Freni e spazi di frenata: discussione generale

bigno72":1t1g8j3a ha detto:
alfistavero":1t1g8j3a ha detto:
e si misura lo spazio di arresto secondo la metodologia dell'interpolazione
Che richiede gia' di suo un bel numero di frenate. Immagino che sia necessario "normare" almeno gli intervalli tra una frenata e l'altra, gia' in questa "semplice" prova. O l'ingegnere 1 se ne batte l'anima?

beh, considera che, fino a 60/70 all'ora, l'impianto puoi considerare minimo il riscaldamento dell'impianto e praticamente trascurabile la perdita di efficienza.
dagli 80, perdi qualcosina, ma sei con la macchina a vuoto...quindi, se l'impianto è ben dimensionato....
chiaro, se faccio 4 o 5 prove consecutive, allora....
 
gli spazi misurati sul bagnato, in genere, sono fatti col metodo ing. 1


in genere, insomma, gli spazi con la macchina "quasi" a vuoto, sono fatti con questo metodo.
ciò non togle, comunque, che qualcuno (qualche rivista) possa scegliere questa metodologia di prova anche per misurare lo spazio di arresto a pieno carico....

non so: adesso 4R mette 4 prove (spazio d'arresto a minimo carico a freddo, a minimo carico a caldo, a pieno carico a freddo, a pieno carico a caldo)....
dovrebbe (dovrebbe) fare così: fa una prima frenata a freddo (al mattino, con impianto freddo) e misura lo spazio dalle luci stop. poi, ne fa una a 100 gradi (pastiglia, credo), sempre a vuoto.
poi, fa un test AMuS e prende i valori otenuti alla pima e all'ultima frenata (a pieno carico, a freddo e a caldo)....
 
poi, ci sarebbe ancora un test ancora più impegnativo

l'ha inventato la Porsche. :D

e viene usato solo per le vetture sportive :D per verificare la bontà degli impianti montati su vetture prestazionali

:D :D :D :D :D :D :D :D
 
E se ben ricordo non e' uguale per tutte le auto ma dipende dalle prestazioni velocistiche dell'auto, giusto?
 
bigno72":3qmz2vis ha detto:
E se ben ricordo non e' uguale per tutte le auto ma dipende dalle prestazioni velocistiche dell'auto, giusto?

:nod) :nod) :nod)

bravo

adesso, visto che fai il "****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso!" :fluffle) , la divulghi tu
 
:) quindi non avevo detto proprio una minkiata :)
che con il crescere del numero di frenate aumenta la temperatura e la frenata si allunga
non sono (ancora) del tutto rincoglionito allora
 
Oh belin, e secondo te ho ancora neuroni a sufficenza da ricordarmene i dettagli? :lol:

Quello che ricordo e':

Si porta l'auto alla sua massima velocita' dichiarata meno un tot% e poi si frena cercando la massima decelerazione.
Si riparte subito accelerando al massimo fino alla velocita' prefissata e si ripete il test un numero prefissato di volte.

Ora, siccome non sempre e' possibile effettuare il test in questi termini (non e' detto che le caratteristiche dell'auto e della pista mi permettano di raggiungere la velocita' massima in tempi ragionevoli per il test stesso), si calcola quale e' l'energia che verrebbe dissipata nel test "originale" e consideranzo le prestazioni dell'auto che abbiamo, si stabilisce quante frenate bisogna fare, a che velocita', e quanto distanziate tra loro.

Non ricordo se in questo test si freni fino a fermarsi o solo fino a una certa velocita'.
 
bigno72":1mh5c88r ha detto:
Oh belin, e secondo te ho ancora neuroni a sufficenza da ricordarmene i dettagli? :lol:

Quello che ricordo e':

Si porta l'auto alla sua massima velocita' dichiarata meno un tot% e poi si frena cercando la massima decelerazione.
Si riparte subito accelerando al massimo fino alla velocita' prefissata e si ripete il test un numero prefissato di volte.

Ora, siccome non sempre e' possibile effettuare il test in questi termini (non e' detto che le caratteristiche dell'auto e della pista mi permettano di raggiungere la velocita' massima in tempi ragionevoli per il test stesso), si calcola quale e' l'energia che verrebbe dissipata nel test "originale" e consideranzo le prestazioni dell'auto che abbiamo, si stabilisce quante frenate bisogna fare, a che velocita', e quanto distanziate tra loro.

Non ricordo se in questo test si freni fino a fermarsi o solo fino a una certa velocita'.

devo dire che le troffie fanno il loro bell'effetto...
tutto giusto
in pratica, è come un AMuS solo che:
1- la macchina non è a pieno carico ma con il solo conducente (+pieno + livelli, etc)
2- la velocità di inizio frenata è pari a 80% della Vmax
3- ci si deve arrestare (V fin = 0)

se non hai la pista adatta, fai l'equivalenza energetica con frenate da XX km/h (che so, mettiamo, 150 km/h)
l'equivalenza, quindi sarà
n (numero di frenate da 150) = 10 (0,8 Vmax)^2 / (140)^2
 
ah, tanto per chiarire:
1- l'impegno dell'impianto frenante NON dipende dalla massa dell'auto, ma dalla potenza del motore, dalle sue prestazioni, visto che minore sarà il tempo necessario per raggiungere l'80% della V max, tanto più difficile sarà raffreddare e quindi, tanto più sollecitato l'impianto (che deve ri-dissipare il calore dell'energia prodotta dalla frenata da 0,8Vmax a 0)
2- qui, se il raffreddamento non è perfetto o l'impianto inadeguato, le temperature stanno sui 1000 gradi (con grande piacere non solo per le pastiglie freni, ma anche delle guarnizioni delle pinze, dell'olio freni, etc etc)
 
poi, ci sono altri test, che però NON servono a misurare gli spazi di frenata ma a verificare se l'impianto è ben dimensionato termicamente e se, anche in caso di forti sollecitazioni, rimane efficiente (deve esserlo, sennò "ciao Ninetta" :lol: )

per esempio

una volta si andava sullo Stelvio (anzi, si veniva giù DALLO Stelvio. adesso, si va al Grossglokner (TUTTE le case automobilistiche ci vanno).
 
alfistavero":b0ydogwu ha detto:
2- qui, se il raffreddamento non è perfetto o l'impianto inadeguato, le temperature stanno sui 1000 gradi (con grande piacere non solo per le pastiglie freni, ma anche delle guarnizioni delle pinze, dell'olio freni, etc etc)

nel tipo di test che avete esplicato (10 frenate consecutive), sono quindi raggiungibili quelle temperature per un impianto frenante di vetture di serie come le nostre?
 
yugs":yrzjo11l ha detto:
nel tipo di test che avete esplicato (10 frenate consecutive), sono quindi raggiungibili quelle temperature per un impianto frenante di vetture di serie come le nostre?

su alcune auto vostre, il test High Speed della Porsche non si fa
su quelle che si fa, no. per fortuna, stiamo messi (un po') meglio. :asd)
 
Ci spieghi che cosa si cerca nel venire giu' dallo Stelvio piuttosto che dal Grossglockner?
Mi sono andato a guardare il sito di quella strada e non sembra particolarmente impegnativa. Specifica che e' apprezzata dagli appassionati di auto d'epoca perche' poco impegnativa :scratch)
http://www.grossglockner.at/it/hochalpenstrasse/
 
bigno72":3lw5x80w ha detto:
Ci spieghi che cosa si cerca nel venire giu' dallo Stelvio piuttosto che dal Grossglockner?
Mi sono andato a guardare il sito di quella strada e non sembra particolarmente impegnativa. Specifica che e' apprezzata dagli appassionati di auto d'epoca perche' poco impegnativa :scratch)
http://www.grossglockner.at/it/hochalpenstrasse/

sì, eh?

allora: passi da 2400 metri a 1100 (ci fermiamo alla Kassa) in 14 km...tutti in discesa, con pendenze comprese tra il 12/% e il 14%

in IV marcia
rispettando dei tempi limite (devi stare DENTRO i limiti di tempo, che sono abbastanza contenuti :D non posso dire quanto :drive) )

vedi un po' se è impegnativa....e se, quando arrivi giù, riesci a fermarti :asd)
 
Boh, mi sono basato sui commenti che ho letto sul sito: "salite mai troppo ripide che non strapazzano il motore"... in effetti 1300 metri in 14Km... io per venire nel nuovo ufficio ne faccio 120 in 1 Km ed e' bella tosta (per le ginocchia, non per i freni :D )
 
alfistavero":37fvx2wd ha detto:
- so di avere a che fare con "pezzi di carne" guidati da un minimo di buonsenso, competenze di base (fisica, matematica, etc), cervello.
Ti lascio ai tuoi pezzi di carne con buonsenso cervello.Adios
 
bigno72":2j3amlfk ha detto:
Boh, mi sono basato sui commenti che ho letto sul sito: "salite mai troppo ripide che non strapazzano il motore"... in effetti 1300 metri in 14Km... io per venire nel nuovo ufficio ne faccio 120 in 1 Km ed e' bella tosta (per le ginocchia, non per i freni :D )

ok
garantito che è dura.
anche perchè devi rispettare un tempo entro cui scendere (quindi una velocità media)

e anche se fai la discesa "lenta", siccome devi farla in ogni caso in IV marcia, non è che il freno motore ti possa aiutare; quindi, sei costretto a tenere il piede sul freno (seppure con basse pressioni pompa...diciamo che non vai oltre i 15/20 bar). e questo è ancora peggiore: le temperature vanno alle stelle.

tanto per avere un'idea: venire giù velocemente significa che ci devi mettere una decina di minuti (questo è l'ordine di grandezza)

ora, siccome il coefficiente di attrito delle pastiglie freno è dipendente dalla temperatura e, soprattutto, vai a lavorare in zone in cui la pastiglia è molto stressata termicamente, è chiaro che l'impegno è mooolto elevato.
già che ci siamo, vale la pena di chiarire che le pastiglie racing (o quantomeno con caratteristiche sportive) NON sono caratterizzate dall'avere coefficienti di attrito particolarmente elevati, più elevati delle normali pastiglie per uso turistico...anzi, spesso è vero proprio il contrario: le pastiglie racing hanno attriti più bassi...
allora, perchè si usano? semplice: perchè sono più stabili termicamente; ossia, l'attrito non varia troppo con la temperatura di funzionamento (almeno, se lavorano entro certi limiti, perchè sennò decadono anche loro).
 
eppure, quelli che motano le pastiglie racing affermano di avere la sensazione che la macchina frena di più...mah
 
am78_ud":mnilw1ci ha detto:
v
sicuramente prima avevo scritto delle minchiate, ma immagino che il nocciolo sia qui.
sul cosa succede dopo n frenate consecutive

questo lo vediamo domani (se ho tempo, voglia e possibilità :lol: )
 
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