Spariscono le strisce blu al quartiere Ostiense e, secondo l´interpretazione dell´Avvocatura del Comune, così come sono ora spariranno in tutta Roma. Il sindaco Alemanno e l´assessore alla Mobilità Marchi hanno già disposto il blocco delle macchinette di riscossione della sosta per eliminare ogni possibilità di pagamento. Per il momento non c´è più obbligo. «Nessun timore per i dipendenti dell´Atac che si occupano di strisce blu: saranno reimpiegati in altre funzioni per aiutare la mobilità della città», assicurano sindaco e assessore.
Ad accendere la miccia è stata la sentenza del Tar del Lazio che ieri ha annullato la delibera con cui il Comune ha istituito la sosta tariffata a Ostiense. Alemanno e Marchi hanno annunciato che non faranno ricorso al Consiglio di Stato, anzi, hanno quasi esultato insieme ai cittadini per l´esito del procedimento amministrativo. «Aveva ragione l´allora opposizione di centrodestra a sostenere il carattere vessatorio dei parcheggi a Roma», dicono chiaro e tondo sindaco e assessore. Tutto da rifare, dunque: «Lavoreremo da subito - confermano - con le associazioni dei consumatori e dei cittadini affinché si possa giungere ad un nuovo equilibrio tra strisce blu e strisce bianche».
Tutto nasce da una sentenza della Cassazione che stabilisce nulle le multe alle auto in sosta nelle aree a pagamento se accanto non è stato predisposto anche un parcheggio libero. Solo nelle aree "urbanisticamente rilevanti" è possibile fare eccezione a questa norma e prevedere unicamente le strisce blu. L´ex amministrazione comunale aveva però stabilito che a Roma non è possibile considerare solo il centro storico area urbanisticamente rilevante ed aveva esteso la definizione a varie zone della capitale, giustificando in questo modo l´istituzione di nuove strisce blu.
Qui si è inserito il ricorso del Codacons e di un comitato di cittadini dell´Ostiense, ai quali il Tar ha dato ragione. La sentenza: «La delibera non chiarisce la specifica ragione per la quale la zona è stata definita "di particolare rilevanza urbanistica", limitandosi a richiamare uno studio non allegato al provvedimento. In ogni caso, tale studio non appare affidabile essendo stato realizzato proprio dalla società Sta spa, la quale non è un soggetto terzo, avendo un evidente interesse alla realizzazione dei parcheggi a pagamento». Conclusioni: «Il provvedimento appare adottato in mancanza di una idonea istruttoria». Il tribunale amministrativo non ha ordinato invece la restituzione delle multe pagate.