Porsche Panamera 4S
PANAMORE A PRIMA VISTA
La Porsche che tutti i porschisti hanno sognato almeno una volta nella vita è qui! Dai, confessatelo: una Carrerona così, con quattro posti comodi, l'avresti voluta in più di un'occasione. E dalle parti di Zuffenhausen, l'hanno sempre saputo, tant'è vero che i quattro posti erano uno dei requisiti iniziali di progetto dell'erede della 356, nei primi anni Sessanta. Ora l'attesa è finita e possiamo finalmente metterci comodi. Anche dietro.
Sì, lo so a cosa state pensando... Credetemi: ci ho passato tre giorni insieme alla Panamera e tutte le perplessità sulla sua linea che erano scaturite guardando le foto sono magicamente svanite quando me la sono ritrovata davanti. La Panamera è "tanta", ma è così maledettamente Porsche che non esiste nient'altro di simile sulla faccia della terra. Anzi, la cosa che le assomiglia di più è la 911. E non è un modo di dire.
Appena ti sistemi al volante, cerchi e trovi viste familiari: i cinque strumentoni addossati uno sull'altro... le gobbette dei fari che fanno capolino dalla base del parabrezza... i parafanghi posteriori tondi e morbidi che si riflettono sugli specchi retrovisori... Un déjà-vu? Sì, di quella volta sulla Carrera. Anche la posizione di guida è la stessa.
Poi, ti guardi intorno e lo capisci che sei seduto su una macchina stratosferica. Dettagli: gli ammortizzatori che fermano la porta in qualsiasi posizione. Materiali pregiati che si abbinano con plastiche di qualità. Sedili rifiniti in modo maniacale, tutti uguali perché chi siede dietro deve avere gli stessi confort di chi sta davanti. Con il controllo della climatizzazione compreso. Automobile di lusso, la Panamera: nulla da invidiare alle solite ammiraglie tedesche.
Neppure dal punto di vista tecnico: motore aspirato a otto cilindri a V di 4.8 litri a iniezione diretta da 400 cavalli e 500 Nm di coppia massima. Cambio a doppia frizione (Pdk) a sette marce. Trazione integrale. Sospensioni attive. Sistema start & stop. Freni carboceramici. Cose così. Con il plus di una versatilità che nessuna berlina di rappresentanza può vantare.
Ci sono un po' di domande che mi sarebbe piaciuto fare a chi la Panamera l'ha progettata. L'orologio, per dire, se lo saranno dimenticato o contano sul Rolex che il proprietario indossa al polso? L'ora la si legge solo nella schermata principale del monitor: sì, te la devi andare a cercare, non è visualizzata sempre. E se c'è un'impostazione per mostrarlo permanentemente, io non l'ho trovata.
Un po' mi disturba 'sta cosa dell'orologio. Come le levette del cambio sul volante che vanno al contrario: in 1500 e passa chilometri non sono riuscito ad abituarmi. Pazienza, ce ne vorranno molti di più. Col resto, invece, ho familiarizzato dopo cinque secondi. Succede sempre così quando salgo su una Porsche: mi sento a casa, a mio agio, come se avessi indossato il mio paio di jeans preferito.
La Panamera, è ovvio, non può competere con la Carrera in fatto di dinamica di guida. Ma se mettiamo da una parte la 911 e dall'altra la Cayenne, la nuova berlina di Stoccarda si colloca molto più vicino alla leggendaria sportiva che alla sport utility. E questo l'ho verificato sul Grossglockner, una strada fra le più affascinanti del mondo, una specie di Nürburgring di montagna, dove viene fuori la stoffa di una sportiva. Il mio viaggio sulla Panamera è solo all'inizio... Lo racconto su "Quattroruote" in edicola in questi giorni.
4 ruote
Non riesco a capire il fatto delle leve del cambio al contrario..........e poi l'orologio, che senso ha non metterlo fisso? :ka)