MAD147":2ga1gwsi ha detto:
Mah, troppo esasperata la questione e troppo rumore intorno ad essa.
Condivido, ma fa bene parlarne.
Rischiamo che vengano prese decisioni senza esserne informati.
Ma parla come mangi, asu...
L'italia ha profonde radici cristiane, è inutile negarlo. Se non si è credenti, semplicemente basta vedere la croce come un bel pezzo d'arredo privandolo di ogni valenza simbolica. Se sei ateo o agnostico, che ti frega se sul muro di un'aula di tribunale appendono un crocefisso, uno stoccafisso, una stella di davide, un davide, o una lamborghini countach? Niente di niente. Queste sono poco meno che questioni di lana caprina. Un conto è la laicità, un conto l'integralismo.
Condivido, ma ribadisco che non fa male parlarne.
Quando a precisa domanda rispondo di esser ateo, mi rendo sempre più conto di quanta gente non abbia mai affrontato privatamente la questione.
E' molto più comodo adeguarsi alla massa (parlo della generazione dei nostri genitori) e poi comportarsi come una ateo.
Trovo inoltre fuori luogo l'ingerenza delle UE su questioni prettamente interne come questa. Da strasburgo che catzo possono possono saperne mai del sentire italiano? Che ne sanno delle tradizioni italiane?
Codivido al quadrato.
Ma non c'e' da stupirsi, l'UE e' stata creata tentando di emulare gli Stati Uniti d'America, pur avendo una storia e dei contrasti interni pressoche' insanabili.
Lo si nota ancor più in materia economica. :nod)
Ed ora veniamo alla mia opinione.
RIbadendo di esser ateo, son nato,cresciuto ed educato in un ambiente provinciale pregno di cultura di stampo cattolico.
Mi capita ogni tanto di osservare i crocifissi appesi qua e là, non mi danno di certo fastidio ma e' innegabile che vengono "affissi" più per abitudine che per convinzione.
Propio oggi pensavo ad un referendum, la questione per molti e' seria e quindi può valerne la pena.
In uno stato democratico la maggioranza vince e gli altri s'inchiapettano allegramente. :asd)
Ho cercato su google un censimento aggiornato per quanto riguarda le correnti religiose rappresentate in Italia con le rispettive percentuali.....non ho trovato nulla dopo il 2001. :sic)
La considerazione che volevo fare e' la seguente: se il referendum fosse indetto oggi, quali i risultati?
A spanne, son quasi certo che i crocifissi resterebbero dove sono.
Semplicemente perche'...
Eric Draven":2ga1gwsi ha detto:
Mia madre, mio padre, l'anziano che abita sotto casa di mia madre, mia zia, la mamma di un mio amico...ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc eccc
oltre che
MAV IL GRANDE":2ga1gwsi ha detto:
E' molto più comodo adeguarsi alla massa (parlo della generazione dei nostri genitori) e poi comportarsi come una ateo.
Ma, come giustamente fa notare Ratatuia:
ratatuia":2ga1gwsi ha detto:
guarda che i figli non li fanno gli italiani ma gli immigrati che sono belli prolifici ci danno sotto mica male e questa "gioventù" (e quindi il suo peso) non è eterna. facendo 2+2...
Per me la questione e' semplice.
Al momento, la maggioranza dei cittadini e' di fede cristiano/cattolica e l'esito di un referendum e' praticamente scontato.
Indi per cui, lasciando le cose come stanno risparmiamo pure qualche soldino che ora come ora e' tutto grasso che cola.
Se e quando le percentuali di musulmani et similia risulteranno ragguardevoli, ne riparleremo.
Per ora, il popolo italiano e' sovrano.
Anche perche'....
mancio83":2ga1gwsi ha detto:
fuori dall'italia chi rompe le balle su queste cavolate...
O meglio, in occidente prendiamo atto dei cambiamenti e ne discutiamo.
In altre parti del mondo vorrei propio vedere...... :asd)
A mio avviso, non e' il crocifisso il problema.
Generalizzando, facciamo fatica ad accettare che ci dirigiamo verso una società ampia, multiculturale e multirazziale come quella statunitense (e non solo).
Hanno pure proposto l'ora di religione musulmana.
Why not?
Quando ero alle superiori progressivamente l'ora di religione divenne facoltativa (com'e' giusto che sia).
Se il numero di
contribuenti di religione musulmana lo permette (
finanziariamente), ben venga la loro
ora d'aria...
Parità di diritti ----> parità di doveri