allora, siccome ogni promessa è debito, comincio con la spiegazione, così cerchiamo di chiarire una volta per tyutte 'sta storia.
Ritengo scontato che si sappia che cos’è il momento di una forza, cosa sia una forza, il significato di baricentro e di centro di rollio, il centro di istantanea rotazione; cosa siano l’angolo di deriva, il concetto di rigidezza (di deriva e a rollio), che sia noto il comportamento del pneumatico (che NON è lineare), etc. etc. Inoltre, ritengo che si sappa che cos’è il passo, la carreggiata; cosa sia il rollio, lassetto (l’angolo di assetto, etc), l’imbardata (l’angolo di imbardata) etc. insomma, un bel po’ di robe. Chi non avesse ben chiare ‘ste robette, o se le ripassa (se ha la possibilità di capirle); o se le studia (vale quello scritto prima); o lascia perdere e passa ad altro. Io, qui, non mi metto certo a definirle. C’è il buon InterNik che, con i suoi schemini, riesce a farlo per bene (sicuramente meglio di me, al quale la vacca al prato scappa facilmente..).
Fatta questa premessa, c’è da aggiungere un discorsino veloce veloce su come si muove un’auto. Allora: in linea di massima, i veicoli possono essere raggruppati in due grandi categorie: veicoli guidati cinematicamente e veicoli guidati dinamicamente. I treni appartengono alla prima categoria: esiste un vincolo cinematico (le rotaie) che impone la traiettoria.
Nei veicoli guidati dinamicamente, l’assetto del veicolo è determinato dalla risultante delle forze scambiate con l’esterno. Gli esempi più evidenti sono le navi o gli aerei: la loro traiettoria è determinata dalle forze che si generano in seguito allo spostamento di opportune superfici lambite dal fluido (aria, acqua). Putroppo (per voi), così sono anche le automobili. Voi pensate che le auto appartengano alla prima categoria, solo perché vedete la ruota che gira…invece, tra la cassa (carrozzeria) e la strada, dovete vedere solo elementi elastici (e dissipativi), che generano FORZE…La ruota della macchina NON è come quella del treno, tanto per essere chiari. Voi, invece, (come peraltro la maggior parte delle persone) ritenete che l’auto si muova cinematicamente, come il treno per intenderci…Insomma, la vostra impressione è che la traiettoria sia univocamente determinata dall’angolo imposto al volante; in realtà, il movimento dell’auto è sempre frutto dell’equilibrio delle forze scambiate con l’esterno (soprattutto la strada; le altre, lasciamole perdere), ma il pilota se ne rende conto solamente in prossimità del limite di tenuta (pensate a un bel sottosterzo; voi che girate ancora di più il volante e la macchina continua ad andare diritta).
Proprio a causa di questa divergenza tra le vostre impressioni (quelle del guidatore) e la situazione reale (dovuta al particolare comportamento degli pneumatici), pensate che la macchian si muova in modo cinematico. Invece, il concetto di sterzatura cinematica, che, prevede il puro rotolamento degli pneumatici, è valido solo per velocità molto basse, tendenti a zero!!! Capito? Bene.