OrfanoAlfa":3d3pffo9 ha detto:
Hunthor":3d3pffo9 ha detto:
Ciao OrfanoAlfa, carino il tuo nick.
Io ho lasciato Alfa da più tempo, è mia moglie che resiste............
Ciao Hunthor, ti ringrazio.
La 147 non era una generalista, ha venduto parecchio ed è stata riconosciuta unanimemente per le sue qualità di guida in tutto il mondo, diventando per un decennio il punto di riferimento della categoria.
Era una vettura premium che costava parecchio e che ha costretto la concorrenza ad adeguarsi ed a scendere in campo (vedi Bmw).
La Giulietta è una generalista, non ha le stesse qualità di guida ed in termini di paragone vende meno.
Delle conclusioni vanno tratte.
Sa vendi un'auto con il marchio del Biscione questa deve avere determinate caratteristiche e distinguersi dalla concorrenza.
Se poi è bella e fatta con razionalità non la vendi solo agli appassionati del marchio e le vendite raggiungono elevati livelli.
Di gente (amici e conoscenti) che non aveva mai comprato o solo pensato prima ad Alfa, a cui ho decantato le doti di guida di 147 ed a cui ho fatto provare la mia, e poi ha comprato la 'Nasona' rimanendone negli anni soddisfatta ve ne è stata.
La mia 147 è stata una grande auto: eccezionale per il piacere di guida (dopo 7 anni ogni giorno mi invogliava a guidarla), con più che buone rifiniture ed un buon assemblaggio. Direi validissima anche sotto l'aspetto dell'affidabilità (batterie a parte).
Probabilmente perchè serie 0.
Se avessero mantenuto le caratteristiche della prima serie (avantreno, finiture, dotazioni e qualità di assemblaggio) ed avessero negli anni aggiornati i motori probabilmente l'avrei ricomprata, anche se a fine carriera, a dispetto della Giulietta che, come detto, ho atteso per lungo tempo ma ha deluso le mie, quindi personali, aspettative.
Chi compra (ed oggi deve pagare parecchio per farlo) lo fa valutando tanti aspetti e lo fa a ragion veduta.
Se la risposta del mercato per la Giulietta è inferiore alle attese e al modello che l'ha proceduta ragioni ve ne sono.
Una su tutte: aver costruito una macchina con il marchio Alfa che tra uno-due anni sarà venduta con il marchio Fiat differenziando in parte la linea, le possibilità di selezione del manettino ed il prezzo (che sarà inferiore di qualche migliaio di euro).
Per il resto identica.
La gente due calcoli se li fa, per cui se può attendere, non è affascinato dalla linea e dal blasone (impoverito dalla gestione Fiat) del marchio e non cerca un'auto con caratteristiche da Alfa aspetta e risparmia.
Se cerca caratteristiche da Alfa si rivolge ad altro.
Ed i risultati di vendita prefissati non vengono raggiunti.
Il discorso è, secondo me, molto più ampio. Ti dico come la penso.
Si può discutere se 90-100mila pezzi/anno di 147 sono comparabili, data la contingenza, a 70-80mila di Giulietta (che vanno ancora verificati), ma la sostanza non cambia: quadrilatero o non quadrilatero, sono auto che vendono poco.
Il guaio del marchio Alfa è che è fortemente connotato con una serie di caratteristiche che nel tempo hanno perso di importanza agli occhi del consumatore.
Basta vedere quello che si vende: Auris, Golf, Focus, nella parte generalista.
Sul premium si vende Audi, Mercedes, BMW. Ma se ci pensi, il
comune denominatore di queste tre marche non è il piacere di guida o la tenuta di strada, ma il blasone e l'immagine, dovuta certamente a contenuti di alto livello, gamme ineccepibili e gestione complessiva del marchio da manuale.
Le auto oggi devono consumare poco perché ci sono le emissioni da tenere sotto controllo, avere spazio perché è già tanto avere una auto e chi ha i figli si porta dietro un vagone di roba, devono avere 5 stelle Euroncap (e dunque pesare), plastiche impeccabili e tremila lucette e gadget altrimenti il cliente si sente un poveraccio.
Adesso dimmi tu cosa c'entrano tutte 'ste robe con il "cuore sportivo".
Le Alfa si vendono poco perché hanno perso il treno per diventare premium. La partita si è persa soprattutto sulla qualità ed è un percorso che è cominciato prima della gestione Fiat, che Fiat ha sicuramente proseguito, e aggravato con una mortificazione del marchio degna del Barone Von Masoch. Le ultime sparate di Marchionne, poi, hanno dato il colpo di grazia al moribondo.
L'immagine di marca oggi, con 2 modelli striminziti, è ai minimi termini, con incertezza totale sul futuro. Chi matto vuoi che se la compri un'Alfa in una situazione del genere?
Tutto questo per dire che personalmente non credo alla tesi per cui Giulietta venderà meno di 147 per colpa del QA, dello sterzo elettrico, o perché tra 3 anni anche la Bravo avrà il Bi-link. Oggi, quello che sta sotto una carrozzeria lo sanno in pochissimi.
E poi ti domando: riesci a comprare oggi una segmento C con lo sterzo idraulico e il quadrilatero alto?
Ora in FGA si trovano "stuck in the middle": sanno che di una 147 bis comunque ne avrebbero vendute poche, guadagnandoci poco o niente per pezzo, premium non lo possono essere perché nessuno ci crede e dunque fanno l'unica cosa che possono fare: un'auto che punta al segmento più consistente con un'auto che ha i requisiti indispensabili di sicurezza, praticità, consumi, richiesti oggi, con uno sforzo (questo secondo me gli va riconosciuto) di mantenere un plus, rispetto alla concorrenza più generalista (ma anche rispetto ai barconi Audi), sulle qualità di guida.
Vuoi sapere quanto scommetto sulla riuscita di questa strategia? Uno o due fagioli al massimo. La situazione è troppo compromessa.
L'unica possibilità di sopravvivenza per il marchio Alfa è la vendita a VAG. Ma attenzione: non illuderti che VAG ti faccia come segmento C una vettura tanto diversa dalla Giulietta. Sicuramente i pannelli porta saranno migliori :asd) , ma i pianali, i motori, le sospensioni saranno roba che definisci "generalista", tanto quanto quelli di oggi.
Però avrà una gamma consona, immagine e qualità tedesca. Non è comunque poco.
(orca, quanto ho scritto :?: )