamento 1), non facevo prima a vedere quanto era la pendenza delle 2 curve?
Andate a vedere il grafico coi due coefficienti angolari (α e β) che ho disegnati RISPETTO ALL’ASSE DELLE ORDINATE (Y): vedrete che il punto di Mr/C (pendenza) più basso (corrispondente a β) è quello dove ho “più margine”, “più tenuta”; mentre quello dove è più alto (corrispondente a α) sono già nella zona di quasi saturazione. Quindi, sarò più vicino al limite….
Ora, quello dove è più basso, dove ho più margine di tenuta, è quello corrispondente, dunque, a quello della curva BLU!!!!
(e, infatti, come vedete, nel caso della curva blu ho bisogno di meno angolo di assetto, e quindi di meno angolo di deriva del posteriore, per “sostenere” la medesima Ay. Insomma, a pari Ay la macchina BLU si mette meno di traverso…..)

Domanda 3: “appoggio”. Qui, Bigno ha dato la definizione giusta. E avete detto giusto: in conseguenza di quello che abbiamo detto fino ad ora, è la macchina BLU che ha il maggiore appoggio.

avete capito, adesso?
 
Top