Avete letto il programma dell'Unione?

Stato
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Resnick":4fhi26ow ha detto:
Matteo":4fhi26ow ha detto:
Konto sei PRO Berlusca daiiiiiiiiiiiii.........
spari a zero sull'unione osannando invece il nano che ha implicazioni mafiose e mani in pasta dappertutto.....che si è fatto leggi per essere scagionato (tanto poi i reati vanno in prescrizione).....che ha la sidrome da gesù cristo...che si proclama paladino della giustizia.....lui.....

Con l'importante differenza che Konto non ha dato del nano, ladro, bastardo, mafioso, ecc ecc a nessun esponente della Sinistra, al contrario di molti che hanno saputo contrapporsi solo con insulti...
dai su anche lui ha caricato bene,ora non ci attacchiamo alla forma ;)
 
non esprimo giudizi o mi schiero a favore dell'uno o dell'altro..
ma visto che è stato riportata più volte una "presunta" biografia di Berlusconi (dico presunta visto che nn è ufficiale)

per PAR CONDICIO riportiamo anche le non ufficiali degli avversari politici: Sennò Ciampi mi cazzia che non facciamo rispettare la Par condicio appunto :asd) :asd)

cominciamo con Romano prodi:

La vera storia di Prodi: biografia non autorizzata

Ormai si avvicinano le primarie: il 16 ottobre è la data da tempo stabilita.
Ma anche la campagna elettorale per le elezioni politiche è da tempo iniziata: la scelta è semplice perché si è a favore o contro Romano Prodi.
In questa campagna pochi (forse nessuno) ci diranno chi è in realtà l’uomo Prodi.
Per questa ricostruzione di una personalità vorrei offrire una testimonianza: ho conosciuto e frequentato Romano Prodi dal 1967 al 1996.
È dunque una preistoria di Prodi che forse ci farà capire meglio il Prodi di oggi.
Ero membro e poi preside della facoltà di scienze politiche di Bologna. Un collega poi amico, Beniamino Andreatta, mi presentò
Prodi: lo aveva chiamato da Milano come suo assistente.
Prodi girava sempre con Paolo Onofri e Angelo Tantazzi, che poi fecero una più che meritata carriera. Io mi divertivo a chiamarli
senza cattiveria «i tre bassotti» di Andreatta. Prodi, con il suo viso rotondo dove c’era il sorriso, ma anche una ben controllata
mimica facciale, risultava a tutti assai simpatico. Voglio ora ricordare che Beniamino Andreatta ha dato sempre,
in privato e in pubblico, del lei a Romano, anche quando era ministro della Difesa e Prodi presidente del Consiglio. Me lo ha
confermato poco prima di essere colpito in aula da un ictus che lo ha portato a un grande sonno.
Vincitore del concorso a cattedra, Romano Prodi rimane sul piano accademico un isolato.
Ad una cena del Mulino in onore dell’economista Amartya Sen, Stefano Zamagni chiese a Prodi perché non avesse deciso
di accedere al Dipartimento di economia. La risposta fu dura: «Perché non avrei spazio», lasciando stupito anche Zamagni.
Così il solitario Prodi affittò alcune stanze (la grande sede di Nomisma è posteriore) dove aveva il suo spazio. Avendo un allievo,
Fabio Gobbo, decise di presentarsi come giudice a un concorso nel quale lo impose. Gobbo era un giovane serio, ma allora
non ancora scientificamente all’altezza di una cattedra: questo suscitò le violenti proteste di tutta la corporazione degli economisti.
Alberto Quadrio Curzio, futuro preside della facoltà, preferì mettere tutto a tacere.
Ma la carriera accademica di Romano Prodi era finita. E così preferì fondare un istituto privato di ricerca, come Nomisma, o incarichi tra l’economia e la politica come la presidenza dell’Iri.
La frequentazione con Prodi si diede anche nell’ambito della associazione di cultura e politica il Mulino, della quale entrambi
eravamo soci. Al Mulino talvolta si discuteva il modo con cui Prodi sceglieva i suoi collaboratori.
Fra i soci dell’associazione c’era Umberto Paniccia da tutti stimato per la sua serietà e il suo rigore morale. Dato che lavorava
all’Iri lo segnalammo a Prodi.
Incontrai Paniccia qualche tempo dopo e, interpellato, mi disse sinteticamente che aveva lasciato l’Iri. Nel contempo
Prodi a Roma si accompagna a MassimoPonzellini, che fece una fulminante carriera: dal ’94 al 2002 infatti è stato vicepresidente della Bei, la Banca europea degli investimenti.
Forse Prodi amava i fedeli, seguaci ed obbedienti, come Riccardo Franco Levi, che alla televisione trottella sempre al suo fianco (un tempo si credeva un grande giornalista!). Oggi forse sono il solo in Italia a ritenere che Arturo Parisi non sia un fedele seguace di Romano.
Abbiamo lavorato tanto insieme per non apprezzare la sua intransigenza incapace di piccoli accorgimenti politici.
Per chiudere il capitolo dell’Iri rivelerò due episodi. Per caso ci incontrammo una volta sotto il portone di casa sua (avevo la
macchina posteggiata in un garage di fronte). Lo rimproverai amichevolmente per aver trattato male il mio amico Franco Cingano,
presidente della Banca Commerciale. Mi rispose con arroganza e con durezza percuotendosi il petto: «La Banca Commerciale
è mia», dimenticando che non era un proprietario, ma un semplice amministratore. Arrogante, ma anche in fondo pauroso.
Ritenendo di aver perso la fiducia di Ciriaco De Mita, segretario della «Democrazia cristiana, temeva di essere arrestato.
Alla fine del ’93, dopo dieci ore di interrogatorio da parte del viceprocuratore Antonio Di Pietro (oggi suo alleato!) corse a
chiedere consiglio a Filippo Mancuso, giudice alla Corte di Cassazione. Mancuso gli disse che un consiglio poteva chiederlo
a un avvocato e di ubbidire alla propria coscienza. Pauroso, ma anche vile: un anno e mezzo dopo, quando Mancuso perse i favori della sinistra, l’eroico Prodi lo definì un «cialtrone». Questo risulta dai giornali. Ma per una biografia di Romano Prodi bisognerà parlare di Nomisma e dell’Iri, due capitoli dei quali non posso dare una testimonianza diretta. Per chiudere torniamo al Mulino.
Tra il ’95 e il ’96 in vista delle elezioni Romano Prodi annunciò pubblicamente la sua candidatura:era un fatto del tutto
normale. Non fu certo normale quanto seguì: seppi che Romano Prodi aveva convocato a casa sua il presidente dell’associazione
il Mulino per protestare duramente contro gli articoli miei, di Angelo Panebianco e forse di Ernesto Galli Della Loggia.
Erano articoli pubblicati su diverse testate giornalistiche. Insomma: i soci dell’associazione dovevano fornire la base culturale
del suo partito. Un amico socio del Mulino (se la memoria non mi tradisce Michele Salvati) mi disse di stare attento perché
Romano era un essere vendicativo. L’avvertimento mi lasciò indifferente perché nel campo scientifico il potere di Prodi era
nullo e il Mulino avrebbe continuato a pubblicare i miei libri.
Mi è rimasta una curiosità. Se Massimo D’Alema voleva uno del Mulino, perché non puntare sul suo consigliere Nicola Rossi,
da tutti stimato per la sua preparazione e la sua autonomia scientifica? Prodi sull’economia sa solo recitare battute e su
questo giochiamo le prossime elezioni.
Nicola Matteucci
 
pis-pis":1ipdik1g ha detto:
@ Kontorotsui: tu mi insegni che una cosa è fare un contratto d'affitto e un'altra e fare un mutuo.
Riconoscerai anche tu che in termini di tempo ti trovi sicuramente impegnato meno in un contratto d'affitto.

Ti rispondo solo qui, che tutto il resto e' un "caso" chiaro in cui, per certi versi, mi ritrovo pure io.
E' vero che un mutuo e' piu' lungo di un contratto d'affitto... ma e' anche vero che da qualche parte dovrai pur vivere, no? In altri termini, quella dell'affitto e' una spesa "vitale" a cui non puoi rinunciare. Con la differenza che l'affitto e' a vita, il mutuo e' un sacrificio di anni ma poi alla fine vivresti in una casa tua che ti costa quasi zero (ICI a parte) e un giorno la lasceresti a figli e nipoti.

E se non pagassi l'affitto, perche' la casa fosse tua, con 2700 euro in due non vivresti piu' che bene?
Ecco perche' si deve fare una politica che sconfigga l'ultima vera differenza tra "ricchi" e poveri in Italia: dare una casa di proprieta' a tutti. Altro che gli affitti a prezzo politico :nono02) :nono02) :nono02)

In merito al fatto che in Italia non ci sia ricchezza... ma via, scherziamo? Siamo il paese con piu' cellulari e auto pro-capite d'Europa. E' poverta' questa?
Ci sono meno risparmi e piu' consumi a rate? E' sintomo fisiologico di ogni paese occidentale avanzato. Se spendiamo e' perche' ci godiamo la vita e abbiamo fiducia nel futuro, nonostante tutto.
Certo, non dico che siamo I PIU' ricchi al mondo, che si nuota nell'oro, che tutti hanno la terza casa in montagna e la quarta al mare.
Dico che noi, come paese, viviamo in un AMPIO benessere generalizzato. Che, per quanto si dica, problemi di lavoro non ci sono per quasi nessuno.

Questo non e' merito di Berlusconi o del suo governo o neppure di quelli precedenti... e' la somma dello sforzo produttivo di tutti noi italiani. Dei nostri padri e dei nostri nonni che in molti casi, come il mio, si son fatti un cul... tanto per avere casa e oggi viviamo in casa di proprieta', per quanto modesta.

E' vero che la vita costa di piu'. Come negarlo?
Ma e' anche vero che i servizi e il "benessere scontato" (quelle cose che si considerano come "tutti le hanno") sono aumentati e anche tanto.
Dici che hai lo stesso tenore di vita di 5 anni fa? Sei sicuro?
Avevi lo stesso cellulare? Facevi lo stesso numero e durata di chiamate?
5 anni fa mica andavi a giro con un'auto da 40 milioni, no? Poco conta che l'hai pagata a rate e con l'aiuto degli zii, adesso ce l'hai. Non vai in giro col pandino usato.
Ce l'avevi internet a banda larga?
Vai sempre a giro con i vestiti di 5 anni fa, o pian piano ti sei rifatto il guardaroba, magari anche con qualche vestito un po' fighetto?
Il computer, e' lo stesso di 5 anni fa?
Hai gli stessi elettrodomestici di 5 anni fa?

5 anni fa, una connessione ADSL a banda larga, costava un botto. Adesso "ce l'hanno tutti".
10 anni fa, un'auto bella e potente come la 147 era un segno di lusso ancora per pochi... adesso la hai anche te.
10 anni fa, lavorare in due era difficile, perche' lavoro non si trovava tanto facilmente, adesso tutti quelli che conosco hanno un lavoro. Non conosco nessun disoccupato.

E potrei continuare, ma il succo e' questo: non e' merito di Berlusconi o Prodi, ma e' un dato di fatto ineccepibile che siamo in uno dei paesi piu' ricchi del mondo. E chi continua a dire che va male, che siamo poveri, che non si arriva alla fine del mese, li spedirei quei 2 annetti, senza andare tanto lontano, in Ucraina o in Romania, dove ancora si puo' morire di fame, e trovare lavoro e' una impresa veramente.

Il fatto e' che gli italiani, da sempre, sono piagnoni e scontenti. Siamo rimasti i romani dei tempi di "panem et circenses" (come cavolo si scrive). :nono02)
 
ilplay":2e11my3z ha detto:
dai su anche lui ha caricato bene,ora non ci attacchiamo alla forma ;)

Beh se permetti la forma la guardo eccome, un conto è criticare il capo del governo, anche pesantemente :OK). Nulla da dire. un conto è chiamarlo "nano bastardo" :KO)

:ka)
 
ilplay":1bl0ljnp ha detto:
dai su anche lui ha caricato bene,ora non ci attacchiamo alla forma ;)
Beh, il thread è nato polemico e morirà polemico, ma per accendere gli animi non ce n'è come esagerare anche con la forma oltre che con la sostanza.

Dall'una e dall'altra parte ce n'è da dirne di cotte e di crude, fatelo senza dare appellativi.
 
Resnick":3n4ax50d ha detto:
ilplay":3n4ax50d ha detto:
dai su anche lui ha caricato bene,ora non ci attacchiamo alla forma ;)

Beh se permetti la forma la guardo eccome, un conto è criticare il capo del governo, anche pesantemente :OK). Nulla da dire. un conto è chiamarlo "nano bastardo" :KO)

:ka)
la parola dopo nano non l'ho letta,ho visto solo nano,cmq non capisco come mai censura tutto ora vuole censurare il programma di fazio dove c'e'cornacchione che fa satira mi pare,guai a toccarlo.
appena adesso ho visto la candidata di rifondazione,LUXURIA---> :backb) :vomito)
 
Kontorotsui, evito di continuare senò i post diventano troppo lunghi (e tanto ognuno in politica rimane sulle sue).

Ti dico solo questo...avere cellulari, belle macchine, vestiti fighi e pagarli a rate non è indice di benessere economico come dici tu....è indice di un paese che vive oltre le sue reali possibilità.

E presto qualcuno ci presenterà il conto.
 
Ma dai Ilplay...si fa prendere per il culo anche sulle sue reti, vorrei vedere te se continuassero ovunque a far parodie di tutto quel che fai come reagiresti.

Io sarei molto meno accondiscendente, la Gialappa's, le Iene, ecc. è un continuo fare battute su di lui e sul suo governo.

P.S.
Vero, "nano bastardo" non è mai stato scritto in tutta la discussione, questo però è stato scritto:
ilplay":2wbharja ha detto:
berlusca----> :cesso)
 
alk147":1a27l7c3 ha detto:
Ma dai Ilplay...si fa prendere per il culo anche sulle sue reti, vorrei vedere te se continuassero ovunque a far parodie di tutto quel che fai come reagiresti.

Io sarei molto meno accondiscendente, la Gialappa's, le Iene, ecc. è un continuo fare battute su di lui e sul suo governo.

P.S.
Vero, "nano bastardo" non è mai stato scritto in tutta la discussione, questo però è stato scritto:
ilplay":1a27l7c3 ha detto:
berlusca----> :cesso)
secondo me dovrebbe lamentarsi prodi che non lo sfottono molto,pero' silvio si e'offeso solo per cornacchione e non per le iene e compagnia(par condicio) :asd)
 
pis-pis":2dl68pp0 ha detto:
Ti dico solo questo...avere cellulari, belle macchine, vestiti fighi e pagarli a rate non è indice di benessere economico come dici tu....è indice di un paese che vive oltre le sue reali possibilità.

E presto qualcuno ci presenterà il conto.

Si, ma la colpa di chi e'? Di Berlusconi? O degli italiani stessi, che vogliono vivere oltre le reali possibilita'?
 
Matteo":2m0jzwfe ha detto:
La colpa è anche di chi diffonde un falso senso di benessere psicologico.....
con quei programmi dove sono tutti belli e ricchi e dove sembra facile diventare famosi(gf),quindi si sa che la tele elabora le menti della massa (specie dei giovani)e vedi quanti debiti per auto moto e addirittura finanziamenti per le vacanze :matto)
 
ilplay":23fhsre5 ha detto:
Matteo":23fhsre5 ha detto:
La colpa è anche di chi diffonde un falso senso di benessere psicologico.....
con quei programmi dove sono tutti belli e ricchi e dove sembra facile diventare famosi(gf),quindi si sa che la tele elabora le menti della massa (specie dei giovani)e vedi quanti debiti per auto moto e addirittura finanziamenti per le vacanze :matto)
Se un individuo è stupido lo è indipendentemente dall'essere di destra o sinistra, se uno si può permettere certe cose le compra, altrimenti lascia perdere.

Adesso sarà ben colpa di Berlusconi anche l'ignoranza della gente?
 
Kontorotsui":1sorrnq2 ha detto:
[...]
Che, per quanto si dica, problemi di lavoro non ci sono per quasi nessuno.
[...]
adesso tutti quelli che conosco hanno un lavoro. Non conosco nessun disoccupato.
[...]
Piacere ... Davide, 36enne, ingegnere elettronico, disoccupato!
Ora ne conosci almeno uno. :evil:

Dai Konto non esagerare ... sono d'accordo con te su diversi aspetti ... ma che problemi di lavoro non ce ne siano è la più grande baggianata che ti ho sentito dire in questa discussione, che poi sia o meno colpa di Berlusconi se ne può discutere, ma che non ci siano problemi proprio no :KO)
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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