non so se è già stata riportata, ma ecco per intero l'intervista a Wester su quattroruote di questo mese
In concomitanza con i festeggiamenti del centenario dell'Alfa Romeo, Quattroruote ha intervistato Harald Wester, Amministratore Delegato di Abarth, Maserati e - dallo scorso gennaio - anche di Alfa Romeo, nonché numero due di Fiat Automobiles, per parlare di come rivoluzionerà Alfa e Maserati:
# L'impressione è che, con la Giulietta, l'Alfa si stia riposizionando: non più soltanto sport, ma abitabilità, cinque stelle Euroncap, confort, tanto confort...
"Sul confort abbiamo fatto delle ritarature piuttosto in là nel processo di sviluppo, perché sono fermamente convinto che si possa dare una caratteristica particolarmente sportiva, come l'inserimento in curva molto diretto, pur non creando una macchina ipernervosa e pur garantendo un alto livello di confort che non sia soltanto accettabile, Anzi, che sia - assieme al livello di dinamica di marcia - nella fascia alta."
# Quindi c'è questo riposizionamento o no?
"Non so se possiamo chiamarlo così, però la vostra impressione è vera.Oggi l'area di mercato delle pure sportive, della gente di auto, si sta restringendo. Quindi, non andiamo a snaturare l'Alfa; semmai, portando avanti entrambe le esigenze - sportività e praticità - il bacino dei clienti potenziali si fa più ampio, allargandosi anche a chi cerca un'ottima auto di famiglia."
# E' questo che vi spinge a fare una MiTo a cinque porte nel 2013?
"Certo. Parliamo di business: la MiTo è un'ottima macchina, però... C'è un però: se guardo la sua fascia di mercato in Europa e verifico chi compra che cosa, devo concludere che con l'offerta della MiTo attuale posso parlare a circa un quarto dei clienti di queste automobili.
Ora, se qualcuno mi chiede se rinnoverei un investimento alle stesse condizioni, direi: no. Farei una macchina in grado di rivolgersi ad una clientela potenziale molto più ampia. Ciò significa una carrozzeria anche a cinque porte, significa considerare molto di più anche un pubblico femminile, che costituisce il 40% degli acquirenti di quella fascia."
# E loro, le donne, che cosa vogliono?
"Un compromesso più bilanciato tra dinamica, confort e fruibilità. Cinque porte e anche allestimenti non così scuri come quelli della MiTo, ma più freschi e solari."
# Questo è compatibile con l'identità Alfa?
"L'Alfa Romeo non è la Ferrari o la Maserati, non posso permettermi di fare investimenti nei segmenti di grandi volumi in Europa, il B e il C, quelli della MiTo e della Giulietta, e poi far finta di essere un costruttore di nicchia. Non c'è alcun concorrente che non faccia cumulativamente almeno 300 mila auto all'anno. Soltanto con questi due prodotti."
# In tal modo il concorrente diretto dell'Alfa chi sarebbe?
"Non avrei dubbi è certamente Volkswagen. Il marchio Volkswagen, intendo. Non BMW, non Audi: Volkswagen."
# Non c'è il rischio che, con la priorità di risanare Chrysler, il focus sia sul Nordamerica e che i clienti Alfa e anche Lancia si trovino con modelli che non sono esattamente quel che cercano?
"Tutte le Alfa fino alle medie-superiori sono realizzate sulla piattaforma Compact, che abbiamo sviluppato noi, la stessa della Giulietta, che ne costituisce la prima applicazione. L'oggetto è piuttosto flessibile e complesso e permette di variare passo, lunghezza, sbalzi..."
# I modelli attesi per il 2012 sono pronti a partire, no?
"Abbiamo congelato il briefing e siamo alle prime attività di design. Non posso anticipare nulla, se non che si può applicare alla Giulia, per esempio, il discorso fatto con la Giulietta: sport e praticità."
La Suv media sarà sul pianale Compact, da cui farete anche la Jeep che rimpiazzerà Patriot e Compass? E quante pensate di venderne?
"Sì. Ma per la Jeep pensiamo a un sistema 4x4 in una variante più orientata al fuoristrada, mentre chi compra un Suv in Europa non è necessariamente così specialistico. Di Suv Alfa ne faremo 80-100 mila all'anno."
# La sensazione sull'Alfa è che abbia avuto un po' il complesso del «vorrei ma non posso»: grandi opportunità e mai risorse sufficienti per coglierle. Adesso, con il nuovo approccio, i soldi ci saranno?
"Sì, ci saranno. Ma, nell'ordine, si deve definire la realtà in cui si muove il marchio, e lo abbiamo fatto, poi impostare la direzione e anche questo è stato fatto. Adesso bisogna raccogliere decisamente di più dalla gamma che abbiamo, grazie a MiTo e Giulietta. Poi, nel 2012, avremo i lanci di Suv e Giulia, che devono portare l'Alfa a un altro livello di volumi. Solo dopo - e siamo al 2013 - arriverà la nuova Spider e magari qualche altro prodotto. I sogni bisogna un po' guadagnarseli!"
# Che bisogno c'era di una Maserati piccola?
"Premesso che non sarà così piccola, Maserati sta facendo bene con la Granturismo e la Quattroporte attuale. Quella nuova sarà pronta nel 2012 e il suo posizionamento non cambierà. Quindi, c'è spazio per un modello al di sotto."
# Che ambizioni avete in termini di volumi?
"Della segmento E, o piccola come dite voi, puntiamo a venderne circa 20 mila all'anno. Ma già con la nuova Quattroporte da sola intendiamo superare il picco finora raggiunto dall'intera marca, cioé 8-9 mila unità."
# E come se il posizionamento non cambia?
"Oggi la Quattroporte ha un solo motore, il V8 nelle varianti da 4.2 e 4.7 litri. Quella nuova avrà due motorizzazioni e la versione d'ingresso sarà più accessibile."
# Sì, quella con il V6 Pentastar di Chrysler...
"Ma di quel motore non resta praticamente niente, se non il basamento. Lo stiamo rifacendo tutto, con un grosso investimento: sarà biturbo, erogherà più di 400 CV. Un motore sofisticato che Maserati avrà in esclusiva."
# La Quattroporte prenderà anche il V6 turbodiesel VM?
No, non ci sarà sulla Quattroporte. Ci sarà un turbodiesel su quella che voi chiamate piccola o Maseratina.
# E saranno entrambe su base Chrysler C300?
"Basta con questa storia! Le comunanze tra una Maserati e una Chrysler sono infinitamente minori di quelle, per intenderci, tra una Bravo e una Delta. La Maserati vive su un suo propulsore, un suo cambio, sospensioni, dinamica di marcia... "
# Corsa all'elettrico: Fiat sembra in grave ritardo.
"Sapete quante elettriche sono state vendute l'anno scorso a livello globale? Duemilacento. E dovrebbero avere un impatto sul nostro business? Fa ridere, sono sciocchezze!"
# Perché avete fatto la 500 elettrica, allora?
"Per un'esigenza americana: entro il 2012 ogni costruttore deve presentare qualcosa a «zero emission». In sostanza, hanno deciso di premiare chi porta le emissioni dallo scarico alle centrali termiche! Se teniamo conto del mix con cui viene prodotta l'energia in Europa, si avrà un punto di pareggio, in termini di emissioni di CO2, dopo 28 mila km, in America dopo 50 mila. E se voglio affondare il pianeta devo elettrificare la Cina! Da loro - finché produrranno l'energia da centrali termiche, in prevalenza a carbone - un'auto elettrica emette (sempre considerando tutta la filiera) 195 grammi di CO2 al km!"
# Però è vero che il rendimento di un motore termico non potrà mai essere portato oltre certi limiti...
"Vero, il rendimento termico di un motore a combustione è solo del 40%. Però c'è una buona notizia: quello effettivo oggi è del 20% circa. Quindi c'è spazio per avvicinare il rendimento reale a quello teorico. Immaginate una Giulietta con un bicilindrico a metano turbo: avrebbe prestazioni di tutto rispetto."
# Quanti CV?
"Centocinque. Andrebbe che è una meraviglia!"