giovannac":3a6d609y ha detto:mi si dice che con fiat alfa romeo degne di nota non se ne sono fatte piu' e poi mi si dice che 156, 147 e gt sono punti di riferimento per altri marchi quando devono concepire le loro auto!!!
c'e' qualche cosa che non mi quadra, anche se sono una donna.
non si può estrapolare ogni volta in 4 parole la declinazione di un'affermazione riassuntiva come quella riportata, quindi ci va una spiegazione più ampia a tuo beneficio.
Quando era da sola, Alfa Romeo lavorava e sfornava auto di un certo livello, con difetti anch'esse per carità, ma che alla pari della concorrenza del periodo in cui uscivano avevano caratteristiche tali (vuoi per innovazione tecnica, prestazioni generali ecc) da renderle prestigiose. Certo nei decenni ci sono state crisi interne, modelli poco riusciti ecc, però la nomea guadagnata (anche vincendo nelle corse automobilistiche) ha fatto sì che ancora oggi si auspichi un ritorno di tale marchio a quel prestigio.
Passata in mani Fiat, l'Alfa ha vissuto periodi bui subito dopo la 75, con prodotti (quali 155-145/6) scadenti per la trasposizione di progetto delle coeve versioni fiat di riferimento. Il tutto partendo da un marchio che era già in rosso e dismesso dall'Iri nell'86 come ben sappiamo. E ha risentito anche della scarsa capacità innovativa del Gruppo Fiat medesimo. Poche eccezioni le abbiamo vissute dal 1998, quando con la 156 si inaugurò una vettura diversa (con l'introduzione sul motore diesel del sistema Common Rail progettato in Fiat prima e venduto a Bosch per l'affinamento produttivo) e che poteva far sperare per un effettivo rilancio del marchio come avrebbe meritato. Le varianti 147-GT sembravano poter tirare in quella direzione (fatti salvi problemi diversi e legati a componenti di qualità dubbia, difettosità tipiche ecc che qui sul forum si sono analizzate allo sfinimento) e, nella speranza che da tali basi si potesse migliorare ulteriormente, ci si è ritrovati ad assistere a dei passi indietro (prima con 159 e derivate, fondate su pianali pesanti della GM con motori benzina non all'altezza della situazione, poi tornando a derivare troppo strettamente Mito e Giulietta dalle coeve Fiat. quindi l'amaro in bocca è tornato a molti appassionati.
Il fatto poi di rimanere in gamma con due soli modelli succitati, eliminando berlina, Wagon, coupè e spider (praticamente i must per il brand del Biscione) non è che faccia far salti di gioia.
Spero di essere stato più esaustivo.