TANTO PER ESSERE CHIARI
L'olio di girasole si mischia perfettamente al gasolio. E' possibile dunque in un primo momento far funzionare un motore diesel con 50% d'olio e 50% di gasolio senza alcun intervento sul motore. Il vantaggio degli oli grezzi vegetali è che essi hanno un tasso di viscosità più alto di quello del gasolio, il che significa una durata di vita del motore di circa una volta e mezzo più lunga, dovuta ad una migliore lubrificazione e ad un'usura meno rapida dei pezzi (nel caso di una buona utilizzazione). In totale, un po' più di 6 milioni di km sono stati percorsi da differenti utilizzatori.
L'indice di cetano (punto d'auto-infiammazione) è però più debole di quello del gasolio (es. girasole: 30, gasolio: 48), il che pone il problema dell'avviamento a freddo. Per risolverlo, bisogna comprendere che esistono due tipi di motore diesel: motore a iniezione indiretta e motore a iniezione diretta.
Motori Diesel ad iniezione indiretta
E' caratterizzato da un sistema di preriscaldamento atto a facilitare la combustione del carburante.
L'iniettore è posto in una cavità chiamata precamera di turbolenza in modo da accrescere la turbolenza della miscela, la quale è posta prima dei cilindri ed equipaggiata di candele di preriscaldamento. Quando il motore è freddo, le candele consentono il riscaldamento dell'atmosfera prima dell'arrivo del carburante attraverso gli iniettori. La pressione necessaria in tal caso per una buona esplosione è "debole" (tra 120 e 130 bar). Questo sistema permette di fabbricare dei motori più leggeri, di minor cilindrata, meno rumorosi e con una velocità di rotazione di 4000-4500 giri/min. Ben adattato alle automobili, è' il più corrente e si trova sulla maggior parte delle autovetture diesel di vecchia generazione.
Motori Diesel ad iniEzione diretta
Come dice il nome, l'iniezione diretta consiste nell'iniettare direttamente il carburante nella cavità dei cilindri. Non c'è sistema di preriscaldamento e la pressione agli iniettori è più forte (circa 200 bar), per facilitare l'esplosione. La camera di combustione è costituita da una cavità posta nella testa del pistone. La forma variabile, a seconda dei costruttori, deve favorire la turbolenza per ottenere una buona miscelazione di aria aria e carburante e un ritardo di accensione corto. Il carburante è polverizzato da un iniettore a più fori verso le pareti molto calde del pistone per accelerarne la vaporizzazione.
Questo sistema permette di ottenere il miglior rendimento, ma i motori hanno un rapporto peso-potenza, sono rumorosi e il loro regime di rotazione è al massimo di 3000 giri/min. L'iniezione diretta è generalmente utilizzata nei motori diesel di camion, macchine da lavoro pubbliche, trattori, gruppi elettrogeni, macchine agricole. E' pur vero che le autovetture diesel di ultima generazione sono dotate di motore ad iniezione diretta, sebbene più sofisticato.
Le regolazioni
I motori non necessitano di trasformazioni, ma di regolazioni per facilitare l'esplosione dell'olio.
MOTORE A INIEZIONE INDIRETTA.
Due tappe sono primordiali nell'obiettivo 100% olio:
1) Tarare gli iniettori a 185 bar di pressione da un meccanico che disponga di una pompa per tarare. Egli verificherà, dopo il loro smontaggio, la loro qualità. Se essi polverizzano male il gasolio a 120 bar, bisogna cambiare le teste degli iniettori con delle nuove, successivamente aumentare la pressione (si può anche acquistare l'apparecchio per tarare la pressione degli iniettori) e infine rimontarle nell'ordine. L'aumento di pressione non genera alcun danno al motore. Certi motori possono arrivare fino a 200 bar.
2) Aumentare la durata di preriscaldamento di circa 30 secondi dopo l'avviamento. Questa operazione dipende dal tipo di temporizzatore di preriscaldamento. Alcuni sono regolabili, altri no. In questo ultimo caso, bisogna dunque informarsi presso un meccanico o un elettrauto per installare un diodo che la prolunghi.
MOTORI A INIEZIONE DIRETTA.
Essendo più alta la pressione di iniezione, non c'è bisogno di aumentarla. Occorre comunque controllare la qualità di polverizzazione. Di fronte al problema di avviamento a freddo con dell'olio, il quale ingrasserebbe alla lunga pistoni e cilindri, si installerà un secondo serbatoio di piccola taglia contenente del gasolio. Una valvola di comando (manuale o elettrovalvola) sul circuito d'alimentazione permette così di avviare a gasolio, giusto il tempo che il motore salga di temperatura (da 2 a 5 minuti), e di cambiare in seguito per connettersi sul serbatoio principale contenente l'olio. Affinché il circuito si riempia nuovamente di gasolio, si effettuerà ancora il cambio 5 minuti prima di spegnere il motore. E' preferibile aggiungere una seconda valvola per il ritorno carburante al fine di evitare il mescolamento olio-gasolio nei serbatoi.
Nel tempo, la ricerca si orienta verso una miscela olio-alcool (es: patata ) in una
proporzione da 5 a 10% per abolire definitivamente il gasolio all'avviamento.
Nota: uno stoccaggio prolungato di olio aumenta il tasso di cetano.
Controlli comuni a tutti i motori
Alcune verifiche sono importanti:
- La marca della pompa a iniezione. Le marche CAV ROTODIESEL e LUCAS ROTODIESEL sono da evitare (o solamente per una miscela di 30% olio con del gasolio). Solo le pompe BOSCH o LUCAS sono compatibili al 100%. In più, si possono aumentare le prestazioni del motore, facendo un’ anticipo di 2,5° alla pompa di iniezione.
- Il filtro gasolio deve essere cambiato tra 1000 e 5000 km. L'olio di girasole è un detergente che ripulisce il serbatoio dall'ingrassamento dovuto al gasolio. Di conseguenza il filtro si ottura rapidamente. Per questo, si avrà cura di conservare un filtro di ricambio fino a che si percepiscono abbassamenti di regime del motore (il che significa che il carburante non arriva bene alla pompa). Verificare regolarmente lo stato del filtro.
- Controllare la compressione (tra 20 e 21 bar minimo).
- Una pompa supplementare sarà necessaria su certi motori. Essa è posizionata all'uscita del serbatoio per aiutare l'olio (più grasso del gasolio) ad arrivare fino alla pompa a iniezione. Pompa 500 g di pressione presso Bresh-fréres, 348 chemin des terriers, 06600 Antibes (0492913010). Si può trovare sulle Golf GTI. Costo dai 45 ai 75 €.
- L'olio di girasole si solidifica a - 17°. In caso di grande freddo, bisogna evitare di pompare eccessivamente con il rischio di danneggiare la pompa . Si può utilizzare un bicchiere di super nel serbatoio (che rompe le molecole d'olio), o ancora installare una resistenza (costo circa 110 €) che riscaldi il gasolio, prima del filtro. E' possibile trovarla presso i riparatori di pompe di alimentazione.
- Può succedere che certe parti (guarnizioni) composte di elastomeri o polimeri si deteriorino a contatto prolungato con l'olio (rigonfiamento).Rimpiazzarle eventualmente con altre, meno elastiche ma che assorbono meno carburante.
Nella figura di seguito è riportata la trasformazione eseguita su una Golf GTI. Notare la pompa supplementare che spinge l'olio. Quest'ultimo passa in seguito in una resistenza che lo riscalda se la temperatura è al di sotto dei 10°, ma diventa indispensabile in caso di gelo. Il piccolo motore della pompa supplementare è collegato con il polo positivo all'entrata della pompa di iniezione e il polo negativo al di sotto della pompa. Se l'olio è ben filtrato il filtro non è necessario, altrimenti ci vuole un filtro da 30 microns.
Motore diesel a iniezione indiretta modificato per il funzionamento ad olio di girasole
Risultati circa le prestazioni e l'inquinamento
A livello di consumo, è fondamentalmente lo stesso rispetto al gasolio (più o meno secondo i tipi di gasolio). La velocità non varia. La coppia motore aumenta, dato che la combustione dell'olio ha una progressione maggiore che nel gasolio. La durata di vita del motore si accresce.
E' possibile riutilizzare il gasolio in qualsiasi momento, senza ritoccare la pressione degli iniettori. Se la pressione è più alta, si ha meno inquinamento.
Per l'inquinamento, bisogna comprendere che l'olio per autotrazione produce 6 volte l'energia necessaria per ottenerlo, dalla semina fino al serbatoio (contro le 2,6 volte dell'EMC). Tutto il processo ha un bilancio energetico favorevole, quindi meno inquinante di altre produzioni di energia, a condizione che esso sia prodotto localmente senza trasporto in cisterna.
In più, tutto il CO2 prodotto dalla combustione sarà riassorbito l'anno successivo dalla pianta.
Non c'è piombo, benzene, ossido di solfuro, responsabile delle piogge acide.
C'è più ossigeno, quindi una migliore combustione, ovvero 2/3 di particelle non bruciate in meno.
Infine, per il monossido di azoto, le marmitte catalitiche ne riducono nettamente il rilascio. Altrimenti, possiamo far bollire noi stessi i gas di scappamento nell'acqua, il che permette di recuperare l'azoto per farne concime.
Un odore di frittura sostituisce l'odore nauseabondo del gasolio, il quale può essere ridotto con i sistemi citati precedentemente.
Globalmente, l'olio di girasole è nettamente meno nefasto per l'uomo e per l'ambiente.
Esistono delle micro-alghe che producono una quantità d'olio 15 volte superiore al girasole.