17/11/2008
Al 94° l’arbitro Brighi fischia la fine della partita Atalanta – Napoli, gli orobici hanno appena vinto 3 – 1, apriti cielo! Colleghi giornalisti insultati, bersagliati da innumerevoli oggetti, impossibilitati nel fare il loro lavoro, stuward scomparsi come d’incanto, ecco cosa era la tribuna stampa a Bergamo dopo pochi secondi dal fischio finale, ma il peggio doveva ancora arrivare per l’ignaro tifoso napoletano, che dalla TV seguiva le sorti della propria squadra, l’ultimo giocatore ad uscire dal campo è Nando Coppola, napoletano di nascita, portiere del Napoli in tempi non molto lontani, ora estremo difensore della porta atalantina, viene acclamato dalla propria tifoseria e lui risponde alzando i pugni e mandando baci, apriti cielo !!! I siti, le radio e TV private, mettono in risalto le immagini, ma come un napoletano che dopo le offese razziste vomitate per tutta la partita dai tifosi bergamaschi invece di lasciare il campo con la testa china, esulta e manda baci?
Proviamo a chiamarlo per sapere e conoscere i motivi di quei gesti, alle 14,00, molto gentilmente ci risponde una voce femminile che ci invita a riprovare in quanto Nando era impegnato con lo sponsor dell’Atalanta, molto carinamente venuto a conoscenza della nostra telefonata, ci richiama e confessa a Pianetanapoli la sua verità su quanto accaduto ieri
Ciao Nando, ma ieri come ti è saltato in mente di gioire in quel modo a fine partita?
“Guarda che di solito lo faccio sempre, senza guardare se è questa o quella squadra, è capitato che sono stato l’ultimo ad uscire, la curva mi ha chiamato ed io ho risposto, non vedo cosa ci sia di male”.
Di male, Nando, ci sono gli insulti vomitati per tutta la partita sulla gente della tua città, Napoli e di conseguenza anche verso di te...
“Sai quante ne sentiamo in giro per l’Italia? Sai quante volte hanno gridato contro i napoletani ed in quel momento il Napoli, Napoli, non c’entravano perfettamente nulla? Atalanta – Lazio, Atalanta – Milan, le due curve unite nel coro contro Napoli, gli azzurri stavano giocando da un'altra parte”
Quindi stai dicendo che è una moda, una prassi inveire contro Napoli anche se non ci sono i tifosi o calciatori azzurri in campo?
“Ti dirò di più, quando vengono a giocare a Bergamo i nostri avversari se tra le loro fila ci sono calciatori di colore, vengono insultati, con noi gioca Ferreira Pinto, non mi pare sia bianco, Lui è osannato, è immune da tali insulti, poi quando sono venuto a Napoli a giocare, non è che sia stato trattato da Napoletano, anzi…nell’aria aleggia sempre quel ricordo dei cinque gol presi in quella maledetta partita, a volte ho l’impressione che è molto più facile perdonare o dimenticare gli errori dei non napoletani che dei napoletani”.
Ma tu a Bergamo hai mai avuto problemi?
“Se entri in un bar o ristorante che sia, la parola “terrone” è normale, che faccio io non esco più? Non vivo più, perché sono un “terrone”, mi offendo ogni volta che la sento dire agli altri o a mE sibillinamente? Io qui ci vivo, questo è il mio lavoro, un lavoro che mi ha portato dopo tanto peregrinare a difendere la porta atalantina, cosa devo fare? Certe cose ti fanno male, ma il calcio è anche questo, ti da tanto, ma se offri il fianco sbagliato…”
Nando, lo sai che la gente ti ha paragonato a Gattuso? Ti aspettano per fischiarti.
“Non mi meraviglio affatto, ti ripeto, non è che io a Napoli sono stato accolto da napoletano nel corso delle poche partite da me giocate, so che fa parte del gioco, ma non ti nascondo però che un applauso, un gesto mi avrebbe fatto piacere, mi accusano anche di fare delle super prestazioni quando gioco contro il Napoli, ma vi rammento che ho cercato di farle anche contro le altre squadre, non ho assolutamente niente contro nessuno, figurarsi poi contro la mia città o la squadra che mi ha lanciato nel mondo del calcio”.
L’amarezza di questo ragazzo è evidente, palpabile, con voce bassa ci ha confessato tutto il suo “disagio calcistico”, la nostra impressione è che sia un professionista in tutto e per tutto, ora Napoli, se vuole, sa perdonare, amare, più di chiunque altro, certo se i colleghi sono stati insultati, fatti oggetti di sputi e quant’altro, non è certo colpa di Nando Coppola. Quello che succede dopo o fuori dal campo trova spazio solo nell’imbecillità e nell’ignoranza della mente.
ANCORA UNA VOLTA ABBIAMO ASSAGGIATO LA CIVILTA' DEGLI ABITANTI DI BERGAMO, complimenti e voi sareste una società civile? VERGOGNATEVI
E Coppala non si deve preoccupare perchè al San Paolo sarà bersagliato per 90 minuti almeno così ci farà l'applauso alla fine come ha fatto con i razzisti bergamaschi, CHE SCHIFO.
ah ancora una volta nessuna tv ha parlato di questo, forse perchè è stata una società del nord, se fosse stato il napoli adesso avremmo già 3 giornate a porte chiuse un milione di multa alla società e trasferte vietate per 5 anni, dov'è ora SUPERMARONI?