Alfa Romeo: modelli e programmi futuri. discutiamone

# Però è vero che il rendimento di un motore termico non potrà mai essere portato oltre certi limiti...
"Vero, il rendimento termico di un motore a combustione è solo del 40%. Però c'è una buona notizia: quello effettivo oggi è del 20% circa. Quindi c'è spazio per avvicinare il rendimento reale a quello teorico. Immaginate una Giulietta con un bicilindrico a metano turbo: avrebbe prestazioni di tutto rispetto."

# Quanti CV?
"Centocinque. Andrebbe che è una meraviglia!"

ma che siamo su scherzi a parte??? ahhahahah

:ubriachi)

105 cv fanno ridere altro che prestazioni di tutto rispetto..... senza contare che metano peserebbe almeno 100 kg in piu'....

poi, chi vuole il metano non gli importa un azzo di alfa gli va bene la panda... anzi gia' costa troppo, si piglia una stilo multivagon 1.6 di 5 anni a 2000 euro e se la trasforma aftermarket !!

:lol: :lol:

:muaha)
 
vexator":32tfkj9p ha detto:
che dire, mi auguro una prematura morte di Wester :D

Che tristezza, anche fosse uno scherzo. Ma non sei lo stesso vexator che " la vita di tutti ha lo stesso valore, anche del peggior stupratore" ? :sic) :sic)
Parla di alfa che è meglio, va...
 
Il FUSI":3gp32kgr ha detto:
yugs":3gp32kgr ha detto:
Il FUSI":3gp32kgr ha detto:
Avevo maglietta nera con logo Alfa disegnato dietro, occhiali da sole GTA e un borsello Gucci ahahahahahaah.

Lapo coi capelli corti in pratica? :scratch) :p

Ma anche no! Io gli accostamenti di colore, nel vestire, li so fare secondo la MIA classe....
Diomio, che voglia di 6 cilindri......... altro che Brere I.I


Fusi, se ti fai un make up accurato per assomigliare a garfield/lapo ed inizi a sbagliare qualche congiuntivo secondo me fai la tua porca figura... :lol:
 
Quando mesi fa dissi che lo ziofester pensava a giuliette a metano in pochi ci han creduto. Contenti ora?
Aahahaha

ma quest'uomo cosa usa tutti i giorni? Una panda a metano di quelle che su per la Cisa rompono le palle impallate a 80 perché di più non fanno?
Cioe da uno così mi posso aspettare che consideri chissà come il marchio marmittaro cianciando di essere nell'olimpo dei costruttori. D'altronde per lui less is more, ma sempre less caro ziofester è.
E ricordate quando poche settimane fa parlavo di rientro di Ferrari in orbita Fiat e da li pensavo partissero i mal di pancia di monteprezzemolo?
Bene allora se monteprezzemolo pensa che alfa sia stato un errore ottimo... Essendo ancora uno che mantiene voce in capitolo venda Alfa, usa i soldini per tenere Ferrari fuori dalle grinfie di ziofester che ne guadagnamo tutti.
Poi maglioncino e ziofester se ne vadano pure in America, che tanto gli piace, a fare i cardenzoni a basso costo che tanto amano.
Perintanto ci vanno senza alfa che senza mezzi termini quando in USA han sentito ciancie tipo "mito in USA" gli han riso in faccia. Questi mi sa che son come lancia son passiti e manco lo sanno....
Non è mica facile far l'aceto....
 
MAD147":3jf3zg7c ha detto:
vexator":3jf3zg7c ha detto:
che dire, mi auguro una prematura morte di Wester :D

Che tristezza, anche fosse uno scherzo. Ma non sei lo stesso vexator che " la vita di tutti ha lo stesso valore, anche del peggior stupratore" ? :sic) :sic)
Parla di alfa che è meglio, va...

esiste un detto che dice: la pazienza anche lei ha un limite. Questi due, il capo supremo e il suo "ti dico quel che vuoi sentirti dire", han detto troppe stronzate e son andati troppo oltre la decenza.... I deliri di onnipotenza creano problemi anche, alla lunga, presso quelli più pazienti o miopi.
 
Ocio che adesso arrivano le Ferrari a metano e con il bagagliaio!
questo non capiterà mai...la ferrari è la supercoccolata di casa fiat...assieme alla maserati....non scherziamo...mica sono marchi senza storia come l'alfa eh

augurare la morte a wester no ma il fallimento della fiat si :asd)
con cessione dell'alfa a chi vuole investire per rilanciarla veramente
per montezuma il nostro marchio vale quanto la zastava :asd)
 
Leo, qua il punto è un altro. La morte non si augura, è una cosa oscena. Manco se si tratta del krante ciampellano ti korte ti minchionne... ;)
 
Il FUSI":3rsv3di9 ha detto:
AlfaMatte":3rsv3di9 ha detto:
FUSI eri tu a Novegro ieri verso le 12:00 in maglietta nera?
Se si ci siamo incrociati, tu uscivi dalla fiera io entravo, mi sembravi un po' incaxxato allora non ti ho rotto le scatole, poi forse non eri manco tu ahahah!

Comunque a me è piaciuto molto Novegro!S'inchiappetti da sola la Fiat se non ha gradito.

Uhm..... si ci sta.
Avevo maglietta nera con logo Alfa disegnato dietro, occhiali da sole GTA e un borsello Gucci ahahahahahaah.
Non ero proprio per la quale in sti due giorni..... però potevi pur salutare.
Sai che il Fusi ha una forma spesso incazzosa ma poi nella sostanza non è cattivo....... :clap) :clap) :asd)

Ahhhhh cavoli lo sapevo che eri tu!!!
Ho pure detto ad alta voce:" toh il FUSI", ma poi vedendo che non eri di buon umore ho detto che forse non eri in vena e non sapevo manco se eri tu ahah.
La mia ragazza che mi fa "scusa come si chiama quello??" ahahahah!
Dai almeno ho visto che esisti e non sei solo una entità nascosta dietro un monitor e una tastiera!

Metto un po' di foto nella sezione raduni, ciaoo fine OT
 
MAD147":3hsyn7xe ha detto:
vexator":3hsyn7xe ha detto:
che dire, mi auguro una prematura morte di Wester :D

Che tristezza, anche fosse uno scherzo. Ma non sei lo stesso vexator che " la vita di tutti ha lo stesso valore, anche del peggior stupratore" ? :sic) :sic)
Parla di alfa che è meglio, va...

veramente parlavo non di morte fisica o biologica che sia, ma di dipartita "politica-lavorativa" come i suoi predecessori (anche se alcuni meritavano di "vivere"). Mah! per me era scontato. Cercherò in futuro di non sopravalutare il mio lettore.
In ogni caso la tua malafede e la tua vaga vena maliziosa è stata più decisiva rispetto alla riflessione che ti contraddistingue da moderatore. Tuttavia, anche se avessi inteso la morte biologica era chiaramente una battuta (le cattiverie su wester non si sprecano in questa discussione). Ti invito di fare un po' una ricerca nella cronologia dei miei messaggi, troverai sicuramente anche la frase su merchionne: "che Dio lo abbia in gloria"
 
Ma infatti i nostalgici Alfa Romeo sono d'appertutto e sono tanti, è inutile girarci attorno. :nod) :nod) :nod)
E se ci sono un motivo ci sarà, anche alla luce delle ultime dichiarazioni su un'Alfa che deve scordarsi la concorrenza di Audi e BMW a favore di uno scontro con VW (e scusatemi, ma 'sta cosa proprio non riesco a digerirla), o dell'idea di una Giulietta con un minipimer bicilindrico a metano nel cofano; segno che forse queste idee di sviluppo nei confronti di Alfa tanto azzeccate non sono se perplimono più di una persona, più di quattro gatti messi in croce... :ka) :ka) :ka)


Comunque ho trovato un interessantissimo (a mio parere) articolo di omniauto.it datato 24 giugno 2010 riguardo il compleanno di Alfa Romeo e sul suo futuro prossimo ( http://www.omniauto.it/magazine/12772/a ... o-prossimo ); e anche in questo caso mi pare che comunque mi pare ci sia qualche critica nemmeno tanto velata sulla gestione del Biscione da parte di Fiat...

'Ancora cento di questi giorni, ma, per favore, non cento di questi anni, almeno non come gli ultimi. Se l’Alfa Romeo potesse davvero spegnere le candeline in occasione del suo primo secolo di vita, non potrebbe davvero augurarsi che gli anni a seguire della propria vita assomigliassero agli ultimi dieci, dominati da una serie di errori e da diversi cambi di rotta, all’inseguimento di traguardi di vendite e strategici puntualmente mancati e segnati altrettanto puntualmente da vari cambi di guida alla sua conduzione. Diciamocelo con sincerità: l’Alfa Romeo non è mai davvero rinata, nonostante gli annunci di Sergio Marchionne e degli uomini da lui scelti per riportarla al livello cui potrebbe ambire per la sua storia e la forza del suo marchio, ovvero al pari dei costruttori premium tedeschi.

TRA OCCASIONI MANCATE E RIPENSAMENTI
Alfa che torna in America e alla trazione posteriore, Alfa pronta a tirare fuori modelli con prestazioni superiori alle sue concorrenti e che vende almeno 300mila auto all’anno. Sono stati questi i tormentoni che si sono susseguiti negli ultimi anni e ai quali i vari Antonio Baravalle, Luca De Meo e Sergio Cravero non hanno saputo dare attuazione con fatti che fossero eloquenti per quantità e per qualità piacessero allo stesso Marchionne. Per non parlare dei dubbi legati al nome che hanno segnato il battesimo della Giulietta, pensata come 149, nata Milano, ma poi ribattezzata in fretta e furia. Oppure delle occasioni mancate come il SUV compatto derivato dal concept Kamal che poteva nascere quando l’unico concorrente sarebbe stato la BMW X3 o il motore Diesel V6 3 litri prima sviluppato con GM e VM e poi messo in ghiaccio in attesa di tempi migliori. Per non parlare dell’Alfa Romeo 159, sviluppata su un pianale che doveva servire per molti modelli Fiat e GM e invece fa da base solo a Brera e Spider (che non passeranno certo alla storia); ha avuto bisogno di un paio di rivisitazioni per perdere almeno parte del suo eccessivo peso ed essere infine accantonato in attesa del modello che dovrebbe sostituire la 159.
NIENTE AMMIRAGLIA
Notizie non pervenute infine per quanto riguarda l’ammiraglia, dopo che la 166 è stata accompagnata alla pensione e per gli accordi che avrebbero dovuto portare la produzione e la vendita del Biscione in Cina. Così, mentre gli altri non ce la fanno a star dietro al boom del paese più popoloso al mondo, per l’Alfa si è persino parlato di scorporo e vendita, ipotesi puntualmente smentite. E neppure la MiTo è riuscita a dare un impulso a livello di vendite tale da cambiare il segno sostanziale di un marchio che gode ancora di una notorietà enorme anche dove manca da decenni. L’Alfa Romeo insomma rimane ancora un simbolo di sportività anche se al suo interno è essa stessa che ha abbattuto i suoi simboli, abbandonando prima il Portello, poi Arese e infine anche Pomigliano.
UN FUTURO PREMIUM
Di fronte alle famose 100 candeline, l’Alfa Romeo si chiede cos'è diventata, dove si trova e soprattutto che come si riscatterà sotto la guida di Harald Wester. In occasione dell’Investor Day tenutosi lo scorso 21 aprile a Torino, ad Alfa Romeo è dedicato in modo specifico il quarto dei 6 pilastri che recita così: impegno a sviluppare Alfa Romeo come marchio premium in tutta la sua gamma attraverso la crescita in Europa e il ritorno in Nordamerica. Parole non dissimili dal passato. Ma vediamo che cosa riserva il futuro nel dettaglio.
GIULIA
Cominciamo dalla fascia mediana dove la 159 lascerà lo spazio alla Giulia, nata stavolta da un pianale più leggero progettato in Italia e derivato dal Compact che ha debuttato sulla Giulietta. Su questa vettura, prodotta in Italia nello stabilimento di Mirafiori, Marchionne ha messo la bandierina a stelle e strisce perché sarà questo probabilmente il modello che segnerà il ritorno dell’Alfa negli Stati Uniti. Ci sarà ovviamente anche la versione Sportwagon (ma solo per l’Europa) e per i motori la gamma ruoterà intorno al nuovo 1750 con distribuzione MultiAir, ma ci sarà a disposizione anche il 2,4 litri di derivazione Chrysler al quale Fiat Power Train ha lavorato tanto per ridargli nuova linfa. Per il Diesel ci sarà il già noto 2 litri accanto alla possibilità che venga scongelato il già citato V6 3 litri. Quel che è sicuro è che il 5 cilindri 2.4 prodotto a Pratola Serra non è più in grado di reggere il passo in termini di prestazioni ed emissioni. Questo vuol dire che l’Alfa Romeo non solo non affiderà il proprio ritorno degli USA alla sua nuova ammiraglia, ma quest’ultima è addirittura sparita dai piani. Dunque la questione, come anche OmniAuto.it si chiedeva nei mesi scorsi, se avrà o no la trazione posteriore è tagliata alla radice. Un cambio di strategia radicale che i ben informati dicono dovuto all’arrivo di quella che nei piani viene definita Maserati E High End. Quindi non sarà una vettura col Biscione a sfidare le varie Audi A6/A7, BMW Serie 5 (e forse Serie 8) e Mercedes Classe E/CLS, ma una con il Tridente, più piccola della Quattroporte e che avrà pianale e motori di derivazione americana, visto che per il primo si prenderà la scocca della Chrysler 300C rivisitata e per i secondi si attingerà alla nuova famiglia dei V6 Phoenix per i quali sono previste varie configurazioni con potenze oltre 400 CV. Dovrebbe esserci anche un V8, ma non è certo che sia il solito di derivazione Ferrari. Anzi, ci si chiede se una Maserati pensata in questo modo abbia ancora senso produrla in Italia. Ma si tratta di una questione che non riguarda direttamente l’Alfa Romeo. Tuttavia la complementarietà sarà fondamentale a livello commerciale, soprattutto in Nordamerica e favorirà la costruzione di una rete di concessionari sul quale sarà issata la bandiera tricolore, in grado di vendere entrambi i marchi senza dare adito a sovrapposizioni di alcun genere.
UNA NUOVA SPIDER
L’Alfa Romeo andrà poi a eccitare la nostalgia degli americani con un nuova Spider il cui debutto è previsto nel 2013 e che il piano rappresenta in modo ambiguo perché la sagoma ha sia la colorazione che ne indica la derivazione da un progetto industriale italiano come la Giulia, sia la derivazione da un progetto americano come altri due nuovi modelli che vedremo tra poco. I ben informati dicono che sarà una due posti secca a trazione posteriore. Potrebbe essere dunque anche lei derivata dal pianale della LX della 300C opportunamente accorciato oppure prendere l’architettura della Dodge Viper che – vale la pena ricordarlo – ha dalla sua un struttura da vera sportiva, capace di ospitare il mastodontico V10 8.4 che trabocca di coppia e cavalli, garantendo leggerezza e compattezza tale da poter avere una vettura che oggi non supera i 4,5 metri di lunghezza e potrebbe essere facilmente accorciata. A questo proposito, i primi segni potrebbero essere quelli visti sul concept 2uettottanta presentato da Pininfarina all’ultimo Salone di Ginevra. Nessuna decisione infine sul sito produttivo.
UN'ALFA SUV
Ma il capitolo più innovativo sarà quello a ruote alte. Alfa Romeo infatti si prepara ad avere in gamma non uno, ma due SUV, entrambi derivati da piattaforme americane fornite da Jeep, con tutto il bagaglio di conoscenze che il marchio americano ha in questo campo. Il primo, previsto già nel 2012, sarà un crossover compatto dalle caratteristiche decisamente sportive che riprende nel concetto proprio quella Kamal le cui potenzialità non furono allora comprese. Il secondo è invece previsto per il 2014 e avrà dimensioni medio-grandi, dunque assimilabile alla nuova Grand Cherokee, ma con un’impostazione nettamente più stradale e motori più potenti. Qui torneranno utile le altre versioni del V6 Phoenix, alcune con MultiAir, iniezione diretta e doppio turbocompressore. Tralasciando quella 3 litri da oltre 400 CV destinata alle auto stradali, ce n’è un’altra da 370-380 CV che potrebbe fare proprio al caso del nuovo SUV Alfa, magari accoppiata con il cambio automatico 8 rapporti di origine ZF che Chrysler si appresta a produrre proprio dal 2013. È molto probabile che entrambi questi modelli vengano prodotti in Nordamerica.
SPORTIVA SI', MA SECONDO I DESIDERI DEL MERCATO...
La sportività dunque rimarrà, ma sarà declinata secondo quelli che sono i desideri del mercato, in particolare quello americano dove l’Alfa da qui al 2014 si gioca davvero tutto e dove vuole portare tutto, compresa la MiTo rinnovata nel 2012 per la quale è prevista anche la versione a 5 porte, pensata proprio per il pubblico d’Oltreoceano e che sarà prodotta in Canada. Stessa sorte avrà la Giulietta in occasione del primo restyling previsto per ora nel 2014. Per quell’anno dunque tutta la gamma Alfa Romeo sarà disponibili sui due lati dell’Atlantico. Cosa succederà invece sui mercati emergenti è presto per dirlo. Gli accordi fatti con Chery e SAIC sono praticamente falliti o rimandati sine die, quello con la Gac (Guangzhou Automotive Company) partirà nella seconda metà del 2011, ma l’esperienza dimostra che mandare a regime un’alleanza con aziende cinesi presenta molti rischi e richiede tempo.
UN'ALFA ROMEO INTERNAZIONALE
Ma cosa rimarrà allora dell’italianità di Alfa Romeo? Di sicuro il brand ha perso la sua milanesità presente nel marchio stesso (il biscione è l’antico stemma dei Visconti e la croce quello della città di Milano): il Portello è un lontano ricordo, Arese offre una visione spettrale. Ma ha perso anche la sua napoletanità, dovuta alle origini partenopee del fondatore Nicola Romeo e allo stabilimento di Pomigliano, dove l’Alfa ha prodotto le sue auto a trazione anteriore dal 1971 fino alla fine del 2009, sul quale Fiat ha piani ambiziosi, ma la cui attuazione è quantomeno problematica per le note vicende che sono sulle prima pagine in questi giorni. Sarà dunque una Alfa Romeo più internazionale, sicuramente italiana agli occhi degli stranieri meno per quelli degli italiani, meno sportiva e tradizionalista con l’obiettivo categorico di guadagnare quel successo che, al di là dei consensi ottenuti per lo stile delle sue vetture, non c’è mai stato a livello commerciale in modo stabile e redditizio. Si tratta in definitiva di un ultimo appello che suona più o meno così: se vuoi mantenere il tuo passaporto italiano, devi dimostrare di essere capace di viaggiare nel mondo e portare i soldi a casa. Fuor di metafora: il momento di fare i numeri è questo, altrimenti vendita o addio al marchio. Il mondo dell’automobile non può più vivere di nostalgie e occorre avere un futuro. Questo vale anche per l’aristocrazia dell’auto della quale Alfa Romeo sicuramente fa parte, ma che non giustifica più l’esistenza di un marchio.

Auguri quindi Alfa Romeo per i tuoi 100 anni, ma soprattutto per questo importantissimo quinquennio che deciderà il tuo destino'
.
 
PaoloXP":1nq222yw ha detto:
Io sono stato sabato davanti al castello e ho fatto anche un giro intorno al "circuito cittadino" c'erano talmente tante auto che venivano parcheggiate sull'erba ai bordi delle strade, in viette secondarie e in tripla fila!

Poi c'è stata la "sfilata" e, come già riportato da qualcuno, lo speaker scazza la 166 con la 164! Non potevo crederci...! :mad2)

Appena posso, posto qualche foto di quella giornata... sembrava di essere tornati indietro nel tempo che tutte quelle auto d'epoca che giravano nel traffico!


Ecco le foto...

viewtopic.php?f=6&t=110986&p=2594997&sid=6b3ef8310a74d8fdac91a4fee7967c9d#p2594997
 
MAD147":2gcegolo ha detto:
Leo, qua il punto è un altro. La morte non si augura, è una cosa oscena. Manco se si tratta del krante ciampellano ti korte ti minchionne... ;)

Mad, ma io l'ho presa come una boutade....... dai sì che facciamo discorsi seri, che ce la prendiamo a cuore sta Casa (che se fossero tutti come noi in azienda l'usciere si metterebbe a controllare la pulizia delle suole di chi entra perchè non si sciupino i marmi dove magari è passato Busso al tecnico) ma non ho mai creduto che augurasse la morte fisica.
 
Di piani di prodotto ne ho seguiti boh, ho perso il conto.
Si è fatto poi forse UNO dei modelli sempre annunciati nei "programmi biennali o quinquennali".
Se c'è un piano pericoloso, e che vorrei proprio naufragasse, è questo dei "minimalisti" Marchionne e Wester.
Automobilismo dovrebbe sapere che non per scelta di De Meo o Cravero il tutto è andato a ramengo, ma per la stessa essenza che è il capo.
Sino a che c'è lui, al massimo ci si puppa la PandAlfa. Il resto sarà roba più o meno rumentosa, che di italiano ha niente e, se dobbiamo valutare quello che si perde per strada fra concept e realizzazione (leggasi Mito, leggasi Giulietta), non ha manco sto chissà che gusto.
L'unica strada, e lo dico + aziendalmente che da appassionato, è veramente la cessione.
Perchè io onestamente non vedo come si possa pretendere di snaturare ancora una volta l'Alfa, portandola a livello generalista iso discount ma pretendendo prezzi NON da discount, nel giro di pochi anni. Pochi anni perchè maglioncino le rese le vuole subito.
E va bene che rispetto a fare macchine serie queste costan meno e il break even lo raggiungi prima ma.... sei sempre un player di rincalzo, che non ha una solida tradizione, non esprime niente, e il confronto con un passato recente mica encomiabile ti vede soccombere. Cioè non sei un ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso! di niente, vali via via come un coreano, e il marchio premium diventa un peso e non un "motivo" per vendere le tue sinergiche vetture.
Ancora una volta sono fuori dal mercato, poi con Giulia che è dimensionalmente peggio di Mondeo vorrei sapere in USA che facciata vanno a prendere. Ah beninteso: sviluppando poco perchè less is more.
Non conosco la storia di Kia o di Hiunday, ma temo che loro siano partiti da meno e abbiano lavorato di più. E son rimasti dei generalisti.
 
AlfaMatte":1k9e1pqa ha detto:
Dai almeno ho visto che esisti e non sei solo una entità nascosta dietro un monitor e una tastiera!

Belin mi do una toccatina.... visto che quà dentro si parla di dipartite, Iddio l'abbia in gloria eccetera, hai visto mai....

Ahahahaha cmq sì esisto, esisto..... ma sempre + ibernato nel mio eremo.
 
Io vorrei propormi come AD di Alfa Romeo, tanto penso di capirne di motori e soprattutto di target ALFA più di questo crucco e dei suoi due compari marpionne e montescemolo.
Illustro i miei piani innanzitutto evitare di considera l'Alfa un marchio premium alla ricerca della competizione con i crucchi, ma di (ri)trasformare l'ALFA in un marchio quasi solo ed esclusivamente sportivo.
Come?
Abbiamo la 8C sia Coupè che Spider?
Allora facciamo la 6C con le medesime caratteristiche ad un prezzo ovviamente molto più basso e con più mercato.
Dopodichè realizzare la "piccola" sportiva 4C.
E quindi si rimpiazzano Brera e Spider, la prima con 6C e 4C la seconda con un nuovo DUETTO (sai che auto era mio caro Wester?) bello sportivo, leggero e performante come una TVR o una Lotus (potremmo sfruttare sinergie con questi due marchi di barchette inglesi) e magari una piccola Coupè come è stata l'Alfa GT (che fin quando era in vita dominava il mercato del segmento).
Infine realizzerei come top di gamma su grande scala anche la TZ3 con le prestazioni mostruose della concept del crucco da piazzare anche nel motorsport.
Se ci sono soldi per un pò di lusso realizzerei una ammiraglia di "nicchia" per competere con l'A8 e l'odiata Serie 7 mentre eviterei di fare SUV che NON rientrano per niente nel DNA ALFA ROMEO.
Ah dimenticavo, MiTo e Giulietta come auto di bassa carature ma con motorizzazioni toste oltre quelle attuali aggiungerei V6 aspirati e turbo per le versioni GTA.

Che ne dite?Posso candidarmi al posto di questo incompetente fiattaro?
 
Il FUSI":1v41yrj6 ha detto:
...che se fossero tutti come noi in azienda l'usciere si metterebbe a controllare la pulizia delle suole di chi entra perchè non si sciupino i marmi dove magari è passato Busso al tecnico...
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
Grandissimo Fusi!!!
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Il FUSI":1v41yrj6 ha detto:
Perchè io onestamente non vedo come si possa pretendere di snaturare ancora una volta l'Alfa, portandola a livello generalista iso discount ma pretendendo prezzi NON da discount, nel giro di pochi anni. Pochi anni perchè maglioncino le rese le vuole subito.
Di primo acchito mi sembra che stiano facendo la stessa cosa che VW provò a fare con Seat alla fine degli anni '90 inizio 2000 (tra l'altro fallendo), però al contrario. E cambiando l'ordine dei fattori il risultato ho paura che non cambierà affatto.
Se non ci sono riusciti a trasformare un Marchio generalista in sportivo, per quale motivo dovrebbe avere successo il trasformare un Marchio sportivo in generalista?
 
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