La sospensione dell'autoveicolo - approfondimenti

"Non voglio essere rompiballe" significava appunto:

1) Non vorrei farti incazzare
2) Se non hai voglia di rispondermi non c'e' problema
3) Non me ne frega niente di riuscire a seguire il Guiggiani, mi interessa seguire il TUO discorso.


Grazie comunque di avermi risposto e scusa per l'incazzatura.
 
bigno72":18v8evc7 ha detto:
"Non voglio essere rompiballe" significava appunto:

1) Non vorrei farti incazzare
2) Se non hai voglia di rispondermi non c'e' problema
3) Non me ne frega niente di riuscire a seguire il Guiggiani, mi interessa seguire il TUO discorso.


Grazie comunque di avermi risposto e scusa per l'incazzatura.

:D

lo sai che in fondo in fondo, ti voglio bene. in fondo, però....
 
Buongiorno a tutti!

Purtroppo mi ricolleghero' all'una; resto in trepidante attesa di nuovi spunti di riflessione :OK)
 
allora, avete riletto tutto quanto per bene?

io mi sto divertendo come un matto a legegre un topic in cui qualcuno propone soluzioni teNNiche per elaBBorare il 3200 con amenità del tipo: sostituire il corpo farfallato con uno più grosso (origine Ferrari), rimappa, una fantomatica “aspirazione diretta” (come se l’aspirazione fosse differita…etc).....
ma si può essere così teNNici?
 
alfistavero":1wfydgxh ha detto:
io mi sto divertendo come un matto a legegre un topic
lo sapevo :asd)

anche se ne so pochissimo, leggendo certe cose mi scompiscio anche io :lol: :lol: :lol:
 
Diabolik":1zrek7vt ha detto:
alfistavero":1zrek7vt ha detto:
io mi sto divertendo come un matto a legegre un topic
lo sapevo :asd)

anche se ne so pochissimo, leggendo certe cose mi scompiscio anche io :lol: :lol: :lol:

credo che siano in molti a scompisciarsi, quando si leggono certe minkiate...

comunque,
se volete, giovedì possiamo riattaccare.
col modello "a bicicletta" (o monoasse, o monotraccia; o mono nucleosi... :lol: )
però, tra oggi e domani, per alleggerirvi un po' la vita, vi racconto qualche aneddoto di quelli successi tanto tempo fa, ai tempi della "vera" AlfaRomeo....

magari, vi racconto di quella volta che un mio collega, con un Giulia "Nuova Super 1,3" ha umiliato una 911 (credo fosse turbo....)

oppure, di quando siamo andati a Madrid col mio collega Raul con la 156 GTA; e ....
 
Aneddoti, aneddoti!
Ci vorrebbero spesso questi 'intermezzi' divertenti :asd)
 
vabbè, mentre trascorriamo il tempo per far “sedimentare” alcune nozioni tecniche (e non teNNiche) che serviranno da base per la prosecuzione di un’altra discussione, ecco che mi permetto di aggiungere un piccolo, seppur significativo, contributo che narra un episodio REALMENTE avvenuto (molto) tempo fa. Uno di quegli aneddoti divertenti e VERI che vengono tramandati tra colleghi quando si "rimembrano i bei tempi andati"... Questo servirà anche a dare un’idea di come si svolgeva l’attività all’Alfa (quella vera); a trasmettere il “profumo” che si respirava nei reparti di sperimentazione (anzi, proprio alla DIPRE, STUR cioè la Direzione Progettazione e Esperienze, STUdi e Ricerche) di Arese; l’atmosfera degli anni in cui chi lavorava in Alfa si sentiva orgoglioso di far parte di un’Azienda dove si facevano “le migliori macchine del mondo”….
Il fatto che racconterò ora, che risale alla prima metà degli anni ’80, mi è stato narrato da chi l’ha vissuto in prima persona a quel tempo: un collega che lavora ancora qui, ma che, allora, era poco più di un neoassunto.
Questa persona aveva dovuto accompagnare il suo “capo” a Torino, ad una riunione presso una Società Consortile (di più non fatemi dire: non posso; ma chi tra voi sa, ha capito a cosa mi riferisco). Già a quel tempo, infatti, si tenevano riunioni, anche a livello europeo, tra i rappresentanti delle varie case automobilistiche, per discutere di argomenti di interesse comune (come ad esempio i limiti di emissione che si sarebbero dovuti accettare; oppure quali protocolli di comunicazione si sarebbero dovuti utilizzare nelle –sempre più prossime- centraline elettroniche; o altro ancora). Il viaggio si sarebbe condotto con una Giulia Super “di sperimentazione”. Una “Nuova Super 1,3”. Verde bottiglia, a voler proprio essere precisi.
Per correttezza d’informazione, va detto che, allora (così come anche ora), chi lavorava in Sperimentazione Veicolo utilizzava muletti e prototipi anche per “servizio”, ossia –che so- appunto per raggiungere destinazioni di lavoro diverse dalla propria sede…in fin dei conti, “più chilometri si fanno maggiore sarà la probabilità di verificare prestazioni e trovare difetti”.

Bene, quel giorno di primavera ci si doveva recare a Torino. Percorso: autostrada A4. Alla guida, il “capo” del mio collega, un ingegnere tanto “matto” quanto “in gamba nel proprio lavoro”, cioè capace e preparato. Di fianco a lui, il mio collega, appunto.

La prima parte del viaggio scorre liscia e senza intoppi: si percorre un tratto di tangenziale, si arriva al casello; si prende il biglietto e s’imbocca l’autostrada. E, durante il tragitto, si chiacchiera: di lavoro e di argomenti vari.

Non passano una trentina di chilometri che, d’un tratto, dietro alla “Nuova Super 1,3” si presenta una 911 che, sfanalando forsennatamente, chiede strada con impazienza. Secondo la testimonianza del collega, “è una Porsche bella bassa e larga, con l’alettone” (presumo, dunque, una Turbo). La targa, svizzera. Alla guida, un distinto, seppur deciso, signore “sulla quarantina” con tanto di occhialoni da sole.

Prima sfanalata, nervosa. Dalla “Super 1,3”, regolarmente targata (a quel tempo, ogni inizio d’anno, l’Alfa immatricolava regolarmente un certo numero di vetture da dedicare allo sviluppo e alla sperimentazione che venivano poi dismesse al termine delle attività, che non necessariamente terminavano alla fine dell’anno solare; per cui, le auto erano regolarmente dotate di targa normale, anziché di “targa prova”…), nessuna reazione.
Seconda sfanalata, più insistente. Ancora nulla.

Il poverino alla guida della 911 non avrebbe dovuto insistere troppo, come invece fece: terza sfanalata, oltretutto con “colpetto”, seppur gentile (da svizzero, insomma), di clacson.

Peccato.

Se, infatti, il distinto signore alla guida della Porsche avesse avuto il buon gusto di stare un po’ più calmino, ma soprattutto di tenere gli occhi ben aperti e attenti ai particolari, si sarebbe accorto che la “Nuova Super 1,3” non aveva il classico terminale “a fetta di salame” comune a tutte le Giulia; ma, al suo posto, due canne d’organo –una a destra, l’altra a sinistra- più simili a tubi da stufa che a scarichi normali. E, se si fosse comportato “più gentilmente” (parole dell’ingegnere alla guida), quando l’avesse superata, si sarebbe accorto anche che il cofano era più alto di un bel 15 cm.

E da questi particolari avrebbe capito che, magari, non era proprio il caso di fare troppo il supponente…

Ma tant’è: l’ing. alla guida della Giulia, prima di accostare a destra sulla corsia “lenta”, aveva provveduto a spostare una leva, collocata proprio vicino al cambio, in una delle due posizioni consentite da una griglia, fatta alla bell’e meglio, sulla quale erano scritte (con un Post-it che si era staccato e, per questo, era stato ri-fissato con un po’ di scotch) le seguenti frasi: “Max 60 sec.” (per la posizione 1) e “Max 30 sec.” (per la posizione 2).
La posizione scelta era stata, naturalmente, la posizione 2. Eccheccazzo!

A questo punto, l’ing non aveva fatto altro che affondare il piede sul gas. Senza neanche cambiare marcia: tanto, i rapporti (del cambio e del ponte) utilizzati erano quelli di una 2000…

E la 911 era scomparsa alla vista. Letteralmente. E rapidamente (allora, certe cose si potevano fare; oggi non più, purtroppo).

L’accelerata era durata qualcosa meno dei 30 secondi consentiti.

A questo punto, l’ing aveva spostato la leva in posizione 1 e, conservando un buon margine sull’inseguitrice, giocava con l’acceleratore, a tratti accelerando e per farsi poi raggiungere di tanto in tanto. Rallentando, per accelerare nuovamente. Rimanendo sempre sulla corsia “lenta” e, quando si avvicinava ad una macchina davanti, accelerando a fondo con giusto anticipo, con la freccia inserita, mettendosi infine nuovamente davanti alla Porsche…..e schizzando via.

Questo giochino era proseguito fino a Torino. Dovete sapere che allora la barriera della A4 in direzione Torino NON era, come adesso, a Rondissone; ma a Settimo Torinese, a circa 3-4 Km dall’imbocco della tangenziale.
E alla barriera, c’era la solita fila (era ben più piccola di quella odierna, la barriera)….

La 911 si affianca. Il distinto signore, sulla quarantina, abbassa il finestrino e si rivolge all’ing: “Scusi, ma… S O N O T U T T E C O S I’?”

E l’ing., serissimo: “Certo!”

Aveste visto la faccia dello svizzerotto….!

L’ing non gli aveva mica detto che, sotto al cofano, al posto del 4 cilindri 1300, c’era un V6 3000 Biturbo “appena tolto dal banco prova, allestito al limite delle proprie possibilità meccaniche e della rottura, per saggiare delle massime prestazioni assolute, in funzione di un possibile sviluppo..” (eravamo agli inizi di quella che sarebbe stata “l’era dei turbo”)!!!!!!!!!!!!!!!

Secondo me, quel tizio, quando era tornato a casa, era andato subito dal concessionario a far controllare la macchina….
 
alfistavero":3jjgm59u ha detto:
Una “Nuova Super 1,3”. Verde bottiglia
Ce l'aveva mio cugggino! :love)
:lol:
si sarebbe accorto che la “Nuova Super 1,3” non aveva il classico terminale “a fetta di salame” comune a tutte le Giulia; ma, al suo posto, due canne d’organo –una a destra, l’altra a sinistra- più simili a tubi da stufa che a scarichi normali. E, se si fosse comportato “più gentilmente” (parole dell’ingegnere alla guida), quando l’avesse superata, si sarebbe accorto anche che il cofano era più alto di un bel 15 cm.
:?:
una leva, collocata proprio vicino al cambio, in una delle due posizioni consentite da una griglia, fatta alla bell’e meglio, sulla quale erano scritte (con un Post-it che si era staccato e, per questo, era stato ri-fissato con un po’ di scotch) le seguenti frasi: “Max 60 sec.” (per la posizione 1) e “Max 30 sec.” (per la posizione 2).
:?: :?: :?:
Minkia, l'Interceptor di Mad Max! :lol:
al posto del 4 cilindri 1300, c’era un V6 3000 Biturbo “appena tolto dal banco prova, allestito al limite delle proprie possibilità meccaniche e della rottura,
:sbav) :sbav) :sbav)
Che bel mestiere che fate... :nod)
 
bigno72":36zi8wjx ha detto:
alfistavero":36zi8wjx ha detto:
una leva, collocata proprio vicino al cambio, in una delle due posizioni consentite da una griglia, fatta alla bell’e meglio, sulla quale erano scritte (con un Post-it che si era staccato e, per questo, era stato ri-fissato con un po’ di scotch) le seguenti frasi: “Max 60 sec.” (per la posizione 1) e “Max 30 sec.” (per la posizione 2).
:?: :?: :?:
Minkia, l'Interceptor di Mad Max! :lol:

era una levetta, realizzata in alluminio, delle stesse dimensioni di quelle che regolavano l'aerazione sulle giulia...te le ricordi? e credo che la griglia fosse proprio stata prelevata da quelle dell'aerazione....ma regolava la waste gate....

bigno72":36zi8wjx ha detto:
alfistavero":36zi8wjx ha detto:
al posto del 4 cilindri 1300, c’era un V6 3000 Biturbo “appena tolto dal banco prova, allestito al limite delle proprie possibilità meccaniche e della rottura,
:sbav) :sbav) :sbav)
Che bel mestiere che fate... :nod)

facevamo...

ora, certe cose, fai fatica anche a pensarle....

adesso è tutto più "organizzato"
 
personalmente, di realzzazioni figose del V6 Alfa sono riuscito a provare il V6 24v 2500 biturbo messo su una 164 Q4 che filava come un missile

e (modestamente) sono uno dei 5 soli driver che hanno provato il V6 3000 biturbodiesel derivato dal V6 alfa e montato su una 164 (me la sono proprio goduta: ho partecipato proprio anche all'installazione in vettura, in officina) a cui avevamo segato una parte del cofano per farci stare la pompa iniezione (aveva una "bugna" nera sul cofano del tipo di quella che c'era sul GTV6...). ho ancora la foto di tutti noi in officina, belli tronfi...anche quello filava mica male.... uno degli altri driver era stato il Moroni (sapete chi è "il Murùn"?) e poi tre driver vermante in gamba (vecchia scuola Alfa). uno di questi, sicuramente il migliore (e anche velocissimo: si narra che le abbia suonate anche a Andretti, a Balocco, ai tempi del F1...), è già anche morto....un tipo fortissimo, simpaticissimo, oltrechè veramente capace....quando ci vedremo, vi racconterò (certe cose, meglio non scriverle)...sempre allegro: pensate che era arrivato a mettere un interruttore sulle luci stop per trarre in inganno un collega che si appostava in alcuni punti della pista per "lumare" dove andava a staccare, per andare più forte di lui....e lui, faceva accendere gli stop un bel 20 metri dopo l'inizio della staccata. col risultato che il collega "furbetto", che aveva provato a staccare dove credeva che l'altro iniziasse a frenare era finito lungo ...con tutti i commenti e le prese in giro che ne erano conseguiti....

ho conosciuto un sacco di gente veramente in gamba (non lo dico solo perchè sto invecchiando e, quindi, rincoglionendo: se è solo per quello, lo sono sempre stato :lol: )
 
Spero vivamente che l'aneddotica diventi un appuntamento costante. Personalmente leggo molto ma intervengo poco ( o niente, visto che sarà il quinto post in questa discussione) causa mia ignoranza in materia e contestuale fatica immane nel capire bene ciò di cui si parla e magari postare senza dire minchiate. Questi aneddoti però arricchiscono non poco ed alleggeriscono allo stesso tempo il thread. Che seppur con un doveroso taglio divulgativo rimane comunque molto impegnativo. Almeno per me.

P.S. cortesemente limitati seguitare a ridere di panza in certi topic senza entrare a far sfaceli. Se non altro per quieto vivere... :nod)

P.P.S Moroni era "quello della matta" ?
 
MAD147":1ivvnuwc ha detto:
Spero vivamente che l'aneddotica diventi un appuntamento costante.
cercheremo....


MAD147":1ivvnuwc ha detto:
Personalmente leggo molto ma intervengo poco ( o niente, visto che sarà il quinto post in questa discussione) causa mia ignoranza in materia e contestuale fatica immane nel capire bene ciò di cui si parla e magari postare senza dire minchiate.

guarda, se tutti avessero l'umiltà di pensarla come la pensi tu, la metà di questo forum non esisterebbe....e parte dell'altra metà sarebbe da buttare visto che sono solo altre cazzate di replica a cazzate originarie...


MAD147":1ivvnuwc ha detto:
Questi aneddoti però arricchiscono non poco ed alleggeriscono allo stesso tempo il thread.


mi fa piacere. stavo pensando di scrivere un libro...il bello è che...sono tutte cose vere.


MAD147":1ivvnuwc ha detto:
Che seppur con un doveroso taglio divulgativo rimane comunque molto impegnativo. Almeno per me.

ma va là, non dire minkiate :lol: sto cercando di non tirare in ballo troppe formule...l'importante è capire i concetti, mica diventare degli esperti...


MAD147":1ivvnuwc ha detto:
P.S. cortesemente limitati seguitare a ridere di panza in certi topic senza entrare a far sfaceli. Se non altro per quieto vivere... :nod)

P.P.S Moroni era "quello della matta" ?

eh, è veramente dura resistere alla tentazione di entrare a gamba tesa..... :elio)

p.s. era ANCHE quello della matta....
 
Massì, è un po’ la stessa storia, anche questa VERA, che è capitata a un mio amico, grande appassionato di Alfa Romeo nonché molto noto nell’ambiente delle auto storiche (la maggior parte delle Alfa utilizzate nei servizi di Ruoteclassiche sono le sue). Non posso fare nomi, ma molti lo conosceranno, probabilmente. Insomma, questo qui si era comperato una 75 IMSA. Ma non una “qualsiasi”: una di quelle che avevano fatto il Giro d’Italia (con gente del calibro di Nannini, Patrese, Biasion, Larini, Laffitte, etc). Quelle 75 erano targate. E lui ne aveva comprata una. Per renderla più “umana” e, nello stesso tempo, meno appariscente, all’interno gli aveva “appoggiato” un divano di una 75 1.6 che aveva trovato da uno sfasciacarrozze, lasciano tutto il resto immutato (rollbar compreso. Tanto, era omologato…). Fuori, aveva tolto le decalcomanie e, nel toglierle, erano rimasti i segni sulla carrozzeria, che era dunque “bicolore”. E, con questa, ci andava in giro tranquillamente Tranquillamente per modo di dire, naturalmente!
Perché un giorno -ai tempi si era trasferito da poco nella città in cui abito io e aveva lasciato la vecchia casa nei dintorni di Asti, dove tornava spesso per sistemare le ultime cose- sull’autostrada Genova-Gravellona Toce, si era anche lui imbattuto in una 911 (bi)turbo; la quale, guarda caso, al momento di essere sorpassata, aveva iniziato ad accelerare. Sul cruscotto della 75 IMSA c’era un gran manopolone che regolava la sovrapressione del turbo. Quel ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso! del mio amico l’aveva girata a fondo corsa; poi, si era messo dietro alla 911 (si era ben oltre i limiti autostradali, eh! Ben ben oltre!) che era in corsia di sorpasso. Si era quindi spostato (A DESTRA!!!) e, quindi, aveva accelerato (guai ad accelerare prima di avere sterzato ed essersi di nuovo messo diritto, con quella macchina….! Avresti rischiato di brutto!)
Insomma, l’aveva passato a destra; praticamente, sverniciato!
Il bello di quella macchina era che non andava fortissimo in assoluto. Arrivava a poco più di 270 km/h. più o meno. Ma a quei 270 ci arrivava in un attimo. Poi, si piantava lì. Ma ci arrivava come un fulmine!
Bene. Dopo averla bruciata, aveva lasciato lì la 911, in corsia di sorpasso come inebetita.
Il problema era che quella 75 beveva come un’idrovora.
Erano nei dintorni di Felizzano. E il mio amico decide di fermarsi a fare benzina. Entra nell’aera di servizio. Dietro, a spron battuto, arriva sparata la 911.
Il conducente della 911 si avvicina alla colonnina del distributore dove la 75 si è accostata per fare rifornimento e, incuriosito (ma anche un po’ incazzato), si rivolge al mio amico:
“Ma, che macchina è questa?”
“Una 75 turbo”, risponde l’amico, con (falsa) tranquillità.
“Ma che razza di 75 turbo è, è preparata?” lo incalza il tipo
“Sì, è una serie speciale “elaborata”: è una 75 turbo Evoluzione! Ha 155 CV!” replica, sempre tranquillo ‘sto ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso!…
“Ma mi vuole prendere in giro? Ma se mi ha passato a destra a oltre 240 all’ora…. è andata via alla mia, che ha 400 CV!” s’infiamma quello della 911
“Eh, cosa vuole: l’Alfa ha sempre fatto motori GENEROSI!” gli dice sorridendo il mio amico….

Solo quando guarda i freni della 75, quello della Porsche si rende conto di non essere di fronte a una macchina troppo normale….e lascia perdere. Riparte sgommando e se ne va.

Per inciso, va detto che il cofano della 75, a motore caldo, si gonfiava perché non era realizzato di lamiera…

Sempre per inciso, il sottoscrito ha imparato da lui il metodo del “sorpasso in lettura” che adesso vado a spiegarvi:

per umiliare ulteriormente l’avversario, ‘sto ***** (chè solo così lo si può chiamare) teneva in macchina un quotidiano vecchio e un paio di occhialini da lettura: quando doveva sorpassare uno, in autostrada, una macchina sportiva naturalmente, appoggiava il giornale sul volante, si metteva gli occhialini sul naso e inclinava la testa in avanti come se stesse leggendo (in realtà, guardava la strada. Ma chi è sull’altra macchina non se ne accorge..)…così faceva finta di leggere il giornale….tanto per sottolineare la facilità disarmante con cui effettuava il sorpasso: vi posso garantire che è un metodo che lascia basiti “gli avversari”…


io l'ho utilizzato ai tempi del 3500... :D
 
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