TS Pratola Serra vs TS Alfa

giangirm":2rw3b4cl ha detto:
Il FUSI":2rw3b4cl ha detto:
al motore TS che esordisce nell'87 e via dicendo.
alla fine il TS Alfa Romeo è montato solo sulla 75 ? La 1.8 e la 1.6 della 75 che montano ?

Montano il "vecchio" bialbero serie Alfetta, di 1570 e 1779cc. Dal 1988 il 1.8 diventa IE, con iniezione bosch motronic (aggiornata nei modelli '90). Nel 1990 il 1.6 carbs. viene affiancato da quello a iniezione, tutto tranne che un fulmine, con la bosch motronic aggiornata.
 
giangirm":2f155wmg ha detto:
Il FUSI":2f155wmg ha detto:
al motore TS che esordisce nell'87 e via dicendo.
alla fine il TS Alfa Romeo è montato solo sulla 75 ? La 1.8 e la 1.6 della 75 che montano ?

no viene montato anche su 155 ante '96 e 164 (ma messo storto)
viene fatta anche una versione a 1.8 per la 155 e la "famosa" 1.7 (sempre stesso motore della 1.8 ma era senza variatore)

la 75 ha visto solo il TS nella declinazione 2.0
i 1.6 e 1.8 (assieme al 2.0) erano i bialbero Alfa dell'alfetta presi pari pari..
inizialmente erano a carburatori (2 doppio corpo) poi sostituiti dall'iniezione elettronica e, successivamente, catalizzati.
 
sarebbe bello fare una specie di albero genealogico dei motori alfa e delle macchine sulle quali sono stati montati...forse cè già? :sgrat)
 
falconero79":1e5s5ys3 ha detto:
giangirm":1e5s5ys3 ha detto:
Il FUSI":1e5s5ys3 ha detto:
al motore TS che esordisce nell'87 e via dicendo.
alla fine il TS Alfa Romeo è montato solo sulla 75 ? La 1.8 e la 1.6 della 75 che montano ?

no viene montato anche su 155 ante '96 e 164 (ma messo storto)
viene fatta anche una versione a 1.8 per la 155 e la "famosa" 1.7 (sempre stesso motore della 1.8 ma era senza variatore)

la 75 ha visto solo il TS nella declinazione 2.0
i 1.6 e 1.8 (assieme al 2.0) erano i bialbero Alfa dell'alfetta presi pari pari..
inizialmente erano a carburatori (2 doppio corpo) poi sostituiti dall'iniezione elettronica e, successivamente, catalizzati.

Di "catalizzato" c'era anche qualcosa a carburatori......
Il motore trasversalizzato è una "derivazione" del motore d'origine. Sull 164 conserva la cilindrata di 1962cc. e ha 148 cv, che scendono a 143 se catalizzato.
Sulla 155 non è identica manco la cilindrata, che è di 1995cc. per compensare il calo di potenza del catalizzatore (145cv dichiarati, viene montato pure su 164 dopo l'FL '92).
Il 1.8 montato su 155 non ha la cilindrata usuale dei bialbero 1800, scendendo a 1773cc dagli originari 1779.
Il 1.7 non ha lo stesso motore della 1.8, ma è un 1747cc (la stessa cilindrata che poi avranno i successivi Pratola Serra chiamati 1.8).

E di 155 cmq ne parlo malvolentieri anche perchè mi pregio di non conoscerla bene.
 
Il FUSI":3mgl1ap7 ha detto:
Come è andata dopo la storia la si sa, se non la si sa la si chieda e verrà risposto.
Piccolo OT
Mi trovo molte volte daccordo con quello che dici Fusi, e quando non lo sono o è perchè non ho capito bene il succo del discorso o perchè non conosco la storia...visto che ci sono molte persone che sanno, e io alfista ( :lol: ) di primissimo pelo ho voglia di imparare, ci sono libri, publicazioni che mi sapresti consigliare? (purtroppo macchine da acquistare per capire bene l'alfa vecchia non ne ho la possibilità di prenderle)
fine OT
 
Desmochicco":mdioqokc ha detto:
ci sono libri, publicazioni che mi sapresti consigliare? (purtroppo macchine da acquistare per capire bene l'alfa vecchia non ne ho la possibilità di prenderle)
fine OT

L'auto ti trasmetterebbe sensazioni e stati d'animo che sicuramente troveresti poi suffragate dalla conoscenza delle persone che ci sono dietro.... diciamo che ti spiega tanti perchè, ma da sola non ti porterebbe a vedere le cose "a tutto tondo". E premetto subito che penso, anzi son convinto, che una visione globale sia impossibile, per questo bisogna sempre riflettere, cercare fonti e dati, persone e esperienze.
Un volume omnicomprensivo non c'è. Tuttavia ci sono dei volumi editi negli ultimi anni che vanno al di là, ed oltre, le monografie di modello.
Va detto che a riguardo di Alfa prima degli ultimi anni non vi era chissà che produzione "ragionata" sull'azienda, ancorchè certune grandi firme del giornalismo - testimoni e/o a conoscenza delle cose - non lesinarono discorsi relativi pur inseriti in pubblicazioni "documentaristiche" o "storiche globali" (con quel globale intendo un po' modello medico di famiglia, sa di tutto un po', ma bene bene non sa nulla, serve lo specialista).
Va anche detto che ancora nei primi anni 2000 era abbastanza difficile trovare chi, ancora in Alfa, si "sbottonasse" e cianciasse delle brutture di Fiat e della differenza fra il PRIMA e il DOPO, con netta preferenza per l'Alfa DI PRIMA.
Per dirne una, un volume come quello di Pellegrini che titola "La vendetta dell'Alfa Romeo" sarebbe stato ben difficile da pubblicare un decennio prima di quando lo fu, e guardacaso questo volume è oggigiorno abbastanza introvabile...... quando ti capitasse di leggerlo, capirai anche il perchè.
Un altro volume consigliabile è "il Mito Alfa", i cui tre autori forse indulgono troppo nella critica di Massacesi e periodo relativo, salvo poi dover leggere su un quotidiano nazionale articoli "pro fiat" a firma di uno dei tre autori. Tuttavia il fatto che la prefazione sia di nientemeno che Enrico Sala, genero di Luraghi e persona squisita di mia conoscenza, garantisce che dentro ci si trovi una certa visione obiettiva.
Il volume già citato di Chirico offre una bella visione delle problematiche "dal di dentro", anche se non bisogna bersi tutto, ma è utilissimo ed integra molto per chi è già un tantinello scafato e le cose le sa, o le ha vissute, o le ha "percepite".
Purtroppo, nonostante l'affetto alfista che mi lega al defunto Busso, che oramai dieci anni fa mi comunicava telefonicamente di voler fare il suo libro, non possiamo dire che sia di enorme ausilio il suo volume "nel cuore dell'Alfa". Un libro forse "perfetto o quasi" sarebbe stato uno scritto come quello di Chirico (che parla dell'azienda e non di cose sue personali) ma a firma di Busso (che invece parla di cose sue personali, relegando notizie delle sue cose Alfa a piccoli incisi).
Molto utile è però, ed è difficile per neofiti e forse impossibile data la penuria odierna di certa documentazione, il leggersi nelle varie riviste, nei pezzi che contenevano notizie da parte dei progettisti etc., un boccone quà e un boccone là.
Comunque con Il mito Alfa e il libro di Pellegrini si ha già una base orientata verso la direzione giusta.
 
Il FUSI":2cu62n46 ha detto:
Per dirne una, un volume come quello di Pellegrini che titola "La vendetta dell'Alfa Romeo" sarebbe stato ben difficile da pubblicare un decennio prima di quando lo fu, e guardacaso questo volume è oggigiorno abbastanza introvabile...... quando ti capitasse di leggerlo, capirai anche il perchè.

accidenti è da tantissimo che lo cerco anche nei mercatini e mai trovato questo uffa :cry:
sarei curiosissimo di leggerlo ...
sai mica dove potrei trovarlo ?
grazie e scusatemi per l OT
 
ok grazie mille, intanto ho trovato su internet i codici isbn se ci riesco passo in libreria e vedo che mi dicono,

Un'altra domanda, il libro dell'ing. Chirico può aiutarmi ad avere una visione a tuttotondo dell'Alfa Romeo?
 
smgfan01":2eq7sj9k ha detto:
accidenti è da tantissimo che lo cerco anche nei mercatini e mai trovato questo uffa :cry:
sarei curiosissimo di leggerlo ...
sai mica dove potrei trovarlo ?
grazie e scusatemi per l OT

Eh eh ora ti faccio incazzare sta a vedere.......
Io lo presi appena uscito.
Due copie, una per me e una per un amico. Lui lo prestò a un ex meccanico Alfa (che dubito lo abbia poi letto) e non glielo ritornò. La questione è controversa :) stava di fatto che io ne avevo una copia letta e riletta, e con un minimo di usura in un angolo della 4°di copertina (si è persa parte della plastificazione), lui lo ricercava.
Nei fatti risultò impossibile da reperire.
Un giorno vado a Padova per la mostra scambio, lo scorso anno anzi ora che ricordo bene, e scartabellando nei tavolini che la libreria dell'automobile mette oltre agli scaffali ti vedo due copie di questo volume, lievemente ingiallite nei bordi e un po' mosse: sicuramente avevano sofferto di un errato stoccaggio, il prezzo era livemente ridotto se non erro rispetto al prezzo ordinario, e me li son comprati tutti e due, uno per lui, ed uno senza il problema della plastificazione per me :)

Ah, mi han fatto anche 1 euro di sconto per agevolarci sui resti (compro sovente da Nada).
 
Desmochicco":zsku9b59 ha detto:
ok grazie mille, intanto ho trovato su internet i codici isbn se ci riesco passo in libreria e vedo che mi dicono,

Un'altra domanda, il libro dell'ing. Chirico può aiutarmi ad avere una visione a tuttotondo dell'Alfa Romeo?

beh proprio a tutto tondo no , in quanto parla esclusivamente delle sue esperienze , ma comunque narra anche in generale di altri fatti , a tratti è molto "nozionistico" e spiega moltissime cose sulla dinamica dell assetto e sui motori .
Te lo consiglio comunque , davvero un bel grande libro , a me è piaciuto
 
Desmochicco":24aaxkqp ha detto:
ok grazie mille, intanto ho trovato su internet i codici isbn se ci riesco passo in libreria e vedo che mi dicono,

Un'altra domanda, il libro dell'ing. Chirico può aiutarmi ad avere una visione a tuttotondo dell'Alfa Romeo?

No. Ti da molta aneddotica di modelli di cui ha esperienza diretta, e fa capire che comunque con la Fiat la musica è cambiata. Dà uno squarcio di luce sul periodo inizio anni '80 ed accordo per il pianale tipo 4 (ed altro) ed anche sui contatti con altri costruttori che si rivolgevano ad Alfa, e del quale prima si poteva sapere ascoltando gente o leggendo quello che io scrivevo dopo aver ascoltato la gente Alfa.
E' eccessivamente tecnico, risultando un po' indigesto in quelle parti per il lettore non tecnico o "normale", che più dei "problemi" della Giulia monocarburatore avrebbe voluto sapere cosa c'era dietro il SUCCESSO della Giulia (successo, nonostante il monocarburatore tanto stigmatizzato da Chirico)

Anche se, mi ripeto, altrove viene visto come la Bibbia forse perchè dianzi a tanta copiosità di informazioni (cui evidentemente non si è abituati e quindi fa colpo) ci si inchina, io lo vedo come un interessante volume di approfondimento, una volta avuta una propria infarinatura (e qualcosa di più profondo) e soprattutto un'idea fondata anche su altri testi/fonti/esperienze che consentono di non considerare come valida quella che a volte è una sua opinione o la descrizione di una sola faccia della medaglia.
Non ho gradito il passar oltre l'Alfetta, compendio vero di tutta l'esperienza tecnologica Alfa Romeo e INSUPERATA ancora oggi dopo 40 anni, per poi doversi dedicare con eccesso di zelo e di "buonismo" a un prodotto sinergico, buono ma nulla più, come la 164.
E sia chiaro che questo non deriva dal fatto che amo l'Alfetta e odio la 164 (perchè non è così) ma solo che leggendo certe robe mi rendo conto di come la pensa chi le scrive, e trovo questa opinione "fuori" dalla mia opinione, ma soprattutto un po' fuori dalla realtà.
 
Il FUSI":rypdjes0 ha detto:
smgfan01":rypdjes0 ha detto:
accidenti è da tantissimo che lo cerco anche nei mercatini e mai trovato questo uffa :cry:
sarei curiosissimo di leggerlo ...
sai mica dove potrei trovarlo ?
grazie e scusatemi per l OT

Eh eh ora ti faccio incazzare sta a vedere.......
Io lo presi appena uscito.
Due copie, una per me e una per un amico. Lui lo prestò a un ex meccanico Alfa (che dubito lo abbia poi letto) e non glielo ritornò. La questione è controversa :) stava di fatto che io ne avevo una copia letta e riletta, e con un minimo di usura in un angolo della 4°di copertina (si è persa parte della plastificazione), lui lo ricercava.
Nei fatti risultò impossibile da reperire.
Un giorno vado a Padova per la mostra scambio, lo scorso anno anzi ora che ricordo bene, e scartabellando nei tavolini che la libreria dell'automobile mette oltre agli scaffali ti vedo due copie di questo volume, lievemente ingiallite nei bordi e un po' mosse: sicuramente avevano sofferto di un errato stoccaggio, il prezzo era livemente ridotto se non erro rispetto al prezzo ordinario, e me li son comprati tutti e due, uno per lui, ed uno senza il problema della plastificazione per me :)

Ah, mi han fatto anche 1 euro di sconto per agevolarci sui resti (compro sovente da Nada).

nooooooooooooooooooooo :mecry2)
ma non è giusto , tu ne hai 2 io niente :asd) ( senza contare gli altri che ti son passati tra le mani )
che poi sai il bello ?! a Padova anno scorso c ero anch io e mica l ho trovato :mad2)
forse eri già passato tu :lol:
mica ne vendi uno vero :D ?
 
Il FUSI":b1x7tno5 ha detto:
Desmochicco":b1x7tno5 ha detto:
ok grazie mille, intanto ho trovato su internet i codici isbn se ci riesco passo in libreria e vedo che mi dicono,

Un'altra domanda, il libro dell'ing. Chirico può aiutarmi ad avere una visione a tuttotondo dell'Alfa Romeo?

No. Ti da molta aneddotica di modelli di cui ha esperienza diretta....

quindi è un surplus di informazioni...però da quanto leggo parla delle alfa del mio tempo (anni 90), quindi potrebbe accrescere le informazioni riguardo quei progetti alfa/fiat fatti di sinergie interne a 360°il che, dal mio punto di vista di novello, non mi dispiacerebbe!

ancora grazie! :OK)
 
Vorrei fare una correzione e una integrazione:

1. la prefazione di Enrico Sala non è in "Il Mito Alfa" ma nel volume di Busso
2. molto interessante è anche il volume di R. Gianola "Luraghi l'uomo che inventò la Giulietta".

Scusate ma la mattina scrivo dall'ufficio......
 
Desmochicco":3e7mkdm1 ha detto:
quindi è un surplus di informazioni...

No. Mi dispiace sembrar tignoso, ma su questi argomenti che tanto farebbero bene al marchio se acquisiti dai "papaveri" che occupano gli alti scranni mi preme essere preciso.

Non è un surplus.... alcune informazioni le da solo lui (come scritte), semplicemente quando tratta argomenti già trattati da altri oppure "di contorno" e/o conseguenziali da la sua versione a volte condivisibile perchè corretta, a volte meno condivisibile perchè eccessivamente frutto dell'opinione personale.
 
Il FUSI":hgrztymt ha detto:
E' eccessivamente tecnico, risultando un po' indigesto in quelle parti per il lettore non tecnico o "normale"

io invece trovo le descrizioni di funzionamento semplici e intuitive (sospensioni motore ecc), per un non tecnico (seppur con la pazienza e la voglia di leggere bene tutto) è già una buona base schematica e riassuntiva di meccanica. E di non tecnici sul forum ce ne sono, ai quali un'infarinatura di quel tipo aiuterebbe a capire meglio l'automobile. Faccio solo un'errata corrige sfuggita all'autore: laddove si parla di controllo lambda Chirico menziona "il titolo stechimetrico pari a 1 nel segnale lambda, mentre se inferiore la miscela è magra, se superiore a 1 è ricca". E' l'esatto contrario, ha avuto un qui pro quo. ;) (sfuggito anche in sede di revisione del testo evidentemente)

Per il discorso dei punti di vista ecc, va preso come hai detto per la visione che ha, e integrare con altri libri di autori differenti le storie raccontate (in modo da farsi un quadro completo dell'argomento Alfa e tutto il compendio relativo).
 
Il FUSI":licdyhuq ha detto:
Di "catalizzato" c'era anche qualcosa a carburatori......
Il motore trasversalizzato è una "derivazione" del motore d'origine. Sull 164 conserva la cilindrata di 1962cc. e ha 148 cv, che scendono a 143 se catalizzato.
Sulla 155 non è identica manco la cilindrata, che è di 1995cc. per compensare il calo di potenza del catalizzatore (145cv dichiarati, viene montato pure su 164 dopo l'FL '92).
Queste leggere differenze non le ricordavo :hail)

Il FUSI":licdyhuq ha detto:
Il 1.8 montato su 155 non ha la cilindrata usuale dei bialbero 1800, scendendo a 1773cc dagli originari 1779.
Il 1.7 non ha lo stesso motore della 1.8, ma è un 1747cc (la stessa cilindrata che poi avranno i successivi Pratola Serra chiamati 1.8).

E di 155 cmq ne parlo malvolentieri anche perchè mi pregio di non conoscerla bene.

Infatti, ma forse l'ho pensato e non scritto, intendevo che il 1.8 della 155 ante '96 è derivato dal 2.0 e non dal bialbero 1.8 alfetta
quanto al 1.7 non ricordavo :hail)
 
Su quelle carrozzerie, tutti i motori benzina erano abbastanza "chiodi" (tranne il duemila) e soprattutto assetati.
Il 1.7 senza variatore di fase rispetto al 1.8 è come oggi è il 1600 105 rispetto al 120.

Sempre meglio, comunque, il 1.7 del 1.6 pratola montato successivamente, che la macchina non la faceva proprio muovere e beveva come una petroliera.
 
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