Ciao plastic boyz!
Date un occhio al simpatico quanto allarmante articolo su Torino Cronaca:
Autodistruggersi va di gran moda
A volte i giornali fanno la figura della bella addormentata nel bosco. Noi compresi. Nel senso che aspettano che una modella famosa venga fotografata mentre sniffa in pubblico o che il rampollo di casa Fiat finisca in coma per un’overdose per accorgersi che siamo in piena emergenza cocaina, che la cosiddetta droga dei ricchi è diventata la droga di tutti, che ospedali e associazioni sono subissati di casi gravi e di richieste di disintossicazioni, che la malavita fa affari d’oro con la polverina, che il bisogno delle dosi quotidiane innesca e concatena reati vari e diversi compresi furti, rapine e omicidi. Triste dirlo, ma è così. Tutti noi corriamo dietro le notizie e facciamo fatica a costruire gli approfondimenti. Così cadiamo dal pero, noi per primi, quando scopriamo che potrebbero essere cinquantamila i torinesi che sniffano, uno su 20, forse uno su 18 se vogliamo addentrarci tra numeri e statistiche. Roba da matti. Sono cambiate le mode, anche tra i tossici e non ce ne siamo accorti. L’eroina è finita in fondo alle classifiche, forse sconfitta dalla paura dell’Aids e trionfano coca e droghe sintetiche. A sentire gli esperti, se sommiamo i giovanissimi che si impasticcano con chi sniffa abitualmente, i numeri delle persone coinvolte in questi giri perversi salgono vertiginosamente e si avvicinano alle 70 mila unità. Se questa non è emergenza! E poi c’è il problema delle famiglie, del disagio a cui vanno incontro genitori ignari e altrettanto ignari coniugi. Già perché il problema è trasversale all’età, ai ceti, all’istruzione, al reddito. Autodistruggersi, evidentemente, va di moda. Ma tutti noi non possiamo stare a guardare mentre i pusher si ingrassano e le nostre famiglie rischiano di andare a rotoli.
Preoccupante.....