allora, cominciamo con le cose serie.
prima di tutto diciamo che, per il momento, noi andremo a vedere il comportamento della bicicletta (dell'auto) nella zona di funzionamento LINEARE del pneumatico.
come vedete, l'angolo di assetto BETA è la somme di due contributi: una costante b/R (semipasso posteriore diviso R) e una funzione linerare di Ay.
b/R prende il nome di assetto cinematico. ossia di angolo di assetto che la mia bici (ma possiamo parlare di macchina, se volete) assume quando l'accelerazione Ay è nulla, ossia quando vado talmente piano che non ho forza centrifuga (in pratica, quando sono fermo). in pratica, se prendete il disegno che ho postato tempo fa (e che rimetto qui sotto per vostra comodità), è "l'angolo di deriva di CG" quando vado pianissimo (al limite, quando sono fermo): per farla breve, tiro il segmento che congiunge O' con CG e poi traccio la perpendicolare a quel segmento. l'angolo tra l'asse della bici e la perpendixolare è il mio BETAzero.
cosa vuol dire? vuol dire che, in condizioni cinematiche, più b è grande (quindi, o l'auto è lunga o il mio CG è spostato in avanti) più il mio assetto sarà elevato (ossia, più il muso dell'auto punterà -sempre in condizioni stabilizzate- verso l'esterno); più R è grande, MENO tutto ciò avverrà. se volete, se vi è più facile, potete leggerlo come una condizione di sottosterzo....non è corretto ma vi serve per capire.
al generarsi di una velocità diversa da 0 o, quantomeno, non piccolissima, nasce un'accelerazione Ay. quindi, il mio BETA dipenderà dal Ay moltiplicato per KBETA.
KBETA, a sua volta, dipende SOLO E UNICAMENTE dal posteriore: massa e rigidezza di deriva del posteriore. e basta.
cosa vuol dire? vuol dire che l'assetto, ossia come si dispone la macchina in curva, dipende solo e unicamente dal retrotreno.