crocifisso in classe: cosa ne pensate?

Capisco tutti,

credo sia d'obbligo,mantenere RISPETTO,a prescindere,per questo argomento.

Rispetto sia per il principio di laicità,sia per il principio della religione cattolica.
 
Secondo me bisognerebbe prima di tutto stabilire se lo Stato è laico o no, e per stabilirlo bisogna chiederlo in modo democratico (magari con un referendum) a tutti i cittadini che ci abitano, dopo averli giustamente spiegato le conseguenze di una simile scelta, poi si potrebbe fare una valutazione della scelta della corte europea.
Secondo me per coerenza non si può essere laici per l'esposizione dei crocifissi e invece religiosi per tutto il resto a seconda dei tornaconti, bisogna pensarci bene prima di darsi una definizione.
Voglio dire, se lo Stato è laico non deve propendere per nessun riferimento ad una religione piuttosto che un altra, quindi tanto per citare una cosa dovremmo abolire tutti i calendari per come sono concepiti oggi, siamo nell'anno 2009 ma quel 2009 conta il numero di anni che sono passati dalla nascita di Gesù, allora non andrebbe bene per coerenza, dovremmo contarli da qualche altra data. Dovremmo togliere dal calendario anche la domenica in quanto la parola significa giorno del Signore e potrebbe disturbare la sensibilità dei non cattolici e conseguentemente bisognerebbe lavorare anche quel giorno in aggiunta agli altri perchè anche il riposo domenicale è un precetto scritto nel libro della Genesi, quindi un riferimento religioso cattolico, così anche il Natale, il 6 gennaio e il 15 agosto. (Sarei curioso di vedere quanti accetterebbero questa conseguenza :elio) )Non si potrebbe più usare per legge in uno Stato laico nemmeno il segno + per fare le addizioni poichè rappresenta un esplicito riferimento ad una croce quindi un simbolo Cristiano, bisognerebbe trovare un altro metodo che sia più discreto e non urti la sensibilità delle altre fedi e così si potrebbe continuare all'infinito, quindi personalmente credo che uno Stato laico alla fin fine non potrebbe esistere, esistono invece le tradizioni consolidate da secoli che regolano la nostra vita e come tali vanno tutelate.
 
switing63":1l67prv2 ha detto:
Secondo me bisognerebbe prima di tutto stabilire se lo Stato è laico o no, e per stabilirlo bisogna chiederlo in modo democratico (magari con un referendum) a tutti i cittadini che ci abitano, dopo averli giustamente spiegato le conseguenze di una simile scelta, poi si potrebbe fare una valutazione della scelta della corte europea.
Secondo me per coerenza non si può essere laici per l'esposizione dei crocifissi e invece religiosi per tutto il resto a seconda dei tornaconti, bisogna pensarci bene prima di darsi una definizione.
Voglio dire, se lo Stato è laico non deve propendere per nessun riferimento ad una religione piuttosto che un altra, quindi tanto per citare una cosa dovremmo abolire tutti i calendari per come sono concepiti oggi, siamo nell'anno 2009 ma quel 2009 conta il numero di anni che sono passati dalla nascita di Gesù, allora non andrebbe bene per coerenza, dovremmo contarli da qualche altra data. Dovremmo togliere dal calendario anche la domenica in quanto la parola significa giorno del Signore e potrebbe disturbare la sensibilità dei non cattolici e conseguentemente bisognerebbe lavorare anche quel giorno in aggiunta agli altri perchè anche il riposo domenicale è un precetto scritto nel libro della Genesi, quindi un riferimento religioso cattolico, così anche il Natale, il 6 gennaio e il 15 agosto. (Sarei curioso di vedere quanti accetterebbero questa conseguenza :elio) )Non si potrebbe più usare per legge in uno Stato laico nemmeno il segno + per fare le addizioni poichè rappresenta un esplicito riferimento ad una croce quindi un simbolo Cristiano, bisognerebbe trovare un altro metodo che sia più discreto e non urti la sensibilità delle altre fedi e così si potrebbe continuare all'infinito, quindi personalmente credo che uno Stato laico alla fin fine non potrebbe esistere, esistono invece le tradizioni consolidate da secoli che regolano la nostra vita e come tali vanno tutelate.

non credo che sia d'obbligo una cosa così estrema, che io sappia tutti gli altri stati hanno gli stessi nomi per i giorni della settimana.. e non credo che in marocco si usi un simbolo diverso per fare le addizioni...
 
mi sembra però che si stia confondendo laico con ateo

laico è un aggettivo che origina dal greco laos=popolo; laico quindi significa originariamente "appartenente al popolo", usato in contrapposizione a chi appartiene ad un ordine religioso
laico però, nel suo significato proprio, non identifica persone atee: piuttosto identifica credenti che però non fanno parte di uno specifico ordine religioso

ateo invece è diverso: privo di dio, che non crede nell'esistenza di alcuna divinità (cosa assai rara nella relatà: la maggior parte degli atei, per non dire tutti, sono servi di altre divinità quali il denaro, il potere, la fama...)

ora, per naturale estensione, lo stato è giustamente definito laico: non essendo lo stato appartenente ad alcun ordine religioso (tranne le repubbliche islamiche e qualche altro raro esempio)
direi che la stragrande maggioranza degli stati al mondo è senz'altro laica senza ombra di dubbio

però, se laico deve essere (e non ateo nè ateista, visto che gli atei sono da considerarsi una sorta di "congregazione" al pari dei religiosi), che laico sia: non mi sembra che la laicità implichi di impedire ad un gruppo culturale di tenere in vista determinati simboli che fanno parte della sua cultura e delle origini della sua cultura
se lo stato fosse veramente laico, lascerebbe fare (come infatti gli organismi laici del nostro stato laico avevano fatto, tar e consiglio di stato); il non lasciar fare invece sa molto di stato ateo o ateista che vuole imporre il proprio ateismo (al pari degli stati a fondamento religioso che vogliono imporre la propria religione)
 
Diabolik":3il7z1y1 ha detto:
ateo invece è diverso: privo di dio, che non crede nell'esistenza di alcuna divinità (cosa assai rara nella relatà: la maggior parte degli atei, per non dire tutti, sono servi di altre divinità quali il denaro, il potere, la fama...)


...la patata...... :nod)

Per cortesia, fermati qui.
Per quanto mi riguarda, inizi a risultare offensivo.

Non sono iscritto a "congregazioni atee", semplicemente non credo all'esistenza di un essere superiore a cui dover rendere conto delle mie azioni o a cui rivolger preghiere solamente quando ne sento il bisogno (cosa che avviene spessissimo tra i cattolici). ;)

Ma allo stesso tempo non sento il bisogno di screditare i vari credo, vivo bene con le mie convinzioni senza forzare nessuno ad accettarle o seguirle........tu invece? :scratch)
 
a parte il fatto che è abbastanza OT, non mi sembra di screditare nessuno
 
So per certo di talune allusioni circa la virilità di una persona di provata dimensione artistica, altro che ciufoli... :inocchio) :lol: :lol:
 
Diabolik":3g51roib ha detto:
ateo invece è diverso: privo di dio, che non crede nell'esistenza di alcuna divinità (cosa assai rara nella relatà: la maggior parte degli atei, per non dire tutti, sono servi di altre divinità quali il denaro, il potere, la fama...)

Se la metti su questo piano, qualsiasi religioso risulta banalmente politeista.

In ogni caso,

continuo a non capire due cose principalmente:

1) cosa si intende per cultura?
Se si parla della banale e meccanica ripetizioni di riti da secoli, allora il crocifisso, ma più in generale la religione cattolica in Italia, sono diventati più un'abitudine che una reale "fede", nel senso proprio del termine ossia di vocazione, chiamata. Questo è ovvio....basta vedere tutti i bambini battezzati ben PRIMA che essi possano formarsi un'idea sul mondo che li circonda....figuriamoci su uno invisibile. Questa parte mi ricorda una frase di Dawkins.... :

[...]phrase like "Catholic child" or "Muslim child" should clang furious bells of protest in the mind, just as we flinch when we hear "one man one vote". Children are too young to know their religious opinions. Just as you can't vote until you are 18, you should be free to choose your own cosmology and ethics without society's impertinent presumption that you will automatically inherit your parents'. We'd be aghast to be told of a Leninist child or a neo-conservative child or a Hayekian monetarist child. So isn't it a kind of child abuse to speak of a Catholic child or a Protestant child? [...]

Se invece per cultura si intende tutto il sapere di un popolo, beh, non vedo motivo migliore per scardinare quella croce dal muro. Per SECOLI i santissimi portavoce non hanno fatto altro che ostacolare in ogni modo, con ogni mezzo (torture & co) la diffusione della reale cultura, quella che consente un valido progresso (materiale ed intellettuale) per il bene della società e dei cittadini. Tanto vale appendere accanto alla croce, l'altro simbolo della storia religiosa italiana ed europea, ossia la spada, utilizzata molto di più.

2) Il crocifisso è, per quanto se ne dica, il simbolo di una religione. Quella cristiana. E' diversissimo dire che la religione che ha come simbolo il crocifisso ha influito sulla nostra cultura e dire che il crocifisso è il simbolo della nostra cultura, come ho letto qui e sentito altrove.

Una mia personalissima opinione. La socia UAAR che ha "scatenato" questo putiferio, secondo me, ha utilizzato il crocifisso come "casus belli", quantomeno per dare vita a un dibattito globale sull'anomala ingerenza della chiesa in tutte le singole attività italiane. Vedi politica, vedi ricerca scientifica (è un caso che non ci siano fondi?), vedi diritti civili (è un caso che in italia non ci siano matrimoni civili omosessuali, non ci sia il testamento biologico, non ci sia educazione sessuale seria, ecc....), vedi tasse (è un caso che SOLO in italia, tutti gli edicifi della chiesa siano ESENTASSE, e costano allo stato italiano, notoriamente ricco, circa 1 MILIARDO di euro all'anno, devoluti, per bilancio CEI, agli stipendi ecclesiastici). Questi sono i veri problemi che secondo me si volevano sollevare, non il cazzillo sul crocifisso.

Un'ultima cosa per chi dice che l'UE potrebbe occuparsi di altro. Questa sezione dell'UE, non ha scopo propositivo. Viene "attivata" esclusivamente per diretta richiesta di privati cittadini di uno stato membro, come in questo caso.
 
Top