Allora,
Cominciamo
Quello che ha postato Thranduil venerdì scorso, copiandolo da Wikipedia, non è corretto. E dimostra che chi ha inserito quel contributo su Wikipedia è un ciaparàtt, che ha “bevuto” un po’ di teoria da qualche parte, magari senza averla neanche troppo capita. E, sicuramente, NON è uno che “fa” macchine; al limite, potrebbe essere un bel teNNico.
Noi, qui, faremo di meglio perché cercheremo di capire i motivi tecnici, quelli veri, che fanno propendere per certe scelte anziché altre…e non semplicemente dire, come leggo su tutti i testi (anche quelli un po’ più “seri”, che “si tende a tenere bassi valori di scorrezioni ad alti angoli….” E altre minkiate del genere.
Quindi:
Consideriamo, come detto, il solo caso cinematico. Poi, gli aggiungeremo le complicazioni andando verso il caso reale.
Guardate la figura qui sotto.
Come ormai dovreste (ben) sapere, per avere una sterzatura cinematicamente perfetta la ruota destra e quella sinistra devono sterzare con due differenti angoli. Per la precisione, la ruota interna, per avere correttezza cinematica, deve sterzare di più. Questo perché, in pratica, la mia macchina deve ruotare attorno ad UNO (e uno solo) centro di istantanea rotazione che, nel nostro caso, è il punto C. il punto C è facilmente determinabile: è chiaro che deve stare sulla retta perpendicolare all’asse posteriore (perché, come sappiamo, traccio la retta perpendicolare alla velocità, all’atto di moto, delle mie ruote; insomma, è la stessa metodologia usata per determinare il centro di istantanea rotazione della sospensione per la definizione del centro di rollio…); inoltre, deve stare anche sulla retta perpendicolare all’asse della ruota esterna (la retta A-C). quindi, la ruota interna dovrà essere più sterzata affinchè anche la retta perpendicolare al suo asse possa intersecarsi in C. Quindi, C è il centro di istantanea rotazione, cioè il centro attorno a cui ruota la macchina quando faccio la curva. Quindi, la mia ruota interna formerà un angolo, rispetto all’asse posteriore (quello indicato in figura con la lettera greca gamma γ), differente rispetto a quello (indicato in figura con la lettera greca alfa α) formato dalla ruota esterna. Quindi, ripeto, per avere una sterzatura cinematicamente corretta, γ e α devono essere differenti. Nella realtà, però, questo NON avviene quasi mai. Anzi, al limite, su alcune macchine (poi vedremo quali), le ruota destra e quella sinistra sterzano dello stesso angolo (e, infatti, io ho disegnato un angolo α anche alla ruota interna). Diciamo comunque che, in linea di massima, l’angolo varierà tra i due estremi: da una parte il valore γ, corrispondente alla sterzatura cinematicamente corretta; dall’altro, il valore α, corrispondente alla sterzatura della ruota interna UGUALE a quella della ruota esterna. Ora, l’angolo β che indica la differenza tra il valore che dovrebbe corrispondere ad una sterzatura cinematicamente corretta (γ) e il valore realmente assunto dalla ruota interna (che qui ho messo UGUALE all’angolo della ruota esterna, quindi α),, insomma l’angolo γ, prende il nome di angolo di Ackermann. Ed è l’angolo di “scorrezione” cinematica, ossia indica quanto “scorretta” è (quanto lontano sono dalla condizione di correttezza cinematica) la mia sterzata.
E’ chiaro che, in queste condizioni, cioò in condizioni di sterzatura scorretta, durante il movimento dell’auto, ci saranno degli strisciamenti: la ruota interna “striscierà” anzichè rotolare… mi sembra chiaro, no? E questo influisce sull’usura dei pneumatici e sulle forze da imprimere allo sterzo per compiere la curva (anche se, in questo caso, l’introduzione del servosterzo ha annullato il problema…)
Capito?
Prima di andare avanti, voglio capire se avete capito.
Fin qui ci siete?