la Marina Militare e i suoi mezzi...
Il Futuro
Riva Trigoso, 20 luglio 2004 - Alla presenza del Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi e del Ministro della Difesa Antonio Martino è stata varata oggi presso lo stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso (Genova) la portaerei “Cavour”, commissionata dalla Marina Militare Italiana nel novembre 2000. Alla cerimonia hanno presenziato numerose autorità civili e militari, tra cui il Capo di Stato Maggiore della Difesa Amm. Giampaolo Di Paola e il Capo di Stato Maggiore della Marina Amm. Sergio Biraghi. La portaerei “Cavour”, che rappresenta un prodotto di elevata tecnologia e di eccellenza progettuale e costituisce un elemento di assoluto rilievo nel piano di rinnovamento della flotta nazionale, ha permesso a Fincantieri di consolidare ulteriormente lo storico rapporto di stretta collaborazione con la Marina. La nave, con un dislocamento a pieno carico di 27.100 tonnellate, una lunghezza fuori tutto di 244 metri, una larghezza massima di 39 metri, un’immersione di 8,7 metri e una velocità continuativa di 28 nodi, avrà un’autonomia di 7.000 miglia alla velocità di 16 nodi, corrispondente a circa 18 giorni di navigazione, che le consentirà di compiere operazioni a lungo raggio.
L’impianto di propulsione della "Cavour", con i suoi 88.000 kW generati da quattro turbine General Electric – Avio, è il più potente non nucleare realizzato al mondo negli ultimi decenni. La “Cavour” potrà ospitare fino a 1.210 persone tra equipaggio nave (451), componente volo (203), comando complesso (140), Reggimento San Marco (325), con un margine di 91 persone in situazioni particolari. La portaerei - la cui costruzione è iniziata nell’estate del 2001, con consegna prevista nel corso del 2007 - svolgerà principalmente operazioni aeree, avrà un hangar in grado di ospitare anche veicoli terrestri e sarà dotata di rampe di accesso per consentire operazioni di imbarco e sbarco di mezzi ruotati e cingolati, sia per missioni militari che di protezione civile. Potrà imbarcare tutti i tipi di aeromobili in dotazione alla Marina: elicotteri (EH 101, NH 90 e SH 3D) e aerei (AV-8B e, in futuro, Joint Strike Fighter).
Nella costruzione dell’unità rilevante è stato il travaso dell’esperienza di Fincantieri in campo mercantile, nel quale la società vanta la leadership mondiale nella costruzione di navi da crociera e di grandi traghetti. Infatti il processo di osmosi delle conoscenze duali maturate nei due comparti consente significative sinergie e rappresenta uno dei punti di forza dell’azienda. La Direzione navi militari di Fincantieri, oltre alla portaerei “Cavour”, sta realizzando per la Marina italiana due sommergibili della classe U212 A , nell’ambito di un programma italo-tedesco, e due fregate della classe “Orizzonte”, frutto di una collaborazione italo-francese.
La nave avra’ un dislocamento a pieno carico di 27.100 tonnellate, una lunghezza fuori tutto di 244 metri, una larghezza massima di 39 metri, un’immersione di 8,7 metri e una velocita’ continuativa di 28 nodi; avra’ un’autonomia di 7.000 miglia alla velocita’ di 16 nodi, corrispondente a circa 18 giorni di navigazione, che le consentira’ di compiere operazioni a lungo raggio. La “Cavour” potra’ ospitare 1.210 persone tra equipaggio nave (451), componente volo (203), comando complesso (140), Reggimento San Marco (325), con un margine di 91 unità in situazioni particolari. La costruzione e’ iniziata nell’estate del 2001. Varata oggi, la consegna della “Cavour” e’ prevista nel corso del 2007.
Nel settore trasporto leggero il San Marco, come l'Esercito, ha programmato la sostituzione dei VM-90 con i VLM (Veicolo Multiruolo Leggero).
L'IVECO DVD ha sviluppato un nuovo veicolo multi ruolo leggero idoneo a rispondere a due requisiti ritenuti fondamentali per l'impiego nelle operazioni militari del nuovo secolo: l'accresciuta protezione contro il rischio posto dalle mine (sempre più disponibile facilmente impiegabili anche da personale poco specializzato) e l'aerotrasportabilità (indispensabile per ridurre i tempi d'intervento in fronti sempre più lontani). Denominato dalla Ditta inizialmente Veicolo Multiruolo Leggero (VLM), poi Light Multiruole Vehicle (LMV) ed internamente identificato dalla sigla M65E19WM (4x4), il nuovo veicolo presenta delle caratteristiche tecniche e prestazioni decisamente interessanti tanto che esso è stato selezionato sia dal British Army che dall'Esercito Italiano per l'acquisto (l'EI, che lo ha denominato VTLM - Veicolo Tattico Leggero Multiruolo, ne riceverà 1.150 esemplari da assegnare ai reggimenti alpini, paracadutisti e genio. L'EI ha però espresso la necessità di acquistare ben 7.700 esemplari del veicolo nell'arco di dieci anni). Per aumentare la protezione dalle mine, antiuomo ed anticarro, sono stati adottate diverse soluzione tra le quali l'aumento dell'altezza da terra fino a 493 mm sotto il vano equipaggio pur mantenendo l'altezza complessiva a 1.950 mm. Per assicurare lo sfogo dell'esplosione verso l'esterno i lati del pianale sono stati arrotondati mentre sotto lo stesso non è stato posto nessun organo meccanico tale da costituire pericolo per gli occupanti sia a causa del suo movimento sia per le schegge eventualmente prodotte dall'esplosione.
Il VTLM viene proposto dall'IVECO in due versioni: quella standard da trasporto con passo di 3.500 mm (lunghezza 4.970 mm) e quella esplorante con passo ridotto a 3.200 mm (lunghezza 4.670 mm). La carreggiata è fissa per entrambe le versioni a 1.720 mm.
Il gruppo di riduzione del moto è stato posto nella parte posteriore del mezzo, sotto il cassone il quale , in caso d'esplosione viene espulso in modo da dare sfogo verso l'alto all'onda di pressione generata dallo scoppio. L'abitacolo è protetto anteriormente e posteriormente da un parafiamma così come i lati alla linea di cintura. Questa protezione, valida contro le mine antiuomo, costituisce il livello base di serie mentre risulta disponibile un apposito kit di blindatura leggero che aumenta la difesa contro il munizionamento perforante in calibro 7,62x54R.
La protezione contro le mine anticarro, da applicarsi qualora si tema tale minaccia è infine fornita da un ulteriore kit di blindatura pesante. Il montaggio dei vari kit richiede dieci ore/uomo. Le ruote sono dotate di sistema run-flat mediante l'inserimento di un anello in gomma tra il copertone ed il cerchio mentre per migliorare ulteriormente la protezione i sedili sono di derivazione aeronautica ed in grado di assorbire una certa forza d'urto applicata su di essi. L'IVECO Difesa ha anche allo studio un kit di protezione pesante, capace di resistere al munizionamento perforante da 14,5 mm.
Il VTLM può essere caricato sia sull'elicottero CH-47 (un esemplare della versione esplorante a passo corto oppure appeso al gancio baricentrico) che sull'EH-101. Previa preparazione è possibile inoltre trasportare il veicolo appeso al gancio baricentrico dell'NH-90.
Il VTLM è dotato di un tettuccio rigido in tre pezzi che, una volta smontato, può essere riposto nel cassone posteriore. Così configurato il mezzo diventa aviolanciabile con il sistema LVAD, ovvero con paracadute da carico e lancio da 3.000 piedi, oppure, previa adozione opzionale dei ganci di fissaggio per il paracadute estrattore, con il sistema LAPES a bassa quota.
Ovviamente il VTLM può essere imbarcato su tutti i maggiori velivoli da trasporto militari: un C-27J è in grado di trasportare un veicolo, un C -130J due, un C17 8, un C-141E sei e un C-5 Galaxy quindici.
La versione standard del VTLM pesa in ordine di marcia a pieno carico sette tonnellate e può ospitare quattro militari equipaggiati con ha un carico utile di circa tre tonnellate, un valore decisamente interessante tanto da essere doppio rispetto a quello dell'Hummer statunitense.
Tali capacità di carico garantiscono inoltre la possibilità di accogliere i vari kit di protezione senza influire sostanzialmente sulle prestazioni. Il veicolo è progettato per operare fuori strada per 1'80% della percorrenza. Il veicolo è spinto da un motore IVECO F1D da 136 kW (185 Hp) con coppia massima pari a 456 Nm a 1.800 giri/minuto e può essere dotato a scelta di cambio automatico a sei rapporti più la retromarcia (ZF 6HP26) o manuale a cinque rapporti più la retromarcia.La velocità massima raggiungibile è superiore ai 130 km/h. ma è anche prevista la possibilità di limitare la velocità di punta a 110 km/h per ridurre il rischio di incidenti stradali. In caso di ribaltamento (eventualità comunque assai improbabile, data la ridotta altezza del baricentro e la capacità del mezzo di superare una pendenza laterale del 40 %) l'equipaggio è protetto da un robusto roll-bar. Il VTLM può superare pendenze longitudinali dell'80 % (60 % con un rimorchio standard da 2.000 kg).