fratz147":1mpahhpm ha detto:
Fusi, quel che dici, è correttissimo. Ma io non ho ancora capito cosa centrano certi commenti.
Scusate ma nessuno obbliga gli italiani a comprare Fiat, il mercato è libero. Le M3 le vendono, le R8 le vendono... Volete macchine coi controcazzi? Compratele.
Ah già, costano troppo... Quindi aspettate che Fiat faccia macchine seriamente sportive e ve le regali? Perchè è questo il problema, si vuole l'alfa di una volta (pre-fiat) che costi come una Fiat attuale. E magari vogliamo anche la società AlfaRomeo in attivo... Lo sapete vero che quando l'Alfa era l'Alfa e il cliente godeva tantissimo, la società era costantemente in perdita (già in tanti anni di storia registra solo un periodo in attivo...)?
Siamo sempre li, con tutte le cazzate fatte da gruppo, non si diventa un colosso mondiale in 2 anni e nemmeno in 5... Poi possiamo anche discutere su come vengano investiti i soldi (sempre che ve ne siano...)!
Alt partiamo dal fondo. Il colosso c'era e delle SCELTE, non certo una congiuntura astrale, lo han portato dove lo han portato. Quelle scelte riguardano ANCHE il vedere l'auto in un modo che è stato PERDENTE, e che è stato scelto anche se con dell'intelligenza si sarebbe visto essere PERDENTE ed EVITABILE come qualche illuminato ha sempre detto.
Questo è valido soprattutto per il marchio Alfa Romeo che è stato chiaramente "rivoltato e cambiato" buttando alle ortiche una tradizione che ALTRI, furbi, hanno pian piano costruito e ben si guardano dal buttare spocchiosamente via. Indi per cui non parliamo di cose ovvie, parliamo semmai dei pochi anni in cui si è voluto recedere su troppi punti nel settore auto e nella mentalità che oggi c'è nell'azienda e che non va nella direzione di "colosso mondiale" (ma manco in 8 di anni).
Al di là delle ciancie che si son volute raccontare, Alfa Romeo non è stata SEMPRE in perdita ma produceva utili fino al 1974 quando una guida VALIDA c'era sulla poltrona del Presidente. Successivamente, e OGGI ANCORA, si son registrare perdite, guardacaso quando:
1. l'azienda è stata malgestita e la sua finalità era quella di essere usata per i voti di tizio caio e sempronio.
2. il prodotto è andato via via trasformandosi già quando era sotto la guida IRI e con presidenze bolse (purtuttavia produce 200k vetture nel 1980, mai più superate)
3. arriva il "grande saggio dell'automobile" privato italiano e cosa fa? Cosa ha fatto di tanto buono, solido, intelligente? Cosa ha fatto per dimostrare di essere meglio di quelli che trent'anni fa accusava? Nulla. Ha trasformato un marchio in produttore di vetture con un po' di "grinta", puntando sull'economia e alla fine si è confuso lui stesso su "cosa deve essere l'Alfa". La società Alfa Romeo potrà fare attivo quando produrrà dei veicoli degni del marchio, considerate dagli esperti (e non dallo stagnino) come vetture valide, e che saranno di interesse di chi troverà dei motivi VALIDI per comprarle, spendendo. Fin a quel momento aspetta e spera.
Sul fatto delle vetture della concorrenza, chiaramente che le vendono..... chi vuol comprare, PAGANDO FORTE, certe auto può solo che comperare quelle. Prodotte però da chi fa anche le serie1 o la A3... scusa tanto se da italiano mi girano le palle a dover vedere che in presenza di una possibilità economica rilevante e di aspettative di un certo tipo, vent'anni fa forse potevo scegliere fra italiano e straniero, trent'anni fa idem e ancora meglio, mentre oggi non ho altro che andare sullo "straniero". E mi girano le palle perchè poi alla fine la si racconta come "ma non ho soldi da investire". Se aspetti di averceli facendo biciclette di odore economico comperate dai noleggiatori dei giardinetti, campa cavallo.....
I commenti si riferivano ai fatti che ha portato l'amico intervenuto in modo da sborrone. Il quale, modo a parte, dava degli spunti per delle considerazioni che si potevano fare.