bt":145jekyn ha detto:
Ma la Giulia normale? Non è che quel 99% di potenziali clienti che guardano le M3 sulle riviste ma poi si comprano il 320d della Giulia quando esce in concessionaria si saranno già scazzati perchè a forza di presentarla con un anno e forse passa di anticipo è già vecchia?
La macchina si è vista, in realtà, e solo nella versione top, prima dell'estate.
Siamo a settembre e credo che prima dei 12 mesi dalla prima presentazione pubblica ci saranno vetture in giro.
Non essendo di primo pelo, ricordo i 365 giorni di martellamento per la classe A di Mercedes (che non li pose al riparo dei ribaltamenti ed affini, forse potevano lavorarci in sti 365 giorni).
Personalmente non farei passare + di sei mesi dalla preview di una vettura nuova alla consegna dei primi esemplari, ma è pur vero che la fiat non viene gestita con la mia ottica.
Io non avrei buttato il know how necessario pure a ridurre tempi, lavorando sul "già pronto" e magari "già in produzione", loro si.
Inoltre c'è la furia di far vedere la roba, come ci fu la furia di far vedere a ginevra le prime 159 preserie (e pure la brera, che fino all'anno dopo non si è vista su strada).
A tot cause corrispondono tot. effetti.
In merito alla "aspettativa" o alla "percezione" di superficiali o meno, la maggior parte della gente pensa principalmente a campare, cosa che in sto Paese ultimanente da da pensare anche se non si han pretese iperuranee, e le auto beh, si, passione puoi averne, ma un po' di "sticazzi" alla romana maniera viene a tutti.
Quindi la macchina verrà pesata come macchina, anche perchè alla fine è una macchina, e chi la comprerà la comprerà da compratore di macchine, non come compratore di un oggetto da tenere in vetrina e scrutarne pregi e difetti con la lente di ingrandimento (forse solo la Q.Verde di inizio produzione farà questo tipo di "fine"). Il vero segreto della vettura di prestigio o richiesta o che fa moda o desiderabile è appunto quello di esser un prodotto che, gradito a "chi ne sa", sia gradito anche a chi "crede di sapere" oppure non sa ma vuole quel prodotto che ha "chi ne sa" o chi "fa moda".
Perchè non credo proprio che le 316d comperate come auto aziendali da qualcuno che ancora oggi ha la company car a budget ridotto siano in mano a persone che han guidato la M3, o che ne hanno una nel proprio garage. Però la M3 in testa esiste, 40 anni di serie 3 in testa esistono, e il resto va di conseguenza.
Ora, tutti questi sistemini funzionano in cervelli che siano "orientati" all'automobile, e possono o meno tener conto degli aspetti secondari (azienda, simpatia di marchionne, musei, stabilimenti chiusi, stabilimenti aperti, occupazione, Fiom e via discorrendo). E' chiaro che se uno degli aspetti secondari diventa, che sia chiaro o meno, L'aspetto principale, qualsiasi auto anche quella sognata o "desiderata" nelle discussioni da bar o da forum non andrà mai bene.
E' comodo pensarla così specie per chi non ha la forza, o la mentalità o la voglia, di produrre comunque qualcosa di valido che vada oltre il "tanto che sia". E la cantilena del "tanto non va mai bene niente a certuni" in fiat c'era, eccome, e tutti i torti non gli si possono dare.
Da qua a pensare che semmai non andava bene per errori dell'azienda evidentemente il passo era troppo lungo, ma è pur vero che alla fine se produci auto le devi vendere e star in piedi, il resto è un corollario. E di fronte ai sordi si smette pure di parlare, si risparmia fiato.
Sembra un voler inventare una leggenda, ma così non è, il dire che alla fine 952 è legata al museo ove è stata presentata. Perchè sì come il museo rinnovato ha originato rifiuti "a prescindere", senza magari averci messo piede, o ha riscosso grande successo presso il visitatore xyz che era a milano per expo (e sapeva una pippa che esisteva da 40 anni sto museo) - e con tutte le gamme intermedie di valutazioni - questa macchina ha originato e originerà cose simili.
Il museo, seppur ridotto nel numero di esemplari esposti e che si spera venga sempre implementato e mai + abbandonato, porta cmq una veste moderna e attuale, ovviamente + adatta al visitatore che allo studioso smaliziato e competente. Che tuttavia non entra in un posto dove non si capisce niente di Alfa, o dove trova esposte le auto della concessionaria con giusto il tabellone "caratteristiche tecniche e dotazioni di serie". Ovviamente per il museo si sta sempre sul "chi va la", alla finestra, attendendo, con serenità ed attenzione, tanto a "ritirarsi" dalla finestra e guardar altro si fa sempre a tempo......