la grande fiera dell'OT [era: Foto 149]

soloalfa":7308mv9l ha detto:
Adesso l'alfista deve pure domandarsi se le alfa future saranno + o - gradevoli dal punto di vista del design....

Come non quotarti. Comunque guarda, se può consolarti, ad un basso livello come quello raggiunto con Mito produzione (e sottolineo PRODUZIONE, non bozzetto) non ci dovrebbe più arrivare.
Temo però che a stretto giro di anni si dovran rimpiangere pure le linee delle balene (uimmei cosa mi è toccato dire).
 
Rax":gsfxr2y5 ha detto:
Ma lascia perdere guarda, ormai si è capito, puoi mettere anche qui le foto di una Milano e di una Smart e ti dicono che sono uguali, ormai deve fare schifo per forza

Non gradisco le esagerazioni da nessun lato se non quando sono veramente "ovvie".
Ma quà se qualcuno non vede delle somiglianze mi sa tanto che deve comprarsi degli occhiali, guardare per mesi di fila le vetture "parenti", e poi forse dopo scrivere di automobili in un forum di automobili.
Le "somiglianze" e le "arie di famiglia" ci sono eccome. Se poi non si è in grado di dire "somiglia" se non è proprio uguale bhè, c'è chi forse è + sveglio e lo vede.
E' come dire che non si vedono certe "arie" da GPunto sulla Mito.... dai per favore.
Utilizzando la stessa roba a livello di rivestimenti interni, duomi e traverse, non è che puoi fare macchine l'una che ha un parafango alto 1mt e l'altra 30cm da terra. E' chiaro che le somiglianze ci sono, come c'erano sulle 155, e come per certi versi ci sono fra la prima Bravo e la 147.
 
cuoresportivo86":2tq070na ha detto:
, invece, la fanaleria adotterà la tecnologia LED, la quale verrà utilizzata per comporre le luci di indicazione di frenata.

Fonte AutoExpress[/i]

Ma questi cialtroni qualcuno deve ancora prenderli come "fonte"? La Mito ha forse, dietro, le lampadine a incandescenza?
Ma per favore.....
 
La 75 va bene anche 1.6.
Riguardo la 8c, in realtà la roba che utilizza è "nostra"..... a suo tempo pseudo buttata nel cesso perchè "inutile", ma poi alla fiattosa maniera ricuperata (visto che era roba molto buona, che alla fiat manco riescono a capire quanto) per farci delle vetture non normali, non di segmento D e E ma addirittura il loro marchio tanto amato e vezzeggiato (e pure l'altro che perde sempre soldi, ma essendo amato da qualcuno va bene così.....).
Per cui la 8c fa "rientrare" roba che era di origine ideale Alfa, anche se utilizzata, implementata etc. da Ferrari Maserati.
Ovviamente i due marchi emiliani godono del "prima scelta", per la 8c figurati, hai visto mai che poi si rendeva ancora + palese che un'Alfa da 400 e passa milioni la si vende, mentre una maserati non se la filano in tanti....
 
Il FUSI":3muoz2gy ha detto:
matteo8v":3muoz2gy ha detto:
chiamare un'alfa milano ha più senso che chiamarla 147

Chiamare "milano" OGGI un'Alfa prodotta a Cassino e progettata ovunque tranne che a Milano (globalmente intendo, conta poco che ci han tirato due linee al centro stile) è una PRESA PER IL CULO che equivale alla classica martellata sui coglioni che spesso Fiat si da, senza ricordarsi e far tesoro della martellata che si è data magari due anni prima.
Chiamarla Milano in America, dove comunque vent'anni fa c'erano delle altre "milano", è sinonimo di non rispetto e manco di "timore".
Riguardo la pseudo "modernità" di tanti nostri concittadini, che secondo certuni non farebbe ripetere quanto avvenuto per Alfasud (che difatti venne poi evoluta in Alfa 33, e se la comprava anche gente che l'Alfasud non l'aveva voluta, la 33 sì, ma non sapeva che era la stessa macchina fatta nello stesso stabilimento... e non parliamo di cento anni fa), io non ci metterei la mano sul fuoco.
Ad ogni modo il nome "milano" è del tutto incoerente, sa di presa per il culo, e mi domando come diamine si possa pensare ancora di tirare avanti per questa strada, dopo l'exploit di Mito (che i riferimenti a Milano e Torino, grazie a Dio, son stati levati subito).

che sappia di presa per il culo e che oggi sia stata completamente sradicata da milano te lo appoggio.
da un punto di vista prettamente opportunistico però, e nell'ottica di un operazione che punta a caratterizzare il prodotto solo per simboli (alfa->sportiva->rossa->minigonne/cerchi/scarichi/rumore/adesivi) accostare al marchio alfa il nome milano ci sta tutto.
non discuto sul fatto che sia una cazzata, perchè questa noi sappiamo non essere un'alfa, ma sul fatto che sia possibile chiamare una macchina con stemma alfa milano e non cassino
 
Il FUSI":3fl2gojc ha detto:
La 75 va bene anche 1.6.
Riguardo la 8c, in realtà la roba che utilizza è "nostra"..... a suo tempo pseudo buttata nel cesso perchè "inutile", ma poi alla fiattosa maniera ricuperata (visto che era roba molto buona, che alla fiat manco riescono a capire quanto) per farci delle vetture non normali, non di segmento D e E ma addirittura il loro marchio tanto amato e vezzeggiato (e pure l'altro che perde sempre soldi, ma essendo amato da qualcuno va bene così.....).
Per cui la 8c fa "rientrare" roba che era di origine ideale Alfa, anche se utilizzata, implementata etc. da Ferrari Maserati.
Ovviamente i due marchi emiliani godono del "prima scelta", per la 8c figurati, hai visto mai che poi si rendeva ancora + palese che un'Alfa da 400 e passa milioni la si vende, mentre una maserati non se la filano in tanti....

Proprio vero FUSI! Quante cose su ALfa non si sanno... barbaramente saccheggiati! :(
 
Il FUSI":21k9xkwn ha detto:
La 75 va bene anche 1.6.
Riguardo la 8c, in realtà la roba che utilizza è "nostra"..... a suo tempo pseudo buttata nel cesso perchè "inutile", ma poi alla fiattosa maniera ricuperata (visto che era roba molto buona, che alla fiat manco riescono a capire quanto) per farci delle vetture non normali, non di segmento D e E ma addirittura il loro marchio tanto amato e vezzeggiato (e pure l'altro che perde sempre soldi, ma essendo amato da qualcuno va bene così.....).
Per cui la 8c fa "rientrare" roba che era di origine ideale Alfa, anche se utilizzata, implementata etc. da Ferrari Maserati.
Ovviamente i due marchi emiliani godono del "prima scelta", per la 8c figurati, hai visto mai che poi si rendeva ancora + palese che un'Alfa da 400 e passa milioni la si vende, mentre una maserati non se la filano in tanti....


La cosa ridicola è che negli anni 70 alfa romeo era una delle pochissime case al mondo che produceva dal furgone alla formula uno... Anche oggi volendo c'è ad esempio la bmw che sta provando a essere credibile come marchio dal segmento b alla supercar... Noi che abbiamo l'identità di marchio che gli altri si sognano, non lo sfruttiamo. E' vero che Maserati e Ferrari non lasciano la "prima scelta", e la trovo una soluzione non ottima, perchè sn convinto che creando un polo "fornitore della tecnologia" come può essere FTP, utilizzato da tutti i marchi, ne avrebbe un grosso ritorno di immagine anche FIAT... Un po' come fa il gruppo volkswagen...
 
Il tuo discorso è "potenzialmente" corretto, ma credo ci si debba levare di dosso un po' di "vecchiume"....... nel senso che (e te lo dice uno che fondamentalmente è conservatore) non si può dire "BMW ci prova, Alfa ha un'identità di marchio che altri si sognano" perchè volere o volare NON E' PIU' COSI'.
E lo vediamo da tante cose grandi o piccole, dal tipo di acquisto che fa "chi può e ci tiene" a quello che fa chi "ha bisogno di farsi identificare come uno "arrivato" a mezzo dell'automobile" alle vetture che ci sono nei videogames o a quelle scelte da chi ai videogames ci gioca.
Alfa Romeo era un punto di arrivo per l'automobilista esigente, avendo dei prodotti consoni e coerenti con quel tipo di messaggio e percezione, negli anni (parlo dell'Alfa "moderna e commerciale") dal '50 ai primi anni '80. Negli anni '80 la concorrenza, dopo trent'anni, era riuscita a farsi anche sotto e Alfa non è stata sempre sempre, in tutto e per tutto, all'altezza degli anni precedenti.
Poi dagli anni '80, e di più negli anni '90, si è calati di brutto, con conseguente "discesa" della percezione.
Se a mio padre, che nel '67 aveva venti anni, tu parli di automobili, ti dice che intendendosene e volendo un'AUTOMOBILE egli comprò una Giulia 1300.
Se a un ragazzo dell'87, che oggi ha poco più di venti anni, tu parli di automobili, ti dice che intendendosene e volendo un'AUTOMOBILE oggi si compra dell'altro prima che un'Alfa Romeo.
E questo è un punto francamente innegabile stante cosa in effetti ventenni, o trentenni, sognano. Ti parlo di gente sveglia, che sa, non di presunti tali.
Inoltre non ci si deve dimenticare che l'epopea Alfa Romeo è venuta da un'azienda PICCOLA, di dimensione non artigianale ma industriale purtuttavia non "diluita" su milioni e milioni di pezzi. L'Alfa era quindi una sartoria che vendeva più di una sartoria di quartiere artigianale, ma non era certo la produttrice di milioni di jeans economici da mercatino. Questo consentiva da un lato la possibilità di realizzare certi prodotti, dall'altro che questi prodotti fossero apprezzati come prodotti "non da tanto al chilo prodotti da chi produce tanto al chilo".
Quando leggo di una Fiat da sei milioni di pezzi spalmati su "n" marchi mi viene in mente di come, problemi o non problemi che tutti hanno, BMW produca MOLTO MENO riuscendo comunque a campare da sola. La stessa VAG con Audi, pur utilizzando piattaforme comuni a vetture di minor blasone e minor pregio globale, ha lavorato invece in una direzione che possiamo accostare alla Lancia degli anni fine '70 ed '80 (leggasi le Delta, le Prisma, le Thema). In ogni modo sono chiare gestioni consapevoli, strutturate e con gente valida dentro, di dover produrre qualcosa "di più" senza trascendere nella eccessiva ricerca della economicità produttiva che, abbiamo notato negli anni, di fatto poi non rende sicuramente a livello di immagine, e dato il venduto non rende manco a livello di redditività.
Avendo un minimo di notizie da ambiente Abarth, risulta che Abarth, con 12k pezzi (sì, dodicimila) ha un'autonomia ben diversa. Mi si potrà dire che loro elaborano vetture Fiat, che all'esterno sembrano Fiat, e che meccanicamente sono proprio che delle Fiat. Tuttavia hanno un ambiente di lavoro dinamico, in cui le ingerenze della Fiat Fiat sono meno spinte che in Alfa. Si sa che è utopistico oggi pensare ad un'Alfa TOTALMENTE indipendente da discorsi di sinergia e via discorrendo. Purtuttavia il suicidio dei tempi della 155 mi pare non abbia insegnato niente.... ricordiamo che nella storia produttiva Alfa Romeo il massimo di produzione viene toccato nel 1980 con circa 200k pezzi, ovvero vetture che si è cianciato per anni da parte di coglioni fossero "rugginose e andassero male". Saranno anche andate male, ma intanto si vendevano. Ricordiamo anche che il punto "+ basso" del venduto si ottiene negli anni '90, in cui in produzione c'era tutta roba di derivazione Fiat: 155, 145, 146, Gtv, Spider e via discorrendo. Se, quindi, il progetto futuro per questo marchio è quello di produrre vetture "fiat abarthizzate un po' di più ma non abarthizzate come si conviene" che si accomodino. Ovviamente si parlerà per ancora altri anni ed anni (come sento fare da venti anni) di rilancio del marchio, grandi potenzialità, bla bla bla bla bla bla bla......
Per fare cose diverse servono mentalità diverse.
 
Essendo quasi tuo coetaneo, e avendo "vissuto" le varie tappe della storia dell'Alfa Romeo provenendo da una famiglia di alfisti, mi trovo a concordare con te su tutta la linea.

Purtroppo le cose stanno proprio così.
 
Secondo me un frontale del genere ha buone possibilità di sviluppo.
E' un po' poco "cattivo", però almeno non è da topo allucinato come quello Mito. Una versione sportiva potrebbe uscire bene, sopratutto se curano il prodotto. Avrei preverito la calandra leggermente più spiglosa, però può andare bene anche così.
Mi ricorda molto la 147 serie 0 come linea teorica. Ossia frontale tutt'altro che cattivo, che ha avuto un ottimo sviluppo nel corso degli anni. Il dispiacere rimane a vedere fari a sviluppo verticale.... ma vabè....forse chiedo troppo.
 
io riporto quanto postato da autoblog (anche se mi sa di gran boiata)..scusa cuoresportivo :lol: :lol:

Secondo indiscrezioni molto affidabili, sembra proprio che l’Alfa Milano sia in dirittura di arrivo ed in questi giorni è stata presentata ad alcuni potenziali clienti per una prima presa di contatto sull’estetica sia esterna che interna, ovviamente senza veli ne mascherature. Le prime informazioni raccolte parlano di un auto chiaramente riconducibile alle forme complessive della Fiat Bravo, di cui evidentemente la nuova Alfa riprende non solo il pianale ma anche la scocca, ma vestite con gli stilemi Alfa del nuovo corso stilistico nato con la 8C Competzione e proseguito con la MiTo. Quindi nulla di particolarmente innovativo, ma una certa sensazione di deja vu come se si trattasse di una grossa Mito a 5 porte.

Ovviamente questo non significa che chi l’ha vista ne parli come di un auto brutta, o semplicemente banale, ma più semplicemente di un’estetica meno innovativa e fuori dal tempo e dalle mode rispetto a quella che ebbe in dono dalla felice matita di De Silva la sua antenata Alfa 147, gemella “diversa” della Fiat Bravo dell’epoca, al momento del lancio nel 2000. Va anche detto che, sempre secondo le indiscrezioni di chi ha seguito lo sviluppo stilistico del “Progetto 940″ (il nome interno della 149/Milano) negli ultimi 3 anni, l’odierna Alfa Milano basata sulla piattaforma Bravo, probabilmente più compatta e tondeggiante, ha a anche perso lo slancio e tensione stilistica rispetto ai primi modelli stile di Alfa 149 basati sul pianale più lungo e slanciato dell’Alfa 159.

Scendendo nel dettaglio chi l’ha vista dice che il frontale, con il suo scudetto Alfa surdimensionato, quasi a perdere la sua valenza puramente estetica, ma a diventare vera e propria mascherina di raffreddamento, è il particolare che cattura di più lo sguardo. Apparentemente sospeso in questa grande “bocca” il triangolo cromato dello Scudetto Alfa, fatto di linee rette, rende l’insieme particolarmente aggressivo. Contrastano un pò con questo particolare così visibile i fari anteriori. Classicamente poliellissoidali trasparenti particolarmente complessi e ben disegnati all’interno e dotati degli ormai irrinunciabili led, secondo le ultime mode importate dalla Germania. Led che in numero di 4 per lato interno verticale del faro, renderanno l’auto riconoscibile e faranno la felicità di un certo tipo di clientela. Ma questi fari, per quanto belli, sono però troppo piccoli e sviluppati in verticale per armonizzarsi perfettamente con una vettura larga come la Milano e dotata di una mascherina così grande che li fa sembrare ancora più sproporzionati. Viene da pensare che questo scompenso stilistico non sia un errore, ma una scelta voluta per ben figurare nella prova obbligatoria di investimento pedone.

La fiancata viene descritta come la parte più simile alla Bravo come distribuzioni dei volumi e andamento a salire della finestratura. Ovviamente l’Alfa Milano ha una linea di cintura con delle pieghe all’altezza dei passaruota particolarmente visibili e la freccia laterale disegna una lunga striscia (sempre a led) che la Fiat non ha. La porta posteriore senza maniglia, che è annegata nel montante è una piacevole citazione della 147 che rende la fiancata più snella e quasi da coupé a 2 porte. Anche posteriormente l’abbandono della piattaforma 159 ha reso la macchina più semplice e lineare. L’accenno di terzo volume che si ipotizzava per la 149 è scomparso ed è stato sostituito nella Milano da una piega del portellone che simula uno spoiler. I fari tondi, molto sportivi e classici, sono stati sostituiti da dei gruppi ottici a virgola sicuramente più moderni, ma forse un pò banali e già visti.

Anche gli interni sono una chiara modifica stilistica della base formale della Fiat Bravo e Lancia Delta. A un cruscotto completo e sportivo chiaramente Alfa, si contrappone una plancia importante, ma un po’ alta e piatta e non rivolta al guidatore. Nella parte centrale la parte multimediale, più sotto le tre manopole tonde del clima e ancora più giù il manettino dell’AlfaDNA identico a quella della Mito. Abitabilità e bagagliaio sono ovviamente nella norma e confrontabili con la concorrenza, anche se ovviamente l’auto è più simile a una BMW Serie 1 che a una A3 SportBack. Per concludere queste indiscrezioni, che non hanno riguardato la base tecnica e ciclistica, ma solo estetica e interni bisogna parlare dei prezzi. Pare che l’Alfa Milano costerà circa 1.800 Euro più della corrispondente Fiat Bravo. A questo punto, per vederla “sotto la gonna” e scoprire cosa è rimasto delle peculiarità tecniche che aveva l’Alfa 147 non ci resta che attenderla nei concessionari a partire dall’anno prossimo.
 
speriamo :sic)
render in giro per il web

147vsmilano.jpg


940pellicola.jpg
 
Fa ben sperare l'articolo di autoblog basato su un clinic test.... :D

I rendering mi piacciono, ma se si parla di fari troppo piccoli rispetto al frontale, sicuramente non saranno così.

Altra cosa: qualcuno può spiegare a questa gente che i fari verticali NON MIGLIORANO l'urto pedone?
 
Il passaruota trequarti posteriore sembra prelevato di peso da una 1er;

i fanali hanno qualcosa di orribilmente sbagliato... sembrano disegnati da qualcuno che è rimasto ossessionato dalla 8C ma non ricorda come sia fatta;

il profilo "sorridente" nella presa d'aria inferiore della calandra secondo me c'entra come i cavoli a merenda;

e i led nei fanali, così sparpagliati, fanno tanto "incontri ravvicinati del terzo tipo" (ma potrebbe essere colpa del render).
 
mikko":2t65i7lv ha detto:
io riporto quanto postato da autoblog (anche se mi sa di gran boiata)..scusa cuoresportivo :lol: :lol:

Vai vai figurati :asd) :asd) :asd) :asd)

Comunque in quell'articolo di autoblog ci sono una marea di cazzate, a cominciare dal pianale che dicono è della Bravo, quando loro stessi (ma anche fonti interne qui) hanno piu volte detto che è il C-Evo, nuovo al 90%
 
Solito minestrone stile autoblog. Si contraddicono, dicono tutto e niente... Hanno come fonte il cugggino di qualche lettore...

Esiste un filtro "ignora autoblog?" :lol:
 
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