Diabolik":3g51roib ha detto:
ateo invece è diverso: privo di dio, che non crede nell'esistenza di alcuna divinità (cosa assai rara nella relatà: la maggior parte degli atei, per non dire tutti, sono servi di altre divinità quali il denaro, il potere, la fama...)
Se la metti su questo piano, qualsiasi religioso risulta banalmente politeista.
In ogni caso,
continuo a non capire due cose principalmente:
1) cosa si intende per cultura?
Se si parla della banale e meccanica ripetizioni di riti da secoli, allora il crocifisso, ma più in generale la religione cattolica in Italia, sono diventati più un'abitudine che una reale "fede", nel senso proprio del termine ossia di vocazione, chiamata. Questo è ovvio....basta vedere tutti i bambini battezzati ben PRIMA che essi possano formarsi un'idea sul mondo che li circonda....figuriamoci su uno invisibile. Questa parte mi ricorda una frase di Dawkins.... :
[...]phrase like "Catholic child" or "Muslim child" should clang furious bells of protest in the mind, just as we flinch when we hear "one man one vote". Children are too young to know their religious opinions. Just as you can't vote until you are 18, you should be free to choose your own cosmology and ethics without society's impertinent presumption that you will automatically inherit your parents'. We'd be aghast to be told of a Leninist child or a neo-conservative child or a Hayekian monetarist child. So isn't it a kind of child abuse to speak of a Catholic child or a Protestant child? [...]
Se invece per cultura si intende tutto il sapere di un popolo, beh, non vedo motivo migliore per scardinare quella croce dal muro. Per SECOLI i santissimi portavoce non hanno fatto altro che ostacolare in ogni modo, con ogni mezzo (torture & co) la diffusione della reale cultura, quella che consente un valido progresso (materiale ed intellettuale) per il bene della società e dei cittadini. Tanto vale appendere accanto alla croce, l'altro simbolo della storia religiosa italiana ed europea, ossia la spada, utilizzata molto di più.
2) Il crocifisso è, per quanto se ne dica, il simbolo di una religione. Quella cristiana. E' diversissimo dire che la religione che ha come simbolo il crocifisso ha influito sulla nostra cultura e dire che il crocifisso è il simbolo della nostra cultura, come ho letto qui e sentito altrove.
Una mia personalissima opinione. La socia UAAR che ha "scatenato" questo putiferio, secondo me, ha utilizzato il crocifisso come "casus belli", quantomeno per dare vita a un dibattito globale sull'anomala ingerenza della chiesa in tutte le singole attività italiane. Vedi politica, vedi ricerca scientifica (è un caso che non ci siano fondi?), vedi diritti civili (è un caso che in italia non ci siano matrimoni civili omosessuali, non ci sia il testamento biologico, non ci sia educazione sessuale seria, ecc....), vedi tasse (è un caso che SOLO in italia, tutti gli edicifi della chiesa siano ESENTASSE, e costano allo stato italiano, notoriamente ricco, circa 1 MILIARDO di euro all'anno, devoluti, per bilancio CEI, agli stipendi ecclesiastici). Questi sono i veri problemi che secondo me si volevano sollevare, non il cazzillo sul crocifisso.
Un'ultima cosa per chi dice che l'UE potrebbe occuparsi di altro. Questa sezione dell'UE, non ha scopo propositivo. Viene "attivata" esclusivamente per diretta richiesta di privati cittadini di uno stato membro, come in questo caso.