La voce sta prendendo sempre più piede: Alessandro Nesta potrebbe tornare alla Lazio. Di qui il rallentamento del rinnovo del contratto con il Milan. Conferme giungono dagli ambienti biancocelesti secondo cui il presidente Lotito avrebbe addirittura pensato di chiudere l'operazione per gennaio. Il grosso ostacolo è lo stipendio del difensore, che va oltre i 4 milioni di euro netti a stagione. Pare che sia lo stesso Nesta a voler tornare nella sua città per ragioni strettamente personali, in particolare per la figlioletta appena nata Sofia. Galliani frena ogni possibilità: "Nesta ha ancora due anni di contratto, non c'è fretta". Intanto, però, il difensore è l'unico tra i big a non aver ancora rinnovato il contratto. Il suo desiderio è dunque quello di esaurire il rapporto con il Milan per poi tornare alla Lazio, ingaggiato a parametro zero.
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Klaas Jan Huntelaar è il nome emergente del calcio olandese: sul centravanti dell'Ajax si stanno concentrando le attenzioni delle Big d'Europa e d'Italia e già si preannuncia un derby tra Milan e Inter per assicurarsi il 23enne talento orange.
Nato a Drempt il 12 agosto del 1983, alto 1.86 per 80 chili, Huntelaar è soprannominato "the Hunter", "il cacciatore" per la sua incredibile capacità di andare a caccia, ovviamente di reti. Cresciuto tra il Def Graafschap e il Psv Eindhoven, il giovane centravanti è esploso nel 2003/2004 con la maglia dell'AGOVV Apeldoorn, con cui ha realizzato 26 reti in 35 partite della Serie B olandese.
Passato l'anno dopo all'Heerenveen, Huntelaar ha confermato tutto il suo fiuto per il gol con 17 reti in 31 partite il primo anno e 17 in 16 match nella prima metà del successivo, prima di passare nella pausa invernale per la cifra record di nove milioni di euro all'Ajax, dove ha continuato su ritmi incredibili confezionando 16 reti in altrettante sfide, la prima delle quali, curiosamente, proprio contro la sua ex-squadra.
Numeri e prestazioni che gli sono valse il premio come miglior giovane dell'anno in Patria, i complimenti di "sua maestà" Johan Cruyff e l'ingresso nel giro della Nazionale maggiore. Escluso all'ultimo momento dalla lista per i Mondiali, Huntelaar si è rifatto trascinando la sua selezione al successo negli Europei Under 21. Richiamato quindi nel top team da Marco van Basten - cui molti lo paragonano - ad agosto ha subito piazzato due reti in amichevole contro l'Irlanda, conquistando virtualmente il ruolo di centravanti titolare degli Orange.
Purtroppo per lui e l'Ahjax, Huntelaar ha avuto meno fortuna in Champions League: dopo l'eliminazione patita negli ottavi dell'anno scorso contro l'Inter, quando si mise comunque in luce realizzando un gol, quest'anno l'avventura dei Lancieri s'è addirittura fermata ai preliminari, dove nonostante una sua doppietta, i biancorossi sono usciti per mano del Copenhagen.
Detto che Huntelaar sta comunque continuando a segnare a volontà (compresi due dei quattro gol con cui nell'ultima giornata l'Ajax è passato sul campo degli acerrimi rivali del Feyenoord), le Big d'Europa si stanno ovviamente mettendo in fila per conquistarne i servigi e se perfino a Barcellona Huntelaar viene visto come un investimento interessante, anche in Italia in molti sono sulle sue tracce, nonostante l'ineleggibiità per la Champions e il prezzo non proprio basso (intorno ai 12 milioni di euro).
In particolare, sia l'Inter che il Milan sarebbero pronte ad assicurarsi un giocatore, bravo peraltro non solo a concludere ma anche a sviluppare le trame offensive con sponde e assist. Già a gennaio i nerazzurri, con l'incognita Adriano, stanno valutando se affiancare l'olandese all'altro ex-Ajacide Ibrahimovic mentre i rossoneri sono alla caccia di un giovane con alte capacità realizzative come lui per ovviare almeno in campionato a problemi offensivi ormai evidenti.
Il tutto senza dimenticare la Juventus, che aveva già fatto un sondaggio in casa olandese quando non era ancora certa la permanenza di David Trezeguet a Torino. Poi, con Trezegol che è rimasto all'ombra della Mole, non se n'è più fatto niente ma di sicuro in Corso Galileo Ferraris si continua a seguire con estrema attenzione un "Cacciatore" che, se non a gennaio, sicuramente a giugno diventerà "preda" ambitissima.
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Carlo Ancelotti ha escluso un intervento del Milan per il mercato di gennaio: "No, non è una settimana decisiva. Certo, è una settimana importante. Dopo la sconfitta con il Palermo, abbiamo l'occasione di rimetterci in carreggiata subito nel giro di una settimana. E' molto complicato, ma la squadra ha le possibilità di farlo. Non urgono interventi a gennaio, soprattutto a sinistra dove fra Serginho, Favalli e Jankulovski abbiamo un giocatore in più. A gennaio non ci sarà niente".
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Milano, 25 ottobre 2006 - Una cena tira l'altra, soprattutto quando ci sono grandi affari di mezzo. E così, fra il banchetto della pace del 5 ottobre ispirato da Silvio Berlusconi e che ha visto seduti allo stesso tavolo anche Adriano Galliani e Luciano Moggi e la "riunione" di tristi e arrabbiati commensali rossoneri da "Giannino" domenica sera dopo la batosta interna contro il Palermo, si viene a sapere anche di un incontro molto riservato che lo stesso vicepresidente e amministratore delegato del Milan ha avuto nei giorni scorsi con Alessandro Moggi. Sui contenuti della conversazione nulla è dato sapere, ma non è poi così complicato immaginare di cosa abbiano parlato i due illustri personaggi: riallacciare, se possibile, vecchi rapporti interrotti bruscamente in estate sull'onda di calciopoli.
In via Turati sanno benissimo quali e quanti contatti ha il figlio dell'ex direttore generale della Juventus, soprattutto in Spagna (ma anche in Inghilterra), dove ora sono concentrate le attenzioni dei verici rossoneri. Moggi jr e soci conoscono molto bene, ad esempio, ambiente, dirigenti e procuratori del pianeta Barcellona : e una prima operazione potrebbe essere l'arrivo di Marquez al Milan, magari già a gennaio.
Dunque, i Moggi consulenti di mercato del Cavaliere: il progetto sta prendendo forma, nonostante le smentite...
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oggi su un quotidiano ho letto una certa dichiarazione di emerson, disponibile a tornar ein Italia se chiamato da berlusconi