Inizio riportando pari pari estratti del commento di Car and Driver, ormai la mia rivista preferita di auto, senza peli sulla lingua, nemmeno nei confronti dei prodotti di casa loro, anglosassone nello spirito e nella sostanza. E distantissima dalle cose di casa nostra, l'Italia:
"the Giulia has styling reminiscent in many ways of vehicles from BMW, Jaguar, and even cousin Maserati"
"Alfa is quoting a power-to-weight ratio of 6.6 pounds per horsepower for the Quadrifoglio, which translates roughly to a 3325-pound curb weight. Note: Italians often weigh their cars without fluids—or perhaps on the moon—to make them seem much lighter than they are. We’ll wait to pass out any laurels until we weigh the Giulia ourselves."
"the Quadrifoglio’s windows revealed a Mazda-like interior with a leather-wrapped instrument panel."
"we’d wager that the 503-hp Giulia Quadrifoglio will require somewhere in the neighborhood of $75,000. At the other end of the spectrum, we’re guessing that the four-cylinder version will check in at just under $40,000 and the non-turbo V-6 at about $50,000. In the highly competitive entry-luxury sports-sedan class, Audi, BMW, Lexus, and Cadillac just might want to keep an eye on the Giulia." (nota, i prezzi in euro saranno simili numericamente, perchè da noi c'è l'iva al 22 e i loro prezzi sono al netto delle tasse)
Poi io personalmente sull'estetica mi farò un'idea definitiva solo vedendola. Ma sin da oggi posso dire che non è male, ma mi aspettavo di più. Soprattutto mi aspettavo che richiamasse maggiormente l'Alfa Romeo, non la BMW. Sembra davvero troppo una BMW, e non solo per le immagini scherno che già girano su internet che la ritraggono come una BMW.
Sugli interni simil Mazda tu (davide) sei stato il primo, e non mi aspettavo di vederlo così esplicitato su Car and Driver.
Non mi piacciono i fari anteriori, brutti. Lo scudo è troppo largo, non è fine. I fari posteriori non sono da Alfa. Cosa vuol dire omaggio a maserati? La fiancata è presa pari pari dalle BMW, troppo.
I volumi invece sono bellissimi, vista soprattutto dalla 3/4 posteriore. L'abitacolo è persino più arretrato che sulle BMW. Da alcuni scorci anche il frontale non è male.
Ma la 156 è distante anni luce, e anche la stessa 159 è per molti aspetti superiore. Peccato.
Qui si vede la mancanza di una firma importante del design italiano, che su un'Alfa di queste dimensioni a trazione posteriore (dopo questi decenni di anteriore), avrebbe fatto carte false per fare il proprio capolavoro di fine carriera. Non so, non solo de Silva, ma Egger, anche Giugiaro....aspetta, no, li hanno lasciati andare tutti alla volkswagen a disegnare scatolette del tonno...
Anche la pininfarina forse qualcosina poteva fare....
Il contafagioli col maglione ha preferito il vecchio ramaciotti, che tanto è già a libro paga quindi lo doveva pagare comunque, tanto valeva fargli disegnare anche la berlina del rilancio dell'alfa oltre al doblò. O ai fari della Mito.
Poi emozionalmente parlando è una gran macchina. La versione quadrifoglio è spettacolare. I 500 cavalli (più della 8C!!, l'Alfa più potente di sempre!), il cofano e il tetto in carbonio, le portiere in alluminio, i pesi 50-50, la trazione posteriore, il peso contenuto (OK, come dice Car and Driver probabilmente falsato ma comunque non superiore a quello della M3)
Personalmente credo (ma potrei essere smentito) che i 510 cavalli siano in realtà 450-460, e che a 510 ci arrivi solo con l'aiuto del kers e in determinate condizioni. Probabilmente solo sopra una velocità sostenuta e ad acceleratore premuto tutto. Perchè? Perchè 0-100 in 3.9 li fa anche la M3, che ha 70 cavalli in meno e (sulla carta) pesa di più. Ossia: probabilmente la Giulia pesa come la M3 e ha gli stessi cavalli, infatti fa uno 0-100 uguale (uguale peraltro anche a quello della Cadillac ATS-V, che ha 464 CV). Se i 510 cv fossero reali sempre e se il peso dichiarato fosse vero (probabilmente mancano tutti i liquidi e il pilota) farebbe non più di 3,5.
Ma vabbè, volevano fare scalpore e ci sono riusciti alla grande, poi tutte queste finezze verranno sviscerate, insieme ai dati di tutte le altre versioni della macchina che contano più della quadrifoglio nelle vendite.
Ultime considerazioni sul video. Non so chi sia il regista, ma ha fatto un capolavoro. Che tocca tutte le corde più profonde dell'alfista e dell'amante dell'auto sportiva italiana.
La musica è volutamente malinconica, richiama al desiderio mai sopito del ritorno al sapore antico dell'Alfa, e per molti di noi tocca le corde dell'infanzia. Nella galleria, buia, si hanno solo scorci dell'alfa. Gli scorci fanno crescere il ricordo e il desiderio, insieme.
La storia dell'Alfa recente è una storia buia, faticosa, malinconica. Come questa galleria, di cui non si vede la fine.
Ma la fine arriva, bianca, come la luce. La luce in fondo al tunnel è la luce della nascita. La luce del parto, persino.
E come un bambino che nasce (o ri-nasce) questa Alfa URLA! (e che urlo ragazzi, che sound fantastico...)
Urla con tutto il potere che ha in corpo che lei esiste, che è rinata, che è di nuovo viva, bella, potente.
E si scatena sulla pista. E scoda.
Poi il rumore si placa, la potenza è sfogata. Abbiamo preso coscienza, questa è la nuova Alfa.
E allora l'inquadratura silenziosa ci mostra il nuovo marchio (anch'esso rinato - lasciamo perdere che a me non piace) e il nome che porta questa nuova nascita:
Giulia.
Poi immagini più calme e complete della vettura, che ce la mostrano nella sua interezza.
E poi il nuovo slogan, la meccanica delle emozioni.
Bello.
Ciao...