Pazzesco, questa Giulia è una medicina per il buonumore. Durante la giornata mi capita di pensarci cosi, senza un motivo preciso e sorrido.
Ma che regalo ci hanno fatto? Non si può dire che non abbiano ascoltato tutte le le lamentele e l'insoddisfazione latente degli alfisti ormai rassegnati a ricordare il cuore che batte.
È un cazzottone nello stomaco. Questi non vedevano l'ora di dirci che la pensavano come noi. Anzi, molto di più!
Non immaginavo davvero potessero progettare e realizzare tanto. L'eccellenza ingegneristica e stilistica italiana coalizzata a sbaragliare chiunque. Sono orgoglioso di questa Alfa come l'avessi disegnata io.
Perché puoi anche guidare un triste Multivan ma se sei cresciuto sballottato sul sedile posteriore di una Giulia col Biscione sul montante, ricorderai bene la cuffia a panettone del cambio.. Quel pomello in legno che sbiadiva sul bianco, le scritte Veglia Borletti, i tasti sottili del clacson lungo le razze marchiate Hellebore e quella scritta in metallo sul cruscotto in un corsivo strano che ti sembrava dire "Luper", la stoffa grigia, la vernice melanzana, l'ululato con la lancetta ai 200.
Puoi anche guidare un triste Multivan ma se quell'omone barbuto ti ha fatto crescere su una Giulia Super, sei Alfista.
Ma che regalo ci hanno fatto? Non si può dire che non abbiano ascoltato tutte le le lamentele e l'insoddisfazione latente degli alfisti ormai rassegnati a ricordare il cuore che batte.
È un cazzottone nello stomaco. Questi non vedevano l'ora di dirci che la pensavano come noi. Anzi, molto di più!
Non immaginavo davvero potessero progettare e realizzare tanto. L'eccellenza ingegneristica e stilistica italiana coalizzata a sbaragliare chiunque. Sono orgoglioso di questa Alfa come l'avessi disegnata io.
Perché puoi anche guidare un triste Multivan ma se sei cresciuto sballottato sul sedile posteriore di una Giulia col Biscione sul montante, ricorderai bene la cuffia a panettone del cambio.. Quel pomello in legno che sbiadiva sul bianco, le scritte Veglia Borletti, i tasti sottili del clacson lungo le razze marchiate Hellebore e quella scritta in metallo sul cruscotto in un corsivo strano che ti sembrava dire "Luper", la stoffa grigia, la vernice melanzana, l'ululato con la lancetta ai 200.
Puoi anche guidare un triste Multivan ma se quell'omone barbuto ti ha fatto crescere su una Giulia Super, sei Alfista.