smgfan01":381iz7y8 ha detto:
volevo aggiungere un altra differenza tra i 2 motori
il pratola serra ha anche i contralberi ( albero di equilibratura ) , sui monoblocchi in ghisa c erano già le "predispozioni"
il bialbero Alfa no
*tale soluzione "mangia" un 5-6cv , ma ha di pro un maggior regolare funzionamento senza rombosità particolari.
i vecchi bialbero Alfa infatti erano "penalizzati" da un eccessiva rombosità ( ne ho guidati di bialbero ma mai riscontrata sta cosa boh ... )
*fonte : "L' Alfa e le sue auto" di Domenico Chirico
Con tutto il rispetto per Chirico ed il suo operato, mi trovo in dissenso con certe "esagerazioni" che descrive, a supporto di motori da lui "elaborati" e indicando dei difetti in altri che non son frutto del suo lavoro, ma di Satta, Busso, Garce etc. per cui di una generazione precedente, che ha fatto grande l'Alfa. Indi per cui, al contrario di come vedo fare in altra associazione dove vien preso per oro colato quanto scritto nel suo notevole libro, la penso in modo diverso..... sarà anche che un Garcea veniva dall'Alfa avio, Chirico dai veicoli industriali...
Di bialbero ne ho "consumati" diversi, sia serie Giulia che Alfetta ed in tutte, ma dico tutte, le cilindrate. Il "boooom" o rimbombo di cui Chirico parla è vero che a certi regimi lo si sente, ma onestamente non mi pare sia stato un freno per le vendite, ed era decisamente gradito agli appassionati. Inoltre si sentiva a regimi che, a seconda dei rapporti di cambio, consentivano velocità di respiro autostradale....
Avendo usato anche in autostrada delle vetture 164 col TS che, a sentir Chirico, sono affette da boom, non mi pare di averlo manco avverito.
Fra un bialbero d'alluminio a catena ed un bialbero Fiat in ghisa a cinghia da cambiare ogni 60k km io mi tengo il "rumoroso" bialbero per tutta la vita e non credo di essere l'unico.